EPILOGO

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Perché la luna mi ha donato

un cuore puro,

e non ho voluto buttarlo

contro un muro.

Tre anni dopo.

Perché ho gli occhi così luminosi, oggi? Non ho mai apprezzato così tanto il mio riflesso allo specchio, prima d'ora.

Sembra che non sono l'unica a pensarla in questo modo.

«Oddio, Lin...» Sorrido al volto emozionato di Nes, forse anche più del mio. «Sei... oddio, non riesco a credere che stai per farlo sul serio.»

Si asciuga le lacrime che rischiano di rovinarle il trucco, ed io trattengo le mie a stento. Tutta la situazione che si è creata, e che si formerà definitivamente da qui a qualche ora, mi fa desiderare di piangere di gioia.

«Günes, non far piangere anche lei... deve essere perfetta.» La ammonisce mia madre, mentre sistema i miei boccoli rossi con delle forcine ricamate con fiori bianchi e argentati.

«Lei è già perfetta. Oddio, come dovrò chiamarti, dopo?»

Ridacchio per la sua domanda, ma rispondo con sincerità e fierezza: «Terrò il mio cognome. È un promemoria della mia discendenza.»

La mia mente mi porta subito a pensare a mia madre, e al senso di colpa che provo: è stata strappata dalla vita mettendo me al mondo...

Distolgo subito il pensiero da questo - riportando l'attenzione nella stanzetta che Koray ha creato per me nel bunker - altrimenti il pianto sarà assicurato

«Sarà tra noi, piccola Linda. La sua anima è sempre vicino a te.» La mano di Kira, la mia madre adottiva, mi fa sorridere mentre accarezza la mia schiena nuda.

«La sento sempre. Con te, e come se vedessi anche lei.» Dichiaro, guardandola negli occhi.

Lei tira indietro le lacrime, per poi abbracciarmi forte a sé. «Grazie per avermi capita. Non sarei qui, se tua madre non ti avesse donato il suo cuore puro.»

Un singhiozzo mi strozza la gola, facendomi ridacchiare. Non posso piangere, ma a quanto pare è molto più difficile del previsto.

«Allora...» Nes torna da me, porgendomi il bouquet di rose rosse. Lo osservo con gli occhi lucidi, pensando a Koray e alla scelta del colore uguale ai miei capelli, come anche a ciò che per lui rappresento: la sua volpe portafortuna.

Subito porto il mio sguardo alla mano sinistra, dove porto l'anello di fidanzamento che mi ha dato per farmi la proposta: rosso lucido... il cofanetto aveva una piccola volpe raffigurata.

Koray ha preso sul serio il cambio del finale della favola. È una cosa a cui tiene tantissimo.

«Non capisco cosa tu ci abbia trovato di speciale, in mio fratello, ma sono super felice di poterti finalmente considerare parte della famiglia Makay. Sei la mia prima e unica migliore amica, ed ora diventerai anche mia cognata.» Dichiara, con un ampio sorriso.

Le sorrido con sincerità, senza sapere cosa dire. «Anche io ne sono molto felice.»

«Ah, a proposito di mio fratello...» La mia faccia assume subito un'espressione preoccupata, osservando il suo cambio improvviso del tono di voce. Cosa è successo? È scappato? Ha cambiato idea?

Una lunga lista di domande terrorizzate si fanno largo nella mia testa, ed è lei a darmi chiarezza: «Sta impazzendo. Ha cominciato ad urlare, vuole vederti ad ogni costo per darti un bacio. È da ieri sera che sta dando di matto.»

«No...» Interviene subito mia madre, secca. «Non si devono assolutamente vedere adesso. Manca poco, e poi entrambi saranno liberi.»

Rido per la severità che Kira riporta per questa usanza, ma la rispetto... in fondo, non manca molto.

Luna nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora