Perché solo io vedo la
luna nei tuoi occhi.
«Buon diciottesimo, piccola luna. Non arrabbiarti, se adesso non mi vedrai tanto spesso. Dovrò prendere un po' le distanze, perché tu ora sei diventata maggiorenne. Sei cresciuta tanto, e vederti è stata la cosa più bella che avessi mai desiderato. Ti ho seguita sempre e dovunque, ti ho fatto da padre come volevi, e spero di averti soddisfatta. Spero che un giorno verrai a trovarmi, altrimenti sarò io a venire a trovarti sotto casa tua, ovunque tu andrai. Ti voglio tanto bene, Mr. Douglas.»
Lessi la lettera del mio unico regalo dei 18 anni. Mister Douglas mi aveva chiesto di aprirlo appena sarei stata in camera, da sola. Indossai il bracciale del ciclo della luna al polso, mentre la collana la appesi alla testiera del letto, e la guardai con tristezza. Cosa significava quella lettera? Mi stava abbandonando anche l'unica persona che mi era rimasta accanto?
Chiudo gli occhi, assaporando ogni singola gioia mai provata nel corso degli anni. Le labbra di mio padre sulla mia fronte premono come se fosse la prima vera volta che mi vede come sua figlia, e per me, questo suo gesto, rappresenta la prima vera volta che lo ricevo da mio padre. Il calore che mi scalda il posto esatto dove poggia e preme forte le sue labbia è impressionante, ma sono grata.
«Va' adesso, prima che quel ragazzo si prenda un infarto.» Mi fa cenno verso la casa a due isolati di distanza da qui, dove Mister Douglas ha accostato la sua auto.
Il mio umore cala leggermente. «A dir la verità, non so neanche se voglia vedermi... ho dovuto trovare un'altra casa dove vivere, ma non sono ancora riuscita a metterci piede.»
Mi scruta attentamente mentre la sua espressione si fa sorpresa. «Aspetta... mi stai dicendo che finora hai vissuto nella sua stessa casa?»
Cosa... oddio. Chiudo gli occhi per l'imbarazzo, voltando la testa verso il finestrino.
«Ecco... no-non è andata esattamente così...» Tento di salvarmi la pelle. Mi sta facendo una ramanzina da genitore, e non ero pronta a questo.
«A me sembra di aver capito proprio bene.» Ribatte, il tono leggermente infastidito.
Lo guardo negli occhi, timorosa, e ci scorgo anche un barlume di divertimento. Forse è solo una mia impressione, è impossibile scherzare sulla convivenza di una figlia.
«È stato commesso un piccolo errore di assegnazione... l'agenzia non sapeva di avermi dato una casa già abitata, e non hanno potuto fare subito i cambi.» Spiego, anche se non è esattamente la verità. Insomma, era quel che credevo fosse vero, prima di venire a conoscenza del passato di Ray e delle sue tentazioni, quindi il motivo esatto per cui Serkan mi ha inserita nella stessa casa dove vive suo fratello: salvare Koray dal suo istinto suicida.
Lo osservo annuire, non molto convinto, ma mi afferra di nuovo la testa per lasciarmi un bacio sulla fronte. «Allora sarà meglio che riuscirai prestissimo a mettere piede nella nuova casa.»
Mi strappa un sorriso, vedendo per la prima volta il suo lato paterno. Mi riprendo in fretta, accumulando il coraggio necessario per aprire lo sportello della macchina. Gli lascio un velocissimo bacio sulla guancia, e metto piede fuori dall'abitacolo.
Dopo un altro saluto frettoloso, Jamie parte a velocità moderata, mentre io mi incammino verso quella che è stata casa mia fino a ieri.
Non smetto di torturarmi le mani per l'ansia che mi logora dall'interno. Come reagirà Ray, vedendomi in attesa davanti al portone di casa, dopo quello che è accaduto ieri?
Sbatto i piedi a terra per rimuovere i pezzi di neve che si sono attaccati alla suoletta delle scarpe, e avanzo di qualche altro passo, guardando la casa quasi con ossessione.

STAI LEGGENDO
Luna nei tuoi occhi
RomanceFin da piccola, Aylin è stata accompagnata da una strana abitudine: guardare la luna. Qualsiasi cosa succedesse durante la giornata, la luna sarebbe stata la risposta, la causa, o la spalla. Lei sa tutto, ed Aylin non ha bisogno di motivi per fidars...