Afterglow (Completa)

27•capitolo -Voglio solo te, è possibile?-

Roman

So che Beatriz c'è rimasta male per miei comportamenti, tuttavia non sono riuscito ad evitarlo. Ciò che ho sentito ieri sera mi ha sconvolto al punto che non smetto di pensarci. Camila è entrata nella nostra vita e ha portato tanta positività, ho imparato a volerle bene tanto da non capire come facesse ad amare mio padre che è sempre così burbero. Di sicuro tutto mi aspettavo tranne scoprire che ha una doppia vita, questo è il motivo che mi ha spinto a partecipare all'incontro di lavoro con mio padre, avevo bisogno di stare con lui, capire il suo stato d'animo e inoltre vorrei parlargli di quello che ho sentito. La verità è che non ci sono riuscito. Ho paura di rovinare quella quiete familiare che si è creata e anche di vedere andare via Beatriz. La cosa mi terrorizza. Mi sono annoiato a morte nel sentire mio padre parlare di lavoro, volevo semplicemente scappare e sono sicuro che se ne sia accorto.

«Puoi togliermi un dubbio, Roman...» dice mio padre mentre siamo in macchina di rientro a casa ridestandomi dai miei mille pensieri riguardanti Camila. «Perché sei venuto quando è chiaro che volevi essere da tutt'altra parte?» Colto in fallo. Era scontato che se ne sarebbe accorto e ora non so come uscirmene da questa situazione. Sapendo quanto ha sofferto per la scomparsa di mia madre come faccio a dire a mio padre che la sua nuova moglie ha deciso di tradirlo chissà con chi. Sbuffo aria dal naso ma spero che mio padre non se ne sia accorto, dipingo sul mio volto un sorriso per smorzare la tensione e scrollo le spalle.

«Ci tenevi tanto...» mi limito a dire, mio padre non risponde subito ma rimane in silenzio. A differenza mia, a lui si devono tirare fuori a forza le parole dalla bocca.

«E da quando fai qualcosa a cui tengo tanto?»

In effetti non ha torto e sto cercando un modo per uscirne, ma giuro che non lo trovo, dunque decido di essere sincero. Almeno in parte.

«Camila mi ha consigliato di fare questo per te.» Noto un piccolo sorriso spuntargli tra le labbra e questo mi accartoccia il cuore, mi fa capire quanto tenga a lei, mentre io so che è una traditrice. «Con lei è tutto a posto?» Cerco di estrapolare informazioni anche se conoscendolo non ci riuscirò.

Mio padre riprende col suo mutismo, decide solo dopo qualche minuto, quando siamo già arrivati, di rispondermi nel frattempo ho avuto il tempo di leggere il messaggio che mi ha scritto Bea, dove mi incita a tornare a casa, a quanto pare le manco. Mi manca il fiato ogni volta che sento la sua vicinanza, che capisco che vorrebbe passare del tempo con me, mi fa ancora strano e mi sembra inverosimile. Io e Bea siamo diventati qualcosa di vero?

Non ho il tempo di rispondere al quesito, perché mio padre ferma la macchina e riprende a parlare.

«Perché non dovrebbe essere tutto a posto?» Chiede sospettoso. Mio padre è furbo e capisce subito se c'è qualcosa sotto, ma non sono ancora pronto a rovinare la pace familiare.

«Litigate spesso.»

Mio padre si strofina il naso, poi emette un sospiro stanco.

«A tutti i matrimoni capitano questi momenti. Va tutto bene.» Non mi dà il tempo di replicare, e forse è meglio perché vorrei dirgli la verità. «Tu con Beatriz tutto a posto?» Mi spiazza e mi pento di aver intavolato questa discussione con lui. Vorrei non dover rispondere alle domande sulla ragazza di cui sono innamorato, so bene che se si scoprisse, si potrebbe rovinare il nostro rapporto.

«Certo, andiamo più d'accordo.» Dico una mezza verità nella speranza che non mi incalzi ancora di più, ma purtroppo stiamo parlando di mio padre e lo fa.

«Roman, ho notato il vostro avvicinamento. Io so benissimo come sei tu, lascia perdere.» Mi ferisce sentirglielo dire, tanto che stringo talmente forte i pugni da vedere diventare bianche le nocche. Non c'è più afflusso di sangue.