Beatriz
Non ci bastavano mia madre e mio padre a ferirmi, anche Roman si ci si è messo. Tutte le persone più importanti per me hanno tradito la mia fiducia, riducendo a brandelli il mio cuore che adesso si è chiuso e non vuole aprirsi a nessuno. Roman mi ha mandato diversi messaggi da ieri, non fa che chiedermi scusa per il suo comportamento e dirmi che mi ama. Il fatto è che io non credo più a nulla di ciò che dice lui. Sa quanto i miei genitori siano importanti per me, quindi doveva dirmelo, non tacere. Ha avuto il tempo di avvisare suo padre, ma non me. Mi sento uno schifo mentre accantono tutte le lacrime che ho accumulato, chiudendole in un cassetto. Perché non voglio più versare nemmeno una lacrima per loro.
Anche mio padre e mia madre hanno provato un mucchio di volte a chiamarmi, così ad un certo punto ho deciso di spegnere il telefono. Devono lasciarmi in pace. Ieri sera, pur di evitarli, sono andata a casa di Ester, se fossi andata da Ana, Roman avrebbe trovato il modo per raggiungermi e io non voglio vederlo.
«Buongiorno» Ester si presenta alla mia porta con una tazzina di caffè, mi guarda comprensiva mentre si avvicina, mentre l'unica cosa a cui io riesco a pensare è che oggi non è stato Roman a darmi il buongiorno. Avrei voluto continuare ad odiarlo, invece nonostante siano passate solo poche ore da quando non lo vedo, mi manca e lo vorrei qui con me. Vorrei che mi facesse una delle sue stupide battute che una volta mi facevano uscire fuori di testa, ma che adesso riuscirebbero a farmi sorridere.
Ester mi porge la tazzina di caffè stando attenta a non bruciarmi, mi guarda e non dice niente. Lei, a differenza di Ana, non mi obbligherebbe mai a parlare.
«Beatriz, lo so che non sono affari miei ciò che succede tra te e Roman. Non ho neanche ben capito cosa sia successo tra voi, né per quale motivo ha a che vedere con la tua famiglia, ma... volevo dirti che sa dove ti trovi.» Strabuzzo gli occhi, dovevo immaginarlo. «Ha chiamato Gonçalo stamattina, obbligandolo a dirgli se ti trovavi a casa mia e infine lui ha ceduto.»
Annuisco, tanto non mi importa se sa dove sono. Basta che mi stia lontano.
«Se si presenta a casa tua, per favore, non farlo entrare. Non voglio vederlo quel traditore.» Due lacrime accennano a venir fuori, ma non ho intenzione di piangere ancora per lui. Non se lo merita.
La mia amica rilascia un sospiro stanco, appoggia la mano al mio ginocchio e mi guarda.
«Sei sicura di volerlo lontano dalla tua vita?»
Annuisco convinta, ciononostante è solo una menzogna. Non mi immagino più senza di lui e questa cosa mi destabilizza. Come ho permesso a quel ragazzo che tanto odiavo riuscisse ad entrare così tanto dentro al mio cuore al punto da soffrire la sua assenza? È tutto troppo assurdo.
«Sì» confermo. «Lui sapeva tutto, Ester, e non me l'ha detto.»
«Probabilmente anche per lui sarà stato destabilizzante.»
«E lo capisco questo, ma... doveva parlarne con me. Non doveva nascondermelo.»
Ester decide di non dirmi più niente, così ne approfitto per alzarmi dal letto e andarmi a fare una doccia. Sotto il getto caldo tolgo via tutti i pensieri, o almeno ci provo, dopodiché mi vesto per uscire. Oggi all'università ci sarà una conferenza, dove presenteranno il programma per l'anno e io di sicuro non mi lascerò fermare da quello che è successo. Roman e i miei genitori possono farsi fottere per quanto mi riguarda.
Quando esco di casa, mi basta solo un passo fuori dall'uscio per rendermi conto che il mio peggior incubo è proprio davanti a me. Roman ha le mani conficcate nelle tasche e mi guarda con gli occhi cerchiati, sembra che neppure lui abbia chiuso occhio. E mi dispiace che ci stia male, ma doveva pensarci prima.
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Afterglow (Completa)
ChickLitBeatriz, nonostante gli amici in comune, non ha mai nutrito simpatia nei confronti di Roman. Lo considera superficiale e invadente. Roman, invece, ha sempre nascosto i suoi veri sentimenti verso Bea. Per uno scherzo del destino - o almeno così lo...