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Jungkook's pov
Corsi via lasciando Jimin da solo e mezzo nudo sul tavolo della mia cucina.

Stavo per commettere un errore. Stavo per fare l'amore con lui infischiandomene delle bugie che mi aveva raccontato ma non potevo farlo.

Non sapevo più se potermi fidare o meno di lui.

*quante altre bugie mi aveva raccontato?*

Mi lanciai sul mio letto rannicchiandomi su me stesso con la testa contro la finestra e le spalle alla porta.

Volevo distrarre i miei pensieri fissando le stelle nel cielo.

Come avrei affrontato la verità? Come avrei affrontato nuovamente Jimin? Come avrei potuto amarlo di nuovo dopo che mi aveva mentito?

Mentre ero perso nei miei pensieri sentii dei passi al di fuori della porta della mia stanza quasi da ladro per quanto fossero leggeri.

*quindi non se ne è andato*

D'improvviso sentii la porta venire aperta e qualche secondo dopo richiusa.

*cosa avrà in mente?*

Rimasi in silenzio senza muovermi aspettando le sue mosse.

Sentii altri passi da parte sua che si avvicinavano e poi il materasso dietro di me abbassarsi sotto il suo peso.

Attesi ancora vedendo cosa volesse fare.

Qualche secondo dopo sentii un suo braccio passarmi per la vita cingendola per avvicinarmi di più a lui.

- mi dispiace davvero tanto-disse stringendo la presa poggiando la fronte sulla mia schiena.

-sono uno stupido. Mi sono innamorato della persona coinvolta nel mio caso e ti ho ferito. Non volevo mentire ma non volevo neanche che tu scoprissi cosa facevo mentre dovevo essere io a scoprire cose su di te. Spero solo che tu possa credermi un giorno sul fatto che ti amo davvero e che non posso vivere senza di te. Sei tutto per me e sapere che stai male mi fa stare male a mia volta. Ti amo Jungkook spero che tu lo sappia-disse con la voce un po tremolante finché non sentii un singhiozzo da parte sua.

Chiusi gli occhi sospirando voltandomi di colpo prendendolo tra le braccia e stringendolo a me.

-Jungkook tu...-disse sconvolto ma lo interruppi.

-si sono sveglio e tu sei un idiota-risposi vedendolo sorpreso prima di abbassare lo sguardo.

- hai ragione-rispose piangendo ancora.

- non piangere piccolo mhhh?! È vero che ora sono arrabbiato e deluso ma non voglio che tu ti insulti ok? Ho bisogno di tempo per digerire e metabolizzare il tutto. Puoi aspettare mentre lo faccio?-dissi con tono dolce accarezzando la sua testa, vedendolo annuire.

-tutto il tempo che vuoi-rispose accennando un sorriso.

-bene. Ora dormi e riposati.-disse lasciandolo per alzarmi afferrando un cuscino ed andando verso la porta.

- dove vai?-chiese portandosi seduto fissandomi sofferente.

-tranquillo, vado a dormire in salotto. Ho bisogno di stare da solo e riflettere. Tu dormi e riposati a domani-dissi uscendo dalla porta sentendo come risposta un "a domani amore". 

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