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Jimin's pov
Mi svegliai di soprassalto sentendo un tonfo poco lontano da me.

Aprii gli occhi non capendo bene cosa fosse. Lì richiusi e lì riaprii di nuovo cercando di abituare il mio sguardo alla luce.

Portai una mano alla testa per grattarla velocemente portandola poi alla bocca per coprire uno sbadiglio.

Che ore erano?

Mi misi seduto su quello che capii fosse un divano, scompigliandomi i capelli.

*dov'è Kook?*

Mi alzai in piedi e dopo aver stirato i muscoli per qualche secondo mi diressi in cucina sperando di trovarlo li ma non fu così.

Vidi però qualcosa di carino.

In un piatto erano disposti diversi pancakes con delle fragole tagliate a fiore vicino ma del mio fidanzato non ce ne era traccia.

-Jungkook-dissi quando sentii la porta d'ingresso chiudersi e un Jungkook assonnato entrare in cucina.

Sorrisi vedendolo, facendo un passo verso di lui per avvicinarmi ma lui stese una mano contro di me per fermarmi.

- non avvicinarti Jimin-disse fissando il pavimento non aggiungendo altro.

Aggrottai le sopracciglia non capendo cercando di avvicinarmi ancora ma lui mi ripetè le stesse parole di prima.

Che stava succedendo?

-siediti dobbiamo parlare-disse sedendosi a sua volta, invitandomi a fare lo stesso nella sedia davanti a lui.

Confuso lo feci attendendo.

Passarono alcuni minuti di silenzio prima che con un grande sospiro inizió a parlare.

-c'è per caso qualcosa che vuoi dirmi che io non so?-chiese alzando ora lo sguardo su di me sorprendendomi.

Che intendeva?

-ehm...no..non credo-risposi titubante non capendo il perché di questa domanda.

Sospiró ancora una volta voltando lo sguardo di fianco per poi tornare a guardare me.

-te lo chiederó di nuovo. C'è qualcosa che non so ne vuoi dirmi?-chiese nuovamente e io negai con la testa ancora confuso.

Che voleva sapere?

Portó la sua mano in tasca estraendo il mio cellulare da questa.

*ecco dove era*

Digitó qualcosa e me lo passó invitandomi a guardarlo.

Io lo afferrai vedendo i messaggi di Hoseok. Leggendoli iniziai a capire il suo comportamento.

Sgranai gli occhi sentendomi subito uno stupido e sentivo di essere fregato.

-jungkook...io posso spiegare-dissi e lo vidi ridere di rimando.

-va bene sentiamo questa meravigliosa spiegazione che hai. Avanti. Sto aspettando-disse alzando leggermente il tono della voce avvicinandosi a me poggiandosi sul tavolo.

Morsi il labbro cercando di rimanere calmo e non agitarmi.

-allora? Sto aspettando. Stai pensando ad altre bugie da raccontarmi e hai bisogno di tempo per elaborarle?-disse e io mi sentii ancora più colpevole e piccolo rispetto a quello che mi sentivo fino a quel momento.

-no Jungkook no. Hai ragione ho mentito su alcune cose ma non ho mai mentito su quello che provo per te.-dissi sentendo gli occhi ludici prossimi alle lacrime.

-bene, almeno lo ammetti che hai mentito. Se non hai mentito sui sentimenti su cosa allora? Sul tuo lavoro ad esempio no? Non sei uno psicologo no? Cosa sei un poliziotto?un detective?cosa? E che c'entra mio padre con tutto ciò?mmhh?-disse in modo quasi aggressivo non dandomi tempo di parlare neanche.

Afferrai una sua mano cercando un contatto con lui ma la ritrasse subito.

- non toccarmi e parla-continuó di nuovo attendendo le mie parole. Vedevo nei suoi occhi rabbia e mi spaventava tutto questo.

-ok...ti dirò tutto ma calmati ok?-dissi sorridendo vedendolo annuire poco convinto.

- hai ragione non sono uno psicologo....sono....beh un investigatore privato....e tuo padre ha chiesto a me e a Hobi di indagare su di te o meglio di indagare sulle somme di denaro che spendi-dissi e vidi il suo sguardo cambiare come se avesse capito qualcosa e infatti me ne rese subito partecipe.

-quindi tu mi hai avvicinato solo per questo? In realtà non ti interessavo veramente? Sei uscito con me, mi hai baciato, sei venuto a letto con me solo per divertimento? O meglio solo per la tua indagine? Hai mai provato qualcosa di vero nei miei confronti?-inizió a delirare e a fare congetture assurde.

Mi alzai andando da lì salendogli a cavalcioni sulle gambe afferrando il suo viso per guardarlo negli occhi.

-amore ascoltami. Ho mentito sul mio lavoro e all'inizio ti ho avvicinato per per indagare ma poi conoscendoti mi sono innamorato perdutamente di te. Ti prego credimi Kokkie. Ho cercato di chiudere l'indagine velocemente per non doverti più mentire. Non lo sopportavo. Ti prego credimi io ti amo Jungkook. Ti amo hai capito?-dissi avvicinandomi al suo volto baciandolo velocemente mentre i nostri occhi si intrecciarono.

Passarono alcuni secondi che finirono quando Jungkook mi si scaravantó contro in un bacio bagnato e voglioso fatto di morsi e danza di lingue mentre mi ritrovai seduto sul tavolo in pochi attimi.

Sembrava famelico e affamato tanto da strapparmi letteralmente la maglia di dosso. Squitii al quel gesto abbandonandomi a lui completamente.

In pochi attimi la sua bocca vogliosa si spostó su uno dei miei capezzoli per qualche secondo tornando poi a divorare le mie labbra e la mia bocca ancora più voracemente di prima mentre le nostre erezioni sfregavano una sull'altra. Era diverso dal solito.

Il mio cervello si era spento letteralmente abbandonandomi ai suoi bisogni.

Non so come in un secondo sembró tornare in se staccandosi da me come se si fosse scottato facendo un passo indietro guardandomi con gli occhi pieni di lacrime.

-scusami io....non posso-disse scappando letteralmente in camera sua chiudendosi dentro, lasciandomi mezzo nudo, confuso e sconvolto sul tavolo della cucina.

Come mi sarei fatto perdonare ora?

Mi diedi dello stupido per quelle bugie iniziando a piangere, liberandomi di tutto quel dolore e quella tensione di quell'ultima mezz'ora.

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