Mi salveresti?
Mi guarderesti le spalle?
Mi afferreresti quando sto per crollare?
Mi salveresti quando sono da solo con me stesso?
A volte è difficile prevedere un incontro...
È difficile poter definire la propria vita, soprattutto quando in essa no...
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"Devo dire Midoriya, che hai fatto enormi progressi con il movimento. La muscolatura si sta riattivando molto bene, e le fibre si rigenerano perfettamente. Il tuo corpo è decisamente sano! - Il dottor Todoroki accennò un lieve sorriso cordiale, richiudendo la mia cartella clinica - Direi che entro poco tempo tu potrai tornare a vivere in totale serenità la tua vita. Ovviamente, seguendo un percorso di esercizi da fare a casa e tenendoti allentato, ma tutto sta andando bene".
"Ne sono molto felice". Sorrisi di rimando, sollevandomi dalla sedia e sistemandomi il maglione che stavo indossando. Novembre era alle porte, e il freddo era decisamente insistente.
"Oh, prima che tu vada via... - Il bel dottore si sollevò dalla sua postazione, sfilandosi il suo camice bianco ed appendendolo ordinatamente sull'appendiabiti che aveva di fianco alla scrivania - Vorrei porti una domanda, al di fuori dell'ambiente lavorativo...".
"Oh... ehm... certo! Mi dica pure!". Mi grattai il capo, sorpreso da quel tipo di richiesta. Insomma, avevamo finito il nostro incontro, che cosa voleva di più...?
Sei proprio un cazzo di nerd...
"Ti prego, dammi pure del tu! Avrò sì e no un paio di anni in più di te - Sorrise leggermente, mettendosi di fronte a me, obbligandomi a piegare leggermente il capo all'indietro per poter guardarlo in faccia, data la differenza di altezza - Comunque, mi chiedevo se una sera di queste ti andrebbe di uscire a bere qualcosa insieme. Magari una birra, o un calice di vino, per poter parlare un po'".
"Oh... B-Beh...". Strabuzzai gli occhi estremamente sorpreso da quella richiesta. Aveva seriamente chiesto a me di uscire...? A me?! Quel gran pezzo di-
Potrei vomitare!
"So che sono il tuo medico, e quindi magari ti potresti sentire in imbarazzo ma... ho sentito una certa affinità, e quindi mi chiedevo se-".
"Certo! A-Accetto!". Dissi rapidamente, mordendomi poi dopo la lingua, maledicendomi per la fretta. Non potevo rimanere un po' più distaccato e desiderabile...?
Sei seriamente una delle persone più imbarazzanti che io abbia mai visto. E poi, sul serio?! Icy-Hot? Questo ghiacciolo ambulante?!
"Ne sono molto felice, allora... potrei contattarti per telefono e... ci sentiamo?".
"S-Sì! N-Non ci s-sono problemi!". Sentivo il mio volto totalmente in fiamme, mentre lentamente iniziai a voltarmi verso la porta, i pugni serrati lungo i fianchi.
"Allora ci vediamo Izuku, e ti prego... Chiamami Shoto, fuori da qui".
Appena la porta venne richiusa, un respiro pesante uscì dalle mie labbra, come se avessi trattenuto il fiato per tutto il tempo. Ma che mi era preso?!
Non sai parlare con un ragazzo un minimo attraente?!
"Ti prego... taci...". Mormorai, cercando di non farmi notare dalle persone intorno a me, mentre iniziavo a camminare verso l'uscita dell'intera struttura. Prima me ne tornavo a casa, e prima sarei riuscito a dimenticarmi di quella figuraccia da sfigato.
