Quello.. era il mio profilo...
Osservai le mie varie foto, scrollando gli occhi sullo schermo, mentre uno strano movimento dello strano mi fece aggrottate le sopracciglia.
Ero io.
Nella sua ricerca online c'ero io.Ma... Non dissi niente.
La mia faccia iniziò a prendere fuoco, come se tutto il mio sangue fosse defluito nelle mie guance, mentre chiusi rapidamente quella pagina.Che cosa dovevo dire? O che cosa dovevo pensare?
Mi aveva già cercato...?
"B-Beh... ehm... D-Dove posso t-trovare i dati...?". I miei occhi erano sgranati, puntati direttamente dentro a quel monitor.
Sicuramente non mi era mai capitato di aprire il computer di una persona e trovare nelle ricerche online il proprio profilo, anzi, credo proprio che non sia una cosa da tutti i giorni.E sicuramente non è cosa da tutti giorni avere nella testa il proprietario di tale computer!
Senti... Non farti strane idee.
Una risata piuttosto isterica, uscì dalla mia bocca fuori dal mio controllo, mentre mi passai distrattamente una mano tra i riccioli decisamente disordinati.
"Io? No! M-mai! Cosa dovrei pensare...? Niente! Ero io.. n-nel mio profilo e... Ehm... - Si stropicciò gli occhi, schiarendosi la gola - Quindi... Niente. Sì, ecco, niente! E... In grafici d-dove sono, quindi?".
Una morsa fastidiosa chiuse il mio stomaco, facendomi quasi piegare sul posto, ma con tutto me stesso cercai di trattenermi.
Stava provando qualcosa... Di fastidioso.Non significa proprio un cazzo, okay?! Smettila di... Di pensare a questo! Vuoi indagare? Fallo!
La sua voce nella mia testa rimbombò in maniera decisamente più acuta rispetto al solito, ma non dissi niente per aggravare la situazione.
Nonostante la difficoltà iniziale per iniziare a concentrarmi, i miei occhi scorrevano sullo schermo, sulle varie caselle e cartelle, per poter iniziare ad aprire in vari grafici e tutti i resoconti.
"Okay... Sì, due anni fa andava alla grande... Qui! Ecco il picco...". Mi schiarii la gola, assottigliando lo sguardo ed indicando con l'indice l'andamento del grafico altalenante.
Che cosa aveva fatto scattare questo modo errato di lavorare...?
"In questa data... Mh...".
I miei occhi scorrevano rapidi ovunque, leggevo dati e cifre, nomi, parole, tutto ciò che sarebbe potuto essere utile alla causa.
Mi piaceva sicuramente avere qualcuno con cui parlare, ma quello stava diventando... Troppo.
Non era una persona fisica, era una mente nella mia, una sorta di anima racchiusa nel corpo sbagliato. Non avevo più segreti, ogni cosa che facevo lui la vedeva, ogni cosa.
Certo, l'abitudine poi faceva il suo corso, come ogni cosa alla fine, ma l'imbarazzo in tutto rimaneva... Quanto è fastidioso avere un gufo sulla spalla che non si stacca? Ecco.
Con i suoi artigli che penetrano la pelle, continuando a far premere la sua presenza in maniera dolorosa.Lui era imprigionato dentro di me, non ero solo io che avevo un ospite indesiderato...
"Tuo... padre ha lasciato la tua azienda a te...". Aggrottai le sopracciglia, osservando quella precisa data, leggendo anche il contratto firmato e timbrato ufficialmente.
La calligrafia elegante del mio capo risaltava in quello scan, mentre scorrevo gli occhi sulle varie parole scritte al computer.E quella brutta sensazione alla bocca dello stomaco continuava a rimanere, dolorosa e fastidiosa...
"Quindi... il declino è stato da allora... - Mormorai, grattandomi il capo e cercando di capire il motivo - Hai sempre lavorato con tuo padre già da prima che lui rilasciasse tutto a te. Cosa è cambiato...?".
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Rescue Me
FanfictionMi salveresti? Mi guarderesti le spalle? Mi afferreresti quando sto per crollare? Mi salveresti quando sono da solo con me stesso? A volte è difficile prevedere un incontro... È difficile poter definire la propria vita, soprattutto quando in essa no...