Mi ero affezionato? Sì. Decisamente. Come potevo altrimenti? Era nella mia testa, giorno e notte, prendeva a pugni le mie insicurezze e tirava su i miei punti di forza.
Nonostante i suoi modi, la scurrilità delle sue parole o la sua personalità forte, era una persona... semplice.Gli piaceva uscire, fare delle passeggiate, nonostante non si fosse mai fermato realmente ad osservare ogni cosa che lo circondava, ma in questo lo aiutavo io. E si era appassionato!
Era curioso, e si stava facendo una vera e propria cultura su ogni cosa. La storia di alcuni posti particolari, la natura di alcune piante e arbusti che trovava nei suoi percorsi.Ed infondo, si divertiva! Stava trovando perfino divertente sentirmi tirare fuori tutti i miei monologhi interiori, al posto di provare a zittirmi in maniera sgarbata.
"Eccoci". Sussurrai, guardandomi intorno, mentre il grosso edificio dell'azienda Bakugo si apriva di fronte a noi. I vetri rispecchiavano il riflesso del sole, facendo sembrare l'intero palazzo un'enorme palla da discoteca.
Non mi era esattamente mancato rivedere quell'edificio, perché ciò avrebbe comportato al ritorno del mio lavoro... quindi ininterrotto e infinito.
Ma forse... dopo questa strana avventura, le cose sarebbero cambiate? Lo speravo vivamente. Magari avrei avuto più tempo per me!Muovi le chiappe, Deku. Prima fai le tue indagini, e prima finiamo. Non troverai niente di strano...
"Certo...". Sussurrai, superando la grossa porta a vetri che venne aperta dal solito portiere che ormai mi conosceva anche fin troppo bene. Anche lui, povero signore, non aveva mai avuto un giorno di pausa, notte e giorno, lui era colui che apriva sempre la porta.
Era sciupato, col volto un po' scavato, probabilmente causato dal poco riposo troppo frequente. Ma il sorriso non lasciava mai il suo volto, ed era ammirabile!
"Buongiorno, Toshinori!". Il mio sorriso cordiale risbucò fuori, e i suoi occhi scuri si chiusero in un'espressione di pura gioia.
"Giovane Midoriya! Stai bene? Quanto tempo, è meraviglioso vederti in forma. Che ci fai qui? Sei tornato per ricominciare a galoppare per tutto il giorno?".
"Oh, no... - Mi grattai il capo, sentendo le guance iniziare a scaldarsi lentamente - Devo... devo solo prendere delle cose dall'ufficio del capo. Mi è stato ordinato da... Mitsuki Bakugou, e quindi-".
"Anche in malattia, non smettono di chiamare, eh? - I capelli biondi dell'uomo si mossero quando scosse la testa abbattuto - Non sono comportamenti molto adatti".
"No! Non mi hanno obbligato, mi sono spiegato male io! - Ridacchiai imbarazzato, percependo già il carico di odio che stava ribollendo nelle vene da parte di Katsuki - Ecco, avevo bisogno di alcuni documenti, visto che sono a casa e a volte non so cosa fare, mi metto a sistemare qualche cosetta, quindi... Mitsuki ha accettato e mi ha lasciato varie password e-".
"Midoriya!".
Ma perché cazzo chiunque vuole parlarti?! Anche Capelli di Merda ci si mette...
Mi voltai, sorridendo amichevolmente al ragazzo dai capelli rossi, vestito in maniera estremamente elegante, con giacca e cravatta ed una bella e lucida valigetta in pelle. E vedendolo così, in quell'ambiente e con quel vestiario, mi ricordai effettivamente che lo avevo visto decisamente molto spesso in quei corridoi!
"Kirishima-kun! È un piacere vederti!". Sorrisi, salutando con la mano il portiere che mi sorrise di rimando, per iniziare ad avviarmi insieme al ragazzo verso gli ascensori.
"Anche per me. Che ci fai qui? Sei ancora in congedo...".
"Sì! Sì, lo so, è che a casa mi annoiavo e quindi ho chiesto alla signora Bakugo se potevo venire a prendere dei documenti nell'ufficio di Kat... Ehm, del signor Bakugo. In genere, sai, me li fa recapitare in ogni luogo e momento, ed ora che è ancora allettato è un po' un problema".
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Rescue Me
FanfictionMi salveresti? Mi guarderesti le spalle? Mi afferreresti quando sto per crollare? Mi salveresti quando sono da solo con me stesso? A volte è difficile prevedere un incontro... È difficile poter definire la propria vita, soprattutto quando in essa no...