Oggi il caldo è intenso più del solito, non siamo usciti in cortile è impossibile stare lì fuori con queste temperature alte. Noi ragazze siamo appena entrate in sala comune, Cardio è al piano con Beppe, lui cerca sempre di continuare a spronarlo per non abbattersi ma certe volte è inevitabile farlo. Lino gli ha promesso che si batterà per lui contro la sua amica Valentina, per avergli rubato la sua canzone e aver permesso a Giulia di registrarla. Ma lui è a pezzi e nonostante le promesse di Lino, pensa di aver perso ogni cosa.
Non c'è nemmeno più Gemma a rimarginare le sue ferite, lei avrebbe saputo cosa fare, per fargli riacquistare la fiducia in se stesso.
Passo accanto al biliardino Mimmo sta giocando insieme ad un altro ragazzo, alza gli occhi ma io tiro dritto. Anche se Carmine mi ha detto che lui è cambiato, non ci credo.
Quando qualcuno mi tradisce, non riesco più a fidarmi.
Mi siedo accanto a Kubra sul divano, appoggio la testa sulla sua spalla. Pino è seduto dalla parte opposta, fulmina Doberman appena entra in sala insieme ai suoi amici. Ha proprio il chiodo fisso su di lui, scatta per ogni minima cosa che riguarda Kubra, ma ultimamente sta cercando di darsi una calmata. Pino non è un tipo che si fida del prossimo, ma lei gli ha rubato il cuore e per amor suo vuole cambiare.
-C' cazz ten a guardà chillu strunz- Sbotta Pino contro Doberman.
-Pino falla finita- Kubra sbuffa.
-Amò nun t' ngazzà-
-Sent tropp cavr p' m' appiccicà cu te-
Soffoco una risata a sentir le sue parole. Pino mi guarda.
-Ma c' ce stai mbarann a guagliona mij?-
-Staje senza pensier Pinù-
-Sit tutte doij c' me facit vnì-
Io e Kubra ci guardiamo sorridendo complici. Ci arriva addosso una pallina da ping pong bianca, alzo lo sguardo e vedo Cucciolo che sorride mentre il fratello viene a recuperarla.
-Stat' accort- Dico a Micciarella lanciandola.
-Stat' accort tu Ricci- Ride tornando a giocare con i suoi amici.
-Che voleva dire? Dice Kubra.
-Nient...- Cerco di sviare la domanda ma Pino non me lo permette.
-C' vulev chillu strunz a te?-
-S' crer ò nuov boss ca dind. S' penz e' liscià a patm diventando i suoi occhi e le sue orecchie-
Non lo sopporto.
Da qualche giorno ha preso a guardarmi spesso, anche quando sono insieme a Carmine. Lui mi dice di non dargli peso, che vuole solo provocare, non mi importa se lo riferisce a mio padre o se prende ordini da lui.
Non voglio più vederlo, deve starmi lontano.
Kubra dice qualcosa ma io non le rispondo, sono troppo presa dal cercare di capire che cosa vuole quel tipo.
-Guagliù vulimm ij a fà nu gir ca barc?- Propone Pino guardandoci.
-Ma che dici Pino?-
-Comm facimm?-
-Lo diciamo a Beppe e iss c' port-
Al sentire quel nome Kubra cambia espressione, se prima sarebbe stata entusiasta all'idea di uscire in barca, adesso non lo è più.
-Io non vengo-
-E ja, c' facc si tu nu vien?-
-Quando c'è Carmine nei paraggi, non vedi altro che lui-
-Nun è over...-
-Ricci è accussì, nun to negà- Dice Pino guardandomi.
-E c' parlat?-
Arriva Carmine alle nostre spalle fermandosi dove siamo noi, Pino e Kubra si guardano e ridono tra loro.
-Fratè vuò ij ngopp a barc?-
-Ma c' stai ricen Pì?-
-Vac a parlà cu Beppe- Si alza e va da lui.
Carmine gira intorno al divano, Kubra si sposta per fargli spazio, lui si siede accanto a me alza le mie gambe per portarle sopra le sue. Sorrido quando inizia ad accarezzarle formando dei cerchi invisibili sopra la mia pelle.
Maddalena ci guarda mi dice di sedermi bene, ma io me ne infischio non ho intenzione di muovermi da quì.
Guardiamo Pino parlare con Beppe, non credo che stia andando bene.
-E ja Beppe, ce lo meritiamo un giro in barca. Guard a chist- Indica Cardio seduto al piano.
-Par nu mort allert. Vuò fa coccos?-
-Pino non mi pare il caso di offendere-
-Nun è over?-
-Ten ragion Beppe...- Cardio smette di suonare e si allontana, con la scusa di voler fumare esce dalla sala.
-E vist che fatt?- Dice Pino a Beppe colpendolo scherzosamente al braccio.
-Io?- Risponde Beppe indicandosi.
-E cert. E poi Kubra ci tiene, ja nun a' fa rimanè mal-
Beppe guarda Pino esasperato, ma nello stesso momento lancia un occhiata a Kubra che è seduta ancora sul divano insieme a noi, e sospira.
-Ci provo, ma la nuova direttrice non è come Paola-
-Tu si brav Beppe-
Pino si gira verso di noi fa l'occhiolino come per farci intendere che Beppe ci porterà realmente fuori.
-Secondo voi lo avrà convinto?- Dice Kubra guardandoli.
Scrollo le spalle non sapendo cosa rispondere, mi piacerebbe uscire in barca, fare il bagno al mare.
Liberare la testa da tutti i pensieri che mi circondano.
-Kubra tu sai nuotà?-
Lei scuote la testa.
-No? E comm fai?-
-Mi insegna Pino-
-Allor e' vinì p' forz- Le dico sperando che si convinca.
-Prima vediamo se Pino ha convinto quello lì- Dice Kubra alzandosi, va al bagno, Carmine mi guarda anche lui si è accorto dell'umore di Kubra quando parla di Beppe.
-C' ten Kubra?-
Le ho promesso di mantenere il segreto, è importante, non posso dirlo a Carmine perderei la fiducia di Kubra.
-Nun mo può dicr?-
Scuoto la testa mordicchiandomi il labbro.
-È na cosa brutt?-
-Ma c' dic? No, è una cosa bella-
Carmine continua a fare domande ma io gli do risposte evasive e ad un certo punto lui smette di chiedere. Non voglio che trasferiscano Kubra, è l'unica amica che ho quì dentro.
Pino ritorna dopo un pò, Doberman lo guarda, lui alza il dito medio.
-Nu juorn e' chist ò schiatt a cap-
Carmine ride, anche se ci prova la gelosia non abbandonerà mai del tutto Pino. Quando Kubra ritorna dal bagno Doberman le si avvicina sussurrandole qualcosa che sente solo lei.
Carmine sposta le mie gambe e trattiene Pino che subito stava per andare da loro.
-Frà stat calm-
Pino cerca di scrollarsi Carmine di dosso. -Si coccrun ce prov cu Rosa tu c' fai?-
Carmine lascia andare Pino, ci mette un pò per rispondere, lo guardo curiosa di sentire la sua risposta. Lui non è un ragazzo che sbotta per ogni cosa come fa Pino. Carmine è più tranquillo, ma non è stupido, sa come farsi rispettare senza per forza tirare pugni o spargere sangue.
-Facile, mi fido di lei-
-Che romantico- Kubra appoggia le mani allo schienale del divano.
-Ma non hai veramente risposto-
Proprio in quel momento ci raggiunge Beppe con una buona notizia.
-Ragazzi ho parlato con la direttrice, ci ha dato il permesso di uscire in barca-
Pino abbraccia Beppe. -O' sapev ca si gruoss-
-Si, va bene, ma senza fare casini-
-E chi ven cu nuj?-
Quando Beppe oltre i nostri nomi pronuncia anche quello di Doberman, Pino si fa sentire.
-Ma nagg capit, cadda fà chill cu nuj?-
-Pino non cominciare-
Lui porta un braccio sulle spalle di Beppe portandolo in un angolo.
-Beppe a chillu nir nun ò vogl ngopp a barc-
-Non fare il razzista Pino-
-Ma qual razzist? Foss a vota bon c' affog a mar. Accussì ciò luvamm a nanz-
-Ma perchè devi sempre reagire così. Diego non ti ha fatto niente-
-Azz nient. Chill guard à femmna mij. Beppe, ò stai difendenn?-
Beppe esasperato passa una mano sul viso, con Pino non ci si può ragionare.
-Va bè quando è domani se ne parla, mo vado Pì, teng c' fa-
-Tu pienz a chell c' tagg ritt-
Mi alzo dal divano per sgranchirmi le gambe, vado alla finestra e mi accendo una sigaretta, nel frattempo si avvicina Cucciolo.
-Ho sentito della barca, c' vai pur tu?-
Mi giro per far uscire il fumo della sigaretta, lui è appoggiato al muro.
-C' re? M' vuò ricr ca patm nun foss d'accord?-
Lui scuote la testa. -No, anzi gli fa piacere-
-Allor c' vuò?-
-Patet ten nu messagg p' te-
-Over? E parl-
-Goditeli chisti moment co o' Piecuro, pcchè saranno gli ultimi-
Non gli rispondo e lui soddisfatto mi lascia da sola, assottiglio gli occhi stringendo la sigaretta tra le mani, lascio che la cenere cada ai miei piedi. Guardo una delle ragazze in sala, le faccio capire di avvicinarsi, anche la sua amica la segue.
-M serv nu favor-
-Tutt' chell ca vuò, ric e nuj to procuramm-
-Ce sta na person c' adda vè na lezion. M vuliss aiutà?- Le sorrido passandole una sigaretta.
-C'amma fà?- Lei sorride intuendo di chi parlo.
-To facc sapè-
Mi sento osservata, giro lievemente la testa e vedo Carmine guardarmi, capisce che ho in mente qualcosa. Volevo starmene buona e non fare casini, ma mio padre ha deciso di sguinzagliare i suoi cani contro di me, non posso restare ferma a guardare senza difendermi.
Cucciolo vuole giocare con me.
Gli farò capire che non sono la persona giusta da far incazzare.
Mi dispiace che Carmine mi guardi così, forse ora assomiglio di più a mio fratello Ciro, ma se resto zitta, chiunque penserà che potrà mettermi i piedi in testa.
Non so come lui faccia ad evitare le risse, tutte le volte fa finta di niente anche quando lo prendono di mira, io invece no. In qualche modo devo vendicarmi e farla pagare.
Non conosco altri modi se non questi.
Scusa Carmine, io sono così.
Quando mi giro di nuovo lui non è più li a guardarmi, è uscito dalla sala ed io devo fare uno sforzo immane per restare impassibile.
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Soli ma insieme - [Piecurosa]
FanfictionPrima non lo avrei mai ammesso nemmeno sotto tortura, ma dal primo giorno che i nostri sguardi si sono incrociati, sapevamo entrambi che tra di noi sarebbe scoppiato un fuoco che difficilmente si spegnerà. Ma tu invece non smettevi di provocarmi. V...