Piccoli baci lungo la linea del collo e la clavicola destano il mio sonno, le mie palpebre tremano e poi lente vanno su ed io mi soffermo sullo spettacolo che ho davanti.
Carmine ha gli occhi chiusi, i capelli spettinati, la sua mano mi accarezza lenta la schiena nuda provocandomi mille brividi in ogni fibra del mio corpo. Quando anche lui apre gli occhi io chiudo i miei, come se fossi stata appena beccata a fare qualcosa che non dovevo fare. Lui ride e mi avvicina ancora di più al suo corpo annullando ogni sorta di distanza tra di noi. Mi chiede di guardarlo ed io lo faccio, e poi arrossisco.
Mi bacia la punta del naso, sfiora le mie labbra e quando cerco un contatto più profondo lui mi accontenta lasciandosi circondare il collo con le mie braccia. Rotoliamo sul letto fino a ritrovarci con lui sopra di me e il lenzuolo a avvolto intorno a noi. Mi accarezza le braccia, le spalle, i fianchi da sopra il tessuto di cotone.
Restiamo ancora per un pò a letto a baciarci e coccolarci fino ad essere entrambi sazi l'uno dell'altro.
Mentre Carmine è in bagno io mi alzo, indosso una delle sue maglie lunghe e scalza mi dirigo verso la porta finestra, l'aria fresca mi colpisce il viso, mi appoggio alla parete guardando il mare di fronte a me. Tanti, troppi pensieri viaggiano nella mia testa, corrono veloci schivandosi gli uni con gli altri per poi ritrovarsi e creare il caos dentro di me.
Credo che prima o poi l'agente di pattuglia si accorgerà che non sono più a casa mia, e in quel momento dovranno riportarmi all'ipm. Ma se ci torno mio padre insieme all'avvocato tenterà di riportarmi fuori e in quel caso per me non ci sarà più via di fuga.
Devo restare quì e nascondermi.
Sto iniziando a pensare che Carmine non potrà più venire a Riva Fiorita, per adesso nessuno ancora ci ha scoperti ma la quiete non durerà per sempre. Gli uomini di mio padre mi staranno sicuramente cercando, e Carmine...se qualcuno lo vedesse venire quì, potrebbero fargli del male. Non vorrei ammetterlo, ma forse se avessi accettato la proposta di Edoardo adesso saremmo insieme, noi due contro il sistema, contro mio padre che vuole tenermi sotto il suo controllo ed eliminare Edoardo.
Un fresco odore di bagnoschiuma mi sfiora le narici, sorrido appena due braccia muscolose mi cingono i fianchi da dietro. Lui sposta i miei capelli da un lato scoprendo il mio collo, i segni rossi sono ben visibili, posa sopra di essi la bocca marchiandomi come se non lo avesse già fatto abbastanza.
Sorrido inclinando la testa di lato esponendomi completamente a lui, poso la mia mano sopra il suo braccio che continua a stringermi. Quando tira la mia pelle con i denti quasi lancio un gridolino, ma non di dolore, bensì di eccitazione.
Sembra quasi un vampiro con la sua preda.
In un universo parallelo lui sarebbe un perfetto lord dal passato oscuro, ed io una semplice lady affascinata dagli uomini misteriosi. Gli lascerei bere la mia linfa fino a prosciugarmi solo per uno sguardo o una leggera carezza.
Quando sento la sua mano accarezzarmi la coscia fino a sparire oltre la stoffa della maglia lunga, lascio sfuggire dei sospiri, borbotto parole incomprensibili e lo seguo dentro casa inebriata dalla scia di sensualità che rilascia dietro di sè.
Mi prende i fianchi facendomi sedere sopra il tavolo, apro le gambe per permettergli di avvicinarsi di più. Mi alza la maglia fino a sopra i fianchi senza toglierla del tutto, infila le dita ai lati delle mie mutandine tirandole lungo le gambe. Con i palmi sopra il tavolo mi alzo leggermente facilitandogli il compito e poi afferro l'asciugamano che ha avvolto in vita, e lo tiro.
La sua intimità balza fuori ed io mi costringo a non arrossire alla sua vista, Carmine appoggia una mano sul tavolo al lato del mio fianco, l'altra la avvicina al mio viso.
Preme il pollice sopra le mie labbra schiudendole, lo introduce nella mia bocca ed io lo succhio sotto il suo sguardo penetrante. Porta la mano tra le mie gambe premendo il pollice contro la mia femminilità, sussulto a quel contatto, sporgo i fianchi verso di lui. Sospiro appena un suo dito si fa spazio dentro di me, scorre lento ed io socchiudo le palpebre mordendomi il labbro inferiore.
Carmine non smette di guardarmi, sono consapevole di aver abbassato la guardia ed essere arrossita come un peperone. Lascia un bacio umido contro la mia guancia e poi mi penetra, senza darmi il tempo di realizzare, gemo spalancando gli occhi, afferra i miei fianchi ed io mi ritrovo sdraiata con la schiena contro il tavolo. Circondo i suoi fianchi con le mie gambe, ad ogni spinta profonda sento il legno duro e ruvido strusciare contro le mie natiche, mi resteranno quasi sicuramente dei segni, ma non mi importa, le emozioni che sto provando ora valgono più di tante altre cose.
Le sue unghie penetrano nella carne delle mie cosce quando aumenta le spinte, urliamo entrambi riempiendo la stanza dei nostri ansimi. Inarco la schiena poco prima di sentire il piacere arrivare feroce come le sue spinte, poco dopo sento lui irrigidirsi e subito dopo rilasciare la sua essenza dentro di me.
Restiamo uniti per un pò cercando entrambi di regolarizzare il respiro, poi lui si sposta ed io mi sento improvvisamente vuota. Stringe le mie mani tirandomi su abbracciandomi ed io mi lascio stringere, appoggio la testa sopra la sua spalla accarezzandogli la nuca.
Continuo a stringerlo nonostante il suo corpo è imperlato di sudore ma non mi importa, niente e nessuno riuscirà a farmi allontanare da lui in questo momento. Voglio poter godere di ogni attimo insieme a lui. Ho la vaga sensazione che questi momenti non torneranno tanto presto, se solo ci penso ho un magone alla gola, scuoto la testa cercando di scacciare via i brutti pensieri. Carmine mi accarezza la testa e poi lascia un bacio contro la mia fronte.
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Soli ma insieme - [Piecurosa]
FanficPrima non lo avrei mai ammesso nemmeno sotto tortura, ma dal primo giorno che i nostri sguardi si sono incrociati, sapevamo entrambi che tra di noi sarebbe scoppiato un fuoco che difficilmente si spegnerà. Ma tu invece non smettevi di provocarmi. V...