Dᴜᴇ~❦︎

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[Jisung POV]

Le due ragazze mi fecero entrare nella loro lucida auto nera. Dentro ad essa si sentiva un leggero odore di zucchero filato che mi portò molta nostalgia.
Madre Shin me lo portava sempre quando andava in città, lo amavo alla follia.

Partimmo e calò un silenzio tombale. Non era imbarazzante, anzi, era davvero rilassante e mi aiutò a pensare sul come approcciarmi con loro.
Dopo pochi minuti i miei pensieri vennero interrotti dalla voce di Yuna
-Jisung, qual'è il tuo colore preferito?- non risposi subito alla domanda, passò un lungo minuto prima che la ragazza potesse avere una mia risposta.
-M-mi piace... il r-rosso- non so perché balbettai, forse avevo paura di sbagliare qualcosa? Ma cosa? Boh.
-Che bel colore Jisung!- commentò Yeji entrando nella conversazione. -Anche a me piace tanto- sorrise poi, e io riuscii a vederla dallo specchietto strizzare gli occhi contenta.
Già mi sembravano simpatiche quelle due ragazze, erano così solari e allegre e sembravano molto "sorelle" più che fidanzate.
Erano bellissime.

Dopo una decina di minuti arrivammo in un grande palazzo circondato da un alto cancello bianco. Tutt'attorno era ricoperto di erba tranne dinnanzi alla porta del palazzo dove vi erano collocate delle mattonelle di marmo bianco posizionate in fila per creare una specie di sentiero percorribile.
I muri esterni erano ricoperti da vetrate oscurate e c'era un'immensa estensione di fiori e piante attorno al cancello bianco.
Scendemmo dalla macchina e Yeji mi prese la mano.
-Andiamo Jis- mi sorrise stringendomi la mano piano.
Io annuii timidamente e seguimmo Yuna che era poco più avanti di noi ad aprire il cancello.
Attraversammo il piccolo sentiero di mattonelle bianche fino ad arrivare ad una grande porta di legno scuro.

Yeji aprì la porta chiusa a chiave e potei vedere un grande salotto scorgere dalla porta.
Yuna entrò per prima e messo un piede dentro la grande camera gridò qualcosa di strano.
-Minho siamo a casa!-

All'inizio non capii bene la situazione, ma quando vidi un ragazzo scendere delle scale di legno, posizionate poco più sopra il grande divano grigio che occupava praticamente metà salotto, riuscii ad intuire cosa stava succedendo.
Quel ragazzo era davvero bello.
Cazzo se era bello. Penso di non aver mai visto un ragazzo più bello di lui.
I chiari capelli castani gli cadevano dolcemente sugli occhi coprendone una parte. Questi ultimi erano a mandorla marrone scuro.
Aveva delle labbra rosee e sottili, e il suo corpo era slanciato.
Indossava una larga felpa nera e del pantaloni grigi, corti fino al ginocchio.
Scese le scale e si bloccò non appena incrociò il mio sguardo.
-Chi è lui... mamma?- chiese indicandomi con l'indice.

Mamma?
Lui era un altro ragazzo adottato?
Le mie idee si confermarono quando sentii la sua voce ripetersi nella mia mente.
-Minho, lui è Jisung.- disse poggiando la mano sulla mia spalla. -è tuo fratello da oggi- continuò sorridendo.
Non sarebbe andata bene a Minho questa situazione, ne ero più che certo, si notava una punta di gelosia nei suoi occhi, ma non lo diede a vedere.
-Ah...- disse per poi girarsi e salire di nuovo le scale da cui era appena sceso sbattendo leggermente più forte i piedi. Era arrabbiato?
Che ne sapevo io.

Yuna abbassò lo sguardo sul pavimento e sospirò pesantemente.
-Jisung, per favore, amalo.-
Disse dopo pochi secondi.
Io all'inizio non presi quelle parole come senso "fraterno", capii diversamente il significato della frase e devo dire che mi spaventai un po' ma poi lei continuò a parlare.

-Sii un buon fratello, trattalo bene e fatti trattare da lui altrettanto.- disse portando lo sguardo sul mio.
Yeji che aveva assistito a tutta la conversazione prese a parlare.
-Jisung, Minho è un tipo particolare di persona... è un po' freddo ma vedrai che con il passar del tempo, riuscirai ad andarci d'accordo... per favore, amalo.-

Di nuovo.
"Amalo".
Oddio che strana sensazione che provai in quel momento.
Dovevo amare qualcuno, ma non avevo mai provato con nessuno. Come avrei dovuto fare?
Che ne sapevo io dell'amore?
Niente. Assolutamente niente, eppure dovevo farlo. Dovevo amare quel bellissimo ragazzo.

Yeji mi prese la mano che poco prima teneva l'altra ragazza, e mi portò nella mia camera. Mentre salivamo le scale vidi dei quadri appesi su quella parete. Tutti ritraevano foto di un bambino dai capelli biondi ricci. Era davvero carino quel bimbo. In una foto teneva per mano le due ragazze, mentre in un'altra era seduto in mezzo a dell'erba alta. Accanto a lui c'era un altro bambino con i capelli castani, poco più piccolo, che rideva mentre teneva un dente di leone nella mano sinistra.
Passammo velocemente da quella foto ma mi rimase impressa nella mente per qualche strano motivo. Forse perché era davvero carino quello scatto.

Arrivammo d'innanzi ad una porta bianca con una fascia di vetro al lato.
-Questa è la camera di Minho, vagli a parlare qualche volta mh?- disse accarezzandomi i capelli, poi mi prese a braccetto e mi condusse ad una porta identica a quella di prima, poco più avanti.
-Questa invece è la tua- mise una mano sulla mia spalla mentre apriva con l'altra la porta bianca.
Dentro era molto semplice.
C'era un letto con le lenzuola bianche, e una scrivania vuota.
Sulla parete del letto, poco più sopra vi era posizionata una mensola anch'essa vuota, e una finestra accanto all'armadio sull'ultima parete.
C'era anche una tv messa di fianco alla finestra che andava a riempire il poco spazio su quel muro.

-Pian piano diventerà bellissima. Se c'è qualcosa che desideri mettere diccelo che te lo procuriamo, come un computer, un poster, un qualche oggetto che ti piacerebbe avere insomma okay Jisungie?-
Disse facendomi entrare.
-Sentiti a tuo agio, è casa tua questa.- sorrise.

-Oh! A proposito!- entrò nella camera e da sopra la scrivania prese una scatola rettangolare.
Me la porse e disse -Questo è il tuo cellulare, sopra ci sono già il mio contatto e quello di Yuna ok?-
Mi avevano preso un cellulare? Davvero? Ero felicissimo, mi sentivo già amato da quelle due ragazze, erano davvero fantastiche.
-G-grazie- sorrisi piano e lei ricambiò il dolce sguardo, per poi uscire subito dalla camera chiudendo la porta.

"Sentiti a tuo agio" "È casa tua questa"
Si era casa mia, la mia nuova casa e adesso c'era solo una cosa che desideravo fare:
Parlare con quel ragazzo, Minho.

[•••]

Preparo questo capitolo da quattro
giorni... spero ne sia valsa la pena :)

~FantasMinho

𝐎𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐋𝐞𝐞 𝐌𝐢𝐧𝐡𝐨 - ꪑﺃꪀᦓꪊꪀᧁ❦︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora