Vᴇɴᴛɪǫᴜᴀᴛᴛʀᴏ~♔︎

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[Jisung POV]

-Un altri motivi per spaccare la faccia a quel coglione!- sbraitò Hyunjin scendendo dall'autobus che si era fermato d'innanzi al parchetto rosso.

Jeongin ci aveva raccontato nel tragitto per tornare a casa, come era morto Chan, il suo fidanzato nonché fratello di Minho, e a Hyunjin era venuta la voglia di prendere qualcuno a pugni.

-Non sapevo di tutto questo...- blaterai sconcertato.
Minho mi aveva detto del fratello e del motivo per cui era morto, ma non aveva mai neanche lontanamente menzionato Jeongin.
Forse non era a conoscenza della loro relazione.

Il più piccolo d'altra parte non smetteva di cacciare lacrime dai suoi piccoli occhietti da volpe.

Potevo notare la tristezza negli occhi di Hyunjin, e come dargli torto, vedere Jeongin così faceva pena: occhi arrossati e lucidi per il pianto, occhiaie incredibili, sguardo sempre basso, e zero presenza di sorriso sul faccino piccolo.

-Innie...- dissi avvicinandomi a lui dopo esser sceso dal bus.
Lo circondai con le braccia e lo strinsi leggermente a me.
-Va tutto bene- dissi dandogli un dolce bacino sulla guancia morbida.
Lui sorrise e si fece asciugare le lacrime da me, usando rigorosamente il mio dito indice per donargli un sollievo sotto l'occhio.
-Innie, io non so tu cosa provi ora, ma sappi che io e Hyun ci saremo sempre per te qui okay?-
Cominciai a riempirgli il viso di bacini coccolosi che lo fecero ridacchiare.
-Vi voglio bene hyungs- disse circondando il mio collo e quello del più grande con le braccia per poi avvicinarci a lui.
-Anche noi ti vogliamo bene baby- disse Hyunjin stringendolo di più a se.

Inutile dire che io con loro mi sentivo a casa, erano come veri fratelli per me.

[•••]

Passavano i giorni con una lentezza imbarazzante.
Minho da quel giorno a scuola, quando mi tolse il sorriso, non mi aveva più guardato, parlato o salutato.
Potevamo chiudere e basta, come semplici coppie che non si amano più, ma lui neanche mi guardava, dopotutto noi eravamo fratelli e dovevamo parlarci, confidarci e stare insieme.
No io ero ancora innamorato di lui.
Anche dopo avermi violentato, dopo essere stato umiliato e dopo aver ricevuto un atto di violenza da parte sua, io lo amavo, io lo amo ancora.

[•••]

-Andiamo Hyun!!!- dissi trascinando Hyunjin in una strada che conoscevo fin troppo bene.
-No Jis! Ho vergogna!- disse cercando di dimenarsi dalla mia presa.
-Tu verrai con me Jinnie! Non voglio scuse!- e finalmente con uno strattone che mi fece consumare tutte le poche forze che avevo riuscii a tirarlo difronte al grande e grigio portone.
-Ah finalmente!- dissi poggiando sui fianchi i pugni serrati, e con fierezza suonai il citofono.

Dopo pochi secondi sentii una voce risuonare attraverso l'apparecchio di metallo.
-Si?- chiese una scura voce femminile.

Non è cambiato nulla.

-Vorremmo fare una visita- dissi elettrizzato.
-Aspettate in sala d'attesa, cognome?- chiese la donna.
-Shin-

Si sentì un zzippz e poi il porto e dell'edificio si aprì.
Presi il maggiore per il braccio e lo condussi all'interno del grande edificio.

Arrivammo in quella bellissima stanzetta pittata di un acceso giallo canarino e senza staccarmi da Hyunjin mi sedetti sul piccolo divanetto color sangue, portando anche il più grande, ovviamente a sedersi accanto a me.

Dopo poco sentii la porta marroncina in legno massello aprirsi.
Una donna bassina dai lunghi capelli neri chiusi in un basso tuppo, le vesti nere e la pelle candida, fece comparsa nella stanza.

Quando incrociai il suo sguardo lei si blocco di colpo e tremando porto una mano sulle sue labbra.
Io mi alzai di scatto e abbandonai il maggiore seduto sul divanetto.
Corsi rapidamente verso la donna e le saltai addosso.

-Jisung...- bisbigliò stringendomi forte a se.
-Madre sono venuto a trovarti.- dissi stringendo forte madre Shin a me.
Il nostro forte abbraccio durò molto fin quando lei non si allontanò di poco da me e mi guardò negli occhi.
-Quanto sei cresciuto tesoro.-
-Si, ho avuto un leggero grow up.- ridacchiai sovrappensiero e alle mie risate si aggiunse anche lei.

Dopo un poco, mi ricordai della presenza dell'altro ragazzo e mi spostai dalla visuale della donna per farle vedere il bonazzo dietro di me.

-Buongiorno signora...- sorrise Hyunjin imbarazzato.
-Salve giovanotto, è il fidanzato di Jisungie?!- chiese lei entusiasta.

Lui arrossì e in fretta negò le ipotesi della donna.
-Ah capisco, scusatemi.- ridacchiò.
Io le sorrisi.
Mamma mia qua to mi mancava quella donna, a volte vorrei non essermene mai andato da quell'edificio, solo per lei e i ragazzini con cui condividevo la stanza.

Rimanemmo a parlare per molti minuti fin quando non si sentì un fievole tocco sulla porta.
-Avanti- disse madre Shin ad alta voce.
Dalla porta entrò la figura slanciata di un ragazzino dai capelli chiari, gli occhi a mandorla e il viso coperto di chiari puntini.

Piano aprì del tutto la porticina, sbucando da fuori come un coniglietto.
-JISUNG!- esclamò notandomi.
Mi corse in contro a tutta velocità e mi saltò in grembo allacciando il mio busto con le gambe e il mio collo con le braccia, e io gli strinsi leggermente il busto.
-Felix...- bisbigliai nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
-Mi sei mancato freckles...- dissi stringendolo più forte a me.

Sentii tutti gli sguardi su di me e il biondo, ma diedi poca importanza a ciò che mi accadeva in torno, dopotutto erano di famiglia.
Quando il biondo più piccolo mi scese dal grembo, notai che Hyunjin non la smetteva di fissare quello scompiglio di lentiggini.
Sorrisi compiaciuto capendo ciò che stava succedendo.

Rimanemmo altri minuti a parlare tutti e quattro insieme e sentii sempre di più la mancanza del luogo che ho amato per molto tempo.

[•••]

Tra poco ci sarà la nostra amatissima Hyunlix shshsh<3

Rileggendo mi sono accorta di aver cambiato leggermente stile di scrittura, forse è solo una mia impressione boh non lo so-

Spero vi sia piaciuto lo stesso mamma mj...

Poi oggi mi sono superata come lunghezza-
Addio

-Fantaminhosss

𝐎𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐋𝐞𝐞 𝐌𝐢𝐧𝐡𝐨 - ꪑﺃꪀᦓꪊꪀᧁ❦︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora