Vᴇɴᴛɪᴄɪɴǫᴜᴇ~𓃰

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[Yuna POV]

Da qualche minuto guardavo fuori alla finestra la pioggia battere con forza sui vetri.
Era da tanto che non pioveva così
Pensai tra me e me

Minho in quei giorni era tornato come quando non c'era ancora Jisung:
Freddo e distaccato persino da me e Yeji, e la cosa sinceramente mi sembrava strana.

-Hey Min cosa vorresti per cena?- chiesi come al solito a Minho.
-Mh- disse e se ne andò.

Sarebbe stato normale fin a qualche mese prima, ma dopo l'arrivo del più piccolo, non avrei mai pensato avesse potuto rispondermi così ancora.

Fatto ancora più curioso era proprio il comportamento di Jisung, che come vedeva Minho, sgattaiolava in qualche altra stanza.
Anche in lui notai un comportamento un po' più distaccato, quasi a voler stare sempre fuori casa con gli amici che si era fatto a scuola.

-Jisungie, vieni con me a fare la spesa?- gli chiesi avvicinandomi a lui.
-E-emh... scusami Yuna, devo uscire con Hyunjin e Jeongin... scusami- e saettò fuori dalla cucina.

Lui adorava fare la spesa con me, ma soprattutto, adorava chiamarmi mamma.

Non capivo, mi sentii un po' in colpa, forse avevo fatto qualcosa di sbagliato che gli aveva resi più diffidenti, ma quando mi tornò in mente qualcosa capii ciò che stava succedendo.

-Min, Jis venite a mangiare!- dissi urlando dal piano di sotto.
Jisung scese dalle scale e si sedette al tavolo, e dopo poco arrivò Minho che prese la sua sedia e la posizionò accanto alla mia, lasciando il più piccolo da solo al lato destro del tavolo.

Avranno litigato sicuramente.
Ma com'era possibile non avessero fatto pace? Erano passate settimane dall'ultima volta che gli avevo visti parlare, forse il primo giorno di scuola.

Mentre chiudevo le tende, e mi rassegnavo alla vita, un colpo di fulmine mi attraversò la mente.

-Ha un disturbo, ma con la crescita verrà via- la voce di quell'anziana donna rimbombò nella stanza.
-Tra qualche anno, anche meno, saprà controllare tutto: i suoi problemi, e così verrà via anche il disturbo.- disse chiudendo il tappo blu sulla penna.
-Ma tenete conto una cosa, qualcosa, qualcuno o qualche evento, incidente, potrebbe riportargli il disturbo e renderlo più grave, e come già sai potrebbe causare attacchi di rabbia, crisi di pianto...- continuò a parlare con quella sua voce ferma e ghiacciante che mi faceva venire i brividi dietro la schiena, attraversavano tutta la spina dorsale e mi arrivavano fin dentro la testa.
L'unica cosa che non volevo era dover affrontare un problema del genere, soprattutto quando sapevo che sarebbe stato difficile, conoscevo troppo bene quella situazione.

-Non può essere tornato...- mi dissi incredula stringendo a pugni la tenda scura.
Mi tremarono le mani che in seguito mi portai sul viso.
Iniziarono a pizzicarmi gli occhi che si arrossarono in seguito.
Le lacrime acide che non volevo tornassero più, tornarono, facendomi ricordare cose che avevo cancellato dalla mia mente.

Soffocai urli striduli stringendo i denti, e iniziai a respirare a fatica.
Mi poggiai una mano sul petto poco più sopra il seno: sentivo il cuore battere troppo forte, lo sentivo in gola e mi sembrava volesse fuoriuscirmi dal corpo, riaprendo quella cucitura, chiusa con un nodo troppo debole, che in quel momento si era squarciato.
Sentivo il petto gonfiarsi e sgonfiarsi ad una velocità che non mi dava nemmeno il tempo di capire ciò che stava succedendo.

A passi mozzati mi avvicinai al divano e mi ci sedetti sopra.
Sentivo di star per svenire fin quando un tintinnio troppo familiare mi riportò coi piedi per terra.

-Baby sono a casa-

Sentii la voce più bella del mondo.

Mi strinsi la maglia sul petto, cercando di non farmi vedere da lei in quelle condizioni, perché odiavo darle quel peso.

Cercai il suo sguardo cercando di non chiudere gli occhi che si facevano sempre più pesanti, e poi vidi quella meravigliosa luce che brillava negli occhi della ragazza che preferivo sulla faccia della terra.

-Amore tutto ok?- chiese avvicinandosi a me con una corsetta veloce.
Il suo sguardo vagava sul mio e cercava un segnale che io stessi bene.
Mi poggiò una mano dietro la schiena e con una manovra mi stese sul divano con la testa leggermente alzata sul bracciolo coperto dal morbido cuscino bianco.

Poggiò le mani calde sulle mie guance e iniziò ad accarezzarle con il pollice.
-È tutto ok baby, ci sono io qui.- disse baciandomi la fronte.
-Ti amo baby, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata.- il suo sorriso ogni volta mi ricuciva la ferita squarciata, e ogni volta il filo diventava più doppio, chiudeva le cicatrici che da sola non sarei mai riuscita a eliminare, e incollava i pezzi del mio cuore per renderlo più forte.

-Lo supereremo insieme baby-
-Io e te, per sempre.-

[•••]

Minchia mi viene voglia di scrivere uno spin off su ste due belle ragazze,
già avevo pensato ad uno per i
Jeonchan.


Dovrei smetterla di pubblicare a quest'ora della notte...

Chi sa perché mi vengono così bene queste scene di crisi, mi sento troppo potente ;)

~Fantasminho

𝐎𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐋𝐞𝐞 𝐌𝐢𝐧𝐡𝐨 - ꪑﺃꪀᦓꪊꪀᧁ❦︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora