Dɪᴄɪᴏᴛᴛᴏ~𖠌

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[Jisung POV]

Stavo guardando il soffitto della mia camera da ormai 10 minuti buoni.

Sono stato troppo cattivo con Minho?
L'ho ferito?
Sarà triste ora?

Ma no, se lo meritava.

O no?

Non riuscivo a trovare una risposta alle mie domande, molto probabilmente, anzi, sicuramente, Minho è triste ora.

Me ne sto prendendo...

Devo fare qualcosa per rimettere apposto la situazione.

Mi alzai dal letto velocemente e mi infilai le ciabatte a coniglietto ai piedi.
Aprii la porta e camminai per mezzo metro, ritrovandomi la porta bianca di mio fratello davanti.
Bussai due volte e sentii una voce dall'interno.
-Entra mamma!-

Oh caz

Come avrebbe reagito vedendo che non ero Yuna...?
Non ci pensai e aprii la porta titubante.

-Oh...-
-Dobbiamo parlare Min.-

Scese dal letto di sopra con un salto e mi invitò a sedersi sullo sgabello vicino allo specchio, lui invece prese una sedia, che in principio doveva essere della scrivania.

-Allora...- cercai di cominciare un discorso convincente, ma mi maledissi mentalmente per non essermelo preparato prima.

-Scusami Jisungie, è che io sono... sono così, non posso farci niente, sono protettivo nei confronti di tutti, e lasciarti da solo con una persona che nemmeno conosco, mi... mi faceva sentire poco sicuro, se ti fosse successo qualcosa?- disse tremando.
-Non sopporterei mai l'idea di perdere anche te, io ho-ho paura...- disse cercando di trattenere una lacrima che stava minacciando di uscire.

-Anche...?- Minho aveva perso qualcuno?

Quando si accorse di ciò che mi aveva riferito involontariamente, si coprì la bocca con la mano, iniziando così un pianto che mi fece venire i brividi.
Mi avvicinai a lui e gli poggiai una mano sulla spalla, lo avvicinai a me e lo abbracciai facendogli poggiare la testa sulla mia spalla.
Con la mano gli accarezzai i capelli setosi, e con l'altro braccio gli circondai la schiena.
-Tranquillo Minho è tutto apposto, ci sono io.-

Lo sentii sospirare. -Non è tutto apposto.-

Una marea di brividi mi percorsero la colonna vertebrale facendomi tremare.
Lo strinsi più forte, sperando di trasmettergli qualche fonte di sicurezza, e positività, ma non sembrava funzionare.

Minho stai calmo ti prego.

Continuavo a ripetermelo, sperando che Minho potesse in qualche modo sentirmi.

Ti prego

Minho mi strinse la vita tirando su col naso.
Non parlava nessuno, c'eravamo solo noi lì a godere di quel momento unico.

Dopo un lungo silenzio Minho si staccò da me, facendomi respirare finalmente.

-Jisung, devo raccontarti una cosa...- disse guardandosi i piedi.
-Sono tutto orecchie.-

-Avevo un fratello.-

Cosa?
O cazzo.

[•••]


AGGIORNERÒ PRESTO GIURO.

L'immagine sopra che non c'entra niente>>>>

~FantasMinho

𝐎𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐞𝐝 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐋𝐞𝐞 𝐌𝐢𝐧𝐡𝐨 - ꪑﺃꪀᦓꪊꪀᧁ❦︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora