Gunter sospirò camminando verso il piccolo bar che avevano allestito all'interno del palazzetto da un paio di anni per prendersi un bel the caldo. Ne aveva davvero bisogno in quel momento sia per mettere in corpo un po' di caffeina ma anche per avere qualcosa di caldo da usare per riscaldarsi visto che stava avvertendo un bel po' di freddo. Le temperature erano cambiate drasticamente quella notte e Gunter stava maledicendo chi di dovere visto che il ginocchio aveva iniziato a dargli fastidio.
-un the caldo grazie- disse alla ragazza dietro al bancone una volta arrivato al bar.
-come lo vuoi?- gli chiese lei.
-nero- rispose Gunter appoggiandosi completamente al bancone per cercare in qualche modo di non pesare troppo sul suo povero ginocchio prima della gara: non ci voleva proprio quel dolore.
-ecco a te- gli disse la ragazza posandogli davanti il suo the caldo e Gunter sorrise a sua volta iniziando a gustarsi quella bevanda calda con gusto anche se si scottò leggermente la lingua avendo preso il primo sorso fin troppo velocemente.
-buonasera- a sentire quella voce Gunter si girò di scatto osservando attentamente Iniko che sembrava non averlo visto e che si stava palesemente rivolgendo alla ragazza -potrei avere un the caldo?- chiese il biondo e Gunter nascose un sorrise facendo finta di bere un altro sorso del suo di the: avevano chiesto entrambi un the.
-gusto?- domandò la barista e a Gunter parve di vederla alzare gli occhi al cielo, probabilmente infatti non erano stati solo loro due a non dirle subito il gusto del the.
-nero- e a Gunter venne nuovamente da sorridere al pensiero che avevano scelto entrambi la stessa identica cosa e il suo sorriso si allargò ancora di più quando capì di avere una possibilità per poter parlare con l'altro.
-abbiamo gli stessi gusti a quanto pare- disse Gunter facendo si di attirare lo sguardo del biondo su di se che parve sorpreso: molto probabilmente non si era accorto di lui.
-uh- disse solamente mentre arrivava anche il suo te, Iniko era troppo in imbarazzo per poter anche solo pensare di continuare la conversazione con Gunter Strauss. Era uno dei migliori pattinatori in circolazione e lui non si sentiva minimamente alla sua altezza. Certo il rosso dopo l'incidente al ginocchio non era più riuscito a vincere tutte le gare come prima ma restava comunque bravissimo mentre lui non era mai riuscito nemmeno a raggiungere il programma lungo in tutti quegli anni, non si sentiva minimamente al livello dell'altro.
-in quale turno ti hanno messo? Non ho controllato quando sono usciti- chiese Gunter che in realtà sapeva che entrambi erano nello stesso turno perché li aveva controllati eccome i turni ma voleva fare conversazione con l'altro e in quel momento il biondo non poteva scappare.
-il primo- disse Iniko a bassissima voce chiedendosi come mai Gunter gli stava rivolgendo la parola: possibile che credesse fosse nuovo?
-è la seconda volta che finiamo nello stesso turno- sorrise Gunter ricordandosi di quel particolare -e l'altra volta io mi sono fatto male al ginocchio-
-cos...ti ricordi di me?- chiese sorpreso Iniko che era più che sicuro che l'altro non l'avesse riconosciuto.
-perché non dovrei?- domandò invece Gunter -anche se non nello stesso turno sono sei anni che partecipiamo alle stesse gare-
-ma io non passo mai il primo turno-
-quella non è colpa tua Iniko- e il biondo sgranò ancora di più gli occhi accorgendosi che l'altro conosceva il suo nome.
-a no?-
-è il tuo allenatore che non ti aiuta con le coreografie che ti prepara- continuò Gunter -hai tanto potenziale-
-e questo come lo sai Gunter?- si decise a chiedere Iniko che non sapeva se credere o no al rosso che aveva accanto.
-perché ho visto tutte le tue gare, sei molto alto e dovresti sfruttare ciò nella tua coreografia invece sembra che tu faccia di tutto per non farlo vedere mentre pattini- Iniko sgranò gli occhi capendo che l'altro non mentiva quando diceva di averlo osservato durante le gare. Anche lui voleva sfruttare di più la sua altezza ma il suo allenatore continuava a dire che non avrebbe accettato una sua opinione fino a quando non avesse vinto almeno una gara.
-il mio allenatore non è d'accordo con te- si decise a dire Iniko sentendosi leggermente strano a parlare in quel modo con Gunter. Di solito non gli piaceva parlare con gli altri suoi avversari perché quando ci aveva provato non avevano mai fatto altro che sminuirlo o comunque competere continuamente tra di loro.
-e mandalo a fanculo- sbottò Gunter -cazzo ti sta letteralmente bloccando- continuò il rosso scuotendo la testa.
-vorrei ma...è l'unico che mi vuole sai non vincendo niente non è che molti siano interessati a me, per non parlare del fatto che arrivo sempre ultimo-
-allora pattina come dovresti oggi, vorrei competere contro di te al tuo pieno potenziale- disse con un sorriso Gunter finendo il suo the e lasciando i soldi della bevanda sul bancone prima di ritornare verso la pista salutando con la mano Iniko.
-stai sorridendo come un ebete- gli disse Minkah quando lo vide arrivare -che è successo?-
-ho parlato con Iniko- sussurrò il rosso iniziando a lanciare una moneta in aria. Quel gesto era in realtà il suo portafortuna e non riusciva davvero a smettere di farlo anche perché le poche volte che non lo aveva fatto erano finite malissimo le sue gare.
-eccolo che adesso pensa alla sua cotta- borbottò Emma che si era cambiata, visto che aveva avuto la gara quella mattina, incrociando le braccia al petto.
-oh andiamo non eravate voi quelli che mi stavano stressando l'altro giorno?- Gunter stinse la moneta in una mano mentre prendeva un profondo respiro e cercò con lo sguardo Iniko, Iniko che era ritornato anche lui dal bar e che stava parlottando con il suo allenatore anche se per un momento alzò lo sguardo e incrociò i suoi occhi neri con quelli verdi di Gunter.
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Stelle sul ghiaccio
RomanceGunter ha solo venti anni quando i suoi genitori, prima di una gara, lo informano che non lo vogliono in casa perchè gay. Gunter metterà una pietra sopra il suo passato fino a quando non rincontrerà la sua sorellina che ha iniziato a pattinare per...