Capitolo 3

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Iniko guardò preoccupato in direzione di Bert con il cuore che batteva a mille mentre usciva dalla pista. Non sapeva perché ma dopo che Gunter gli aveva detto di voler gareggiare contro di lui al suo pieno potenziale e dopo quello sguardo che si erano lanciati poco prima dell'ingresso in pista non era riuscito a trattenersi dal pattinare a modo suo.

-che cazzo ti sei messo in testa Parkerej?- gli ringhiò contro Bert mentre raggiungevano insieme la postazione nella quale avrebbero scoperto il suo punteggio -ti ho detto mille volte che non devi pattinare in quel modo visto che con gli arti lunghi che ti ritrovi la tua figura non è per niente aggraziata-

-ma in quel modo non...non vinco mai- sussurrò Iniko anche se stava tremando credendo di aver appena fatto una cazzata.

-perché non ti impegni e non fai del tuo meglio- gli ringhiò ancora contro l'uomo e stava per dirgli altro, probabilmente altri insulti ma si bloccò di colpo visto che era appena uscito il punteggio della prima prova e non solo era il record personale di Iniko ma era anche secondo sotto Gunter ed essendo stato l'ultimo pattinatore significava che per la prima volta avrebbe anche partecipato al programma libero per quella gara.

-non ci credo- sussurrò al settimo cielo Iniko mentre il suo allenatore continuava a rimanere nel più completo silenzio. Iniko non aspettò qualche suo complimento ma si alzò di colpo e andò verso gli spogliatoi nei quali aveva visto andare Gunter, doveva ringraziarlo per bene perché era solo grazie alle sue parole che era riuscito a far quel punteggio. Quando entrò nello spogliatoio ci mise pochissimo ad individuarlo mentre dava le spalle alla porta e stava sistemando il suo borsone.

-grazie- disse facendo girare verso di se il rosso, c'erano solo loro due al momento nello spogliatoio visto che gli altri si erano già cambiati dopo la loro gara.

-non devi ringraziare me. Sei bravo tu e quel secondo posto te lo meriti tutto- gli rispose il rosso con un sorriso sulle labbra. Quando aveva capito che l'altro stava realmente pattinando a modo suo e non seguendo la coreografia del suo allenatore si era sentito orgoglioso di lui e ancora di più quando lo aveva visto alle sue spalle nel tabellone con il punteggio.

-ma mi hai incoraggiato. Di solito gli altri fanno di tutto per mettermi pressione e farmi fare peggio del solito tu invece hai cercato di aiutarmi e quindi devo ringraziarti. Anche se Bert era arrabbiato con me-

-non dovrebbe esserlo visto la tua posizione nel corto. Domani abbiamo il lungo- Gunter si sedette su una delle panche passandosi anche distrattamente una mano sul ginocchio destro cosa che non passò inosservata la biondo.

-il tuo ginocchio sta bene?- gli chiese preoccupato.

-si, è cambiato il tempo quindi fa un po' male ma niente di grave- sviò il discorso Gunter stendendo anche la gamba per poi iniziare a togliersi i pattini con calma cosa che iniziò a fare anche Iniko visto che si trovava anche lui nello spogliatoio.

-voglio ringraziarti a dovere- disse dopo un po' Iniko.

-gareggia così anche domani e nelle gare a venire- rispose velocemente Gunter.

-ma...-

-e va bene se arrivi sul podio domani mi paghi una cena- decise di dire il rosso che sperava che l'altro riuscisse ad arrivare sul podio visto che quella cena poteva anche essere un pretesto per provarci con il bel biondo che aveva difronte.

-cercherò di fare del mio meglio allora- e Iniko era sincero visto che voleva davvero ripagare per bene quel grande campione cha aveva difronte.

-Parkerej devo parlarti- i due ragazzi si girarono in direzione della porta dalla quale era entrato quello che a tutti gli effetti era il coach del biondo.

-ci vediamo domani- disse Gunter prendendo la sua roba, tanto aveva finito di prepararsi da un po' ed era rimasto li solo per parlare un altro po' con Iniko, e uscì dallo spogliatoio lasciando i due da soli.

-cosa c'è?- domandò preoccupato Iniko che dallo sguardo che aveva l'altro capì immediatamente che non erano complimenti per il suo piazzamento provvisorio.

-domani per cortesia cerca di seguire la coreografia che abbiamo scelto senza cambiare i tuoi movimenti all'improvviso- disse convinto Bert mentre Iniko si mordeva il labbro inferiore per niente convinto di voler rispettare quella scelta da parte del suo allenatore.

-ma oggi sono arrivato secondo e solo perché ho fatto i movimenti come ti dicevo da anni- si azzardò a dire il biondo alzandosi dalla panca -sono alto e fare i salti o tutti gli elementi tecnici cercando di non allungarmi troppo e non ampliare i movimenti mi rende solo rozzo-

-oggi sei riuscito a farli bene ma senza allenamento non ti permetterò di cambiare il tuo programma e poi i tuoi movimenti non devono essere ampli e se non sei d'accordo con me puoi cambiare sport- ringhiò Bert mentre Iniko si stava infuriando: perché il suo allenatore sembrava non volerlo capire?

-voglio comunque provarci a cambiare il programma così come ho fatto oggi. Non mi importa di cadere o di sbagliare ma voglio davvero dare il mio meglio e il mio meglio è fare le cose come oggi- continuò convinto il biondo incrociando le braccia al petto anche perché lui voleva mantenere quella piccola promessa che si era fatto con Gunter: voleva arrivare sul podio e portare a cena fuori il rosso per ringraziarlo e per farlo non doveva di certo gareggiare con il programma vecchio.

-se lo farai sappi che ti troverai senza un allenatore- Bert lo guardò con occhi di fuoco e Iniko per un momento tremò: non voleva trovarsi senza allenatore nel mezzo della stagione. Poi però chiuse per un momento gli occhi cercando di calmarsi -se domani cambi la coreografia non mi importa del risultato ti lascio senza allenatore- concluse l'uomo uscendo velocemente da quello spogliatoio così come era entrato lasciando Iniko alle prese con i suoi pensieri.


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