Capitolo 21

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-come ti sembra?- domandò Neon sorridendo in direzione di Gunter che aveva osservato attentamente tutta l'esibizione di Emma e Neon. Era ormai venerdì pomeriggio e il giorno dopo avrebbero avuto la gara sia del singolo che di coppia e non volevano sbagliare niente.

-ottimo. Emma stai bene?- domandò poi vedendo come la mora sembrasse stanca.

-ho il ciclo- sbottò lei -sto uno straccio e allenarmi per entrambe le gare non aiuta. Vado in bagno- concluse poi lasciando i tre da soli.

-mi fa paura quando dice di avere il ciclo- sussurrò Neon rabbrividendo -quella mi ammazza-

-non ha mai ucciso nessuno- lo rassicurò Min -ma continuo a pensare che dovrebbe scegliere solo una delle due gare-

-glielo dico anch'io da tanto ma non ascolta- borbottò Gunter che quando Emma aveva detto di voler provare a fare le gare anche di coppia, visto che Neon aveva espresso la volontà di fare entrambe, non era stato tanto d'accordo. Emma si era impegnata e lei e Neon avevano portato tanti risultati in quegli anni ma la mora era anche leggermente calata nel singolo visto che si allenava il doppio e molto spesso era anche più stanca del dovuto.

-la soluzione sarebbe trovare una ragazza che voglia fare solo il programma di coppia con me ma nessuna vuole farlo: sono tutte fissate sul fatto che vogliono vincere nel singolo- borbottò Neon che invece aveva sempre mostrato moltissima resistenza e per lui era semplicissimo fare entrambe le gare senza andare male in una o nell'altra. Certo a volta sbagliava ma la cosa non era dettata dal fatto che si stava allenando troppo ma per pura e semplice distrazione.

-già- concordò con lui Min mentre Gunter controllava il telefono sperando di non trovare messaggi dalla sorella. Quella mattina infatti Samantha si era lamentata del fatto che si era allenata non stop e per colpa di quegli orari che aveva ricevuto non si sentiva bene aggiungendo che forse non sarebbe arrivata ad allenarsi quella sera quindi il rosso stava controllando appunto che non ci fossero messaggi da parte di Samantha. Voleva fare un bel discorsetto alla sorella sull'impegno che ci doveva mettere negli allenamenti se voleva davvero gareggiare a livello nazionale e internazionale.

-vi devo chiedere un favore- sussurrò allora Gunter ricordandosi anche che il giorno prima si era dimenticato di parlare di quella questione ai tre.

-di cosa si tratta?- domandò preoccupato Neon mentre Emma li raggiungeva con una mano sulla pancia la faccia corrucciata segno che stava peggio di quanto voleva far credere.

-mia sorella è qui a Philadelphia e io...io vi chiedo in sua presenza di non menzionare il fatto che io e Iniko siamo sposati o anche semplicemente il fatto che sono gay-

-la piccola Sam è qui?- domandò sorpreso Min che era l'unico dei tre che aveva conosciuto Samantha e Gunter annuì alla sua domanda.

-quindi non vuoi che parliamo a tua sorella del fatto che sei gay perché non te la senti o perché è omofoba come i tuoi genitori?- domandò Emma che si era seduta sugli spalti ad osservare i tre uomini che aveva difronte con una voglia matta di distruggere tutto ma che stava cercando di trattenere.

-non lo so con certezza ma ha vissuto per tutta la vita con i miei quindi potrebbe anche esserlo. Preferisco non accennarle la cosa che farlo e trovarmela che mi insulta- rispose sinceramente Gunter -tanto resterà poco quindi si tratta davvero di un piccolo sforzo da parte vostra-

-non ti preoccupare saremo muti come dei pesci- disse Neon.

-visto che Emma si deve riposare va a provare il tuo programma Neon- gli disse Min e il ventenne annuì facendo partire la musica.

-mi hai sempre tanto parlato di lei ma non l'ho mai conosciuta, sono curiosa- sussurrò Emma immaginandosi una bambina con gli stessi tratti di Gunter.

-è un confetto rosso- ridacchiò Min -durante le gare non faceva altro che andare da Gunter e cercare di intrufolarsi con lui al Kiss and Cry- ridacchiò ancora l'uomo ricordandosi quante volte aveva visto i genitori del ragazzo cercare di fermare la bambina.

-voleva i peluche che avevo raccolto- ridacchiò a sua volta Gunter -comunque Min non immaginartela come la bambina che conosci ti ricordo che sono passati dodici anni dall'ultima volta che l'hai vista-

-comunque che ci fa tua sorella qui a Philadelphia? Non pensavo che i tuoi la lasciassero venire qui sapendo che c'eri anche tu-

-è quello che pensavo anch'io ma l'hanno comunque fatta partire, da sola, quindi credo si siano completamente dimenticati di me e da una parte è meglio. È qui perché vuole dimostrare al mondo che è brava a pattinare- aggiunse poi il rosso alzando gli occhi al cielo -Emma come sono messe le altre ragazze del singolo?-

-no aspetta mi stai dicendo che tua sorella pattina e me la troverò domani in gara?- domandò sconvolta Emma -ma tua sorella non era piccolina che ci fa nei senior?-

-mia sorella ha ventidue anni adesso, tre in meno di te, e si gareggia domani-

-comunque Dena è in forma come al solito e per quanto ho visto di sfuggita del suo allenamento ha inserito elementi di una difficoltà maggiore quindi se li esegue bene l'oro è di sicuro suo. Rachel e Sophia dovrebbero giocarsela con me per il secondo posto se rimangono stabili come la scorsa gara. L'unica incognita in realtà è Tamara che ha deciso di farsi seguire da Madame Juliette quindi potrebbe uscire qualcosa di strano e complesso-

-quindi zona podio esclusa...ottimo- borbottò Gunter.

-anche se adesso che so che gareggia anche tua sorella lei è l'altra incognita. Non sappiamo niente di lei e non possiamo fare paragoni con tutte le altre-

-guarda l'importante è che non arrivi sul podio. Mi ha promesso che se non arriva almeno terza torna a casa e con la preparazione che ha e con le ragazze che mi hai detto che sono in forma non dovrebbero esserci problemi-

-vuoi davvero che tua sorella non vinca?- chiese sorpreso Min che stava ascoltando la loro conversazione ma allo stesso tempo stava osservando Neon.

-si, a casa starà meglio-


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