Capitolo 8

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-Gunter ha la faccia da: "sto per uccidere qualcuno". Quindi cos'è successo?- domandò Emma avvicinandosi a Gunter e Minkah che erano al piccolo bar del palazzetto a prendersi qualcosa di caldo prima della gara di Gunter con il rosso che era rigorosamente seduto per non sforzare troppo il ginocchio.

-succede che il coglione non è in gara- sbottò Gunter -perché non si è iscritto? Ci siamo scritti per tutta la settimana e mi ha detto che si stava allenando quindi perché non partecipare alla gara?- Gunter era furioso con Iniko tanto che da quando aveva notato l'assenza del nome del biondo tra i partecipanti non aveva fatto altro che provare a chiamarlo, senza successo, e a mandargli messaggi arrabbiati dove chiedeva che fine avesse fatto.

-stai parlando del tuo ragazzo?- chiese per sicurezza Emma lanciando poi un sorrisetto in direzione di Minkah che ridacchiò a quell'affermazione.

-Iniko non è il mio ragazzo- sbuffò Gunter.

-ah no? Dopo la vostra cena insieme non avete fatto altro che scrivervi sempre quindi eravamo arrivati alla conclusione io e Min che vi eravate messi insieme- continuò Emma con ancora un sorriso sulle labbra mentre Gunter sbuffava per quelle parole.

-ci sentiamo molto questo è vero ma io non ci ho ancora provato esplicitamente con lui perché voglio prima capire se posso avere una qualche possibilità e volevo parlargli oggi di persona per sondare il terreno ma lo stronzo non si è presentato-

-non hai provato a chiamarlo?- domandò ancora Emma sedendosi a sua volta insieme a loro guardando Gunter attentamente.

-si ma non mi risponde e i miei messaggi li ha letti ma non ha risposto- spiegò il rosso distogliendo momentaneamente lo sguardo dalla mora che aveva difronte -sono davvero arrabbiato con lui e mi dovrà una spiegazione plausibile per il suo comportamento se non vuole trovarsi con un pugno in faccia-

-non vorrai mica rovinargli il suo bel faccino- Emma scosse la testa divertita in parte da quanto Gunter fosse arrabbiato con il biondo per la sua assenza.

-non me ne frega niente! Lui doveva essere qui a gareggiare contro di me. È l'unico contro il quale voglio realmente competere e il fatto che non si sia presentato mi fa stare male- sussurrò muovendo leggermente la gamba destra cercando di capire quanto male fosse messo il suo ginocchio perché sembrava che anche al minimo movimento fitte allucinanti gli attraversassero l'intero corpo.

-calmati- sussurrò allora Minkah guardandolo attentamente -non agitarti, probabilmente non è riuscito a fare l'iscrizione in tempo-

-me lo avrebbe detto in quel caso e non starebbe cercando di ignorarmi perché è proprio quello che sta facendo: mi sta ignorando- Gunter scosse la testa -io...questa è la mia ultima gara ragazzi- disse poi con sguardo vitreo guardando prima il suo allenatore e poi Emma che lo guardarono entrambi confusi dalle sue parole.

-spiegati- disse Minkah con sguardo truce.

-questa mattina sono andato nuovamente a far controllare il ginocchio visto che mi faceva male e il medico mi ha detto che la situazione sta peggiorando visto che lo metto troppo sotto sforzo: non posso più pattinare, non agonisticamente- rivelò il rosso. In realtà avrebbe preferito rivelare il tutto a fine gare ma in quel momento doveva comunque spiegare perché era così tanto arrabbiato con Iniko per non essersi presentato. -mi aveva detto anche di non partecipare a questa gara ma io...io volevo gareggiare un'ultima volta contro Iniko- concluse con sguardo triste.

-vuoi ritirati?- gli sussurrò Minkah che in realtà voleva dirne tante di parole a Gunter ma allo stesso tempo sapeva che in quel momento il ragazzo era triste e gridargli contro perché non lo aveva informato dei dolori sarebbe stato completamente inutile.

-no, è l'ultima gara che posso fare quindi la farò- disse convinto Gunter -non aspettarti un buon risultato però- aggiunse in direzione del suo allenatore che annuì. Ci sarebbe stato il tempo di parlare di tutta quella questione con calme dopo.

-lo hai detto ad Iniko che era la tua ultima gara?- chiese Emma che si sentiva male per l'altro ragazzo. Mettere fine alla propria carriera da pattinatore a venticinque anni non era tanto bello e Emma una cosa del genere non l'augurava nemmeno al suo peggior nemico.

-no...io volevo dirglielo a fine gara, magari con entrambi sul podio ma ho sperato troppo- concluse Gunter prendendo un profondo sospiro -ma non finisce qua io...nei prossimi giorni lo vado a cercare e lo insulto per bene- concluse il rosso stringendosi le braccia al petto cercando di trattenere le lacrime che volevano uscire con prepotenza dai suoi occhi: quella sarebbe stata la sua ultima gara e quello era successo solo e soltanto per colpa della brutta caduta di cinque anni prima. Quanto voleva tornare indietro e decidere di non gareggiare nervoso per via delle parole dei suoi genitori. Se si fosse fermato, o anche solo se avesse parlato prima con Minkah, prima di entrare in pista forse il suo ginocchio non sarebbe andato fuori gioco così presto.

Ma non si poteva tornare indietro e con i se non avrebbe di certo pattinato meglio in quel momento. Quel giorno ci sarebbe stata la sua ultima gara e anche se per sua sfortuna non stava gareggiando contro Iniko doveva fare del suo meglio e dare tutto se stesso per vincere almeno una medaglia: la sua ultima medaglia.

-è quasi ora- lo riscosse dai suoi pensieri Minkah osservando l'orologio che aveva al polso destro -sei sicuro di farcela?-

-si, devo- rispose Gunter alzandosi dalla sedia con calma cercando di non pesare troppo sulla gamba destra con Emma che lo raggiunse subito per fargli da stampella umana mentre Gunter la osservava sorpreso.

-ti fa male- sussurrò lei per non farsi sentire da Min cheli stava precedendo -e voglio che tu non ti sforzi troppo prima dell'inizio della gara quindi appoggiati a me-

-sono pesante Emma-

-io ho finito per questa settimana visto che non sono passata per il lungo quindi puoi tranquillamente appoggiarti a me- continuò la ragazza senza permettere al rosso di obbiettare ancora per quell'aiuto.


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