-ti nascondi troppo spesso lo sai vero?- domandò Emma raggiungendo Samantha che si era andata a mettere all'angolo delle panche dello spogliatoio femminile e aveva portato le ginocchia al petto con la testa piegata su di esse.
-lasciami deprimere Krendell- borbottò Samantha che aveva preso a chiamare l'altra per cognome da quando Emma aveva iniziato a sfotterla chiamandola sempre mini Strauss.
Erano passati ormai due mesi da quando Samantha era arrivata a Philadelphia e le cose non erano cambiate molto. L'unica cosa buona in tutto quel periodo era stato il fatto che con Gunter come allenatore Sam sentiva di essere migliorata moltissimo, e anche in parte il fatto di aver guadagnato due nuovi quasi amici in Emma e Neon. Visto che i due ragazzi si allenavano sempre nella fascia oraria prima di lei Sam aveva preso ad arrivare leggermente prima per poter parlare con loro del più e del meno e anche durante le gare lei passava quasi tutto il suo tempo insieme a Emma e anche Min e Gunter. Quando c'erano le gare del doppio, quelle volte durante le quali Emma riusciva a prepararsi, le andava a vedere per tifare per loro e sempre con Emma andava anche a vedere le gare di Neon. Era stata durante la prima gara del ragazzo che Sam aveva riconosciuto anche Iniko e aveva chiaramente visto nel suo modo di pattinare gli insegnamenti di Gunter e ne era rimasta estasiata.
-andiamo solo perché sei arrivata quinta non puoi deprimerti- le disse Emma mettendo le mani sui fianchi e posizionandosi perfettamente difronte all'altra -tuo fratello è preoccupato-
-Gunter dovrebbe uccidermi- borbottò Sam -sono due mesi che sono qui e durante le gare sono sempre arrivata o quarta o quinta! Faccio schifo-
-hai solo bisogno di un po' più di tempo! Io quando ho iniziato arrivavo sempre ultima- le fece notare Emma -non che anche adesso non sbagli, ti ricordo che sono arrivata quarta, ma questo non significa che non posso migliorare. Gunter sa che hai ancora bisogno di un po' di tempo per questo non ti grida contro- Emma porse la mano sinistra alla rossa che la prese e si alzò dal suo nascondiglio. -questa sera ti voglio a festeggiare con me e Neon-
-ma cosa...-
-ci sta prendersi una pausa ogni tanto. Vieni con me e quel coglione in discoteca a divertirti un po' e a non pensare al pattinaggio e ai tuoi brutti risultati solo per una sera va bene?- le chiese con un sorriso Emma e Sam sbuffò. Da una parte voleva accettare ma dall'altra aveva leggermente timore di tornare a casa da sola tardi. Ormai si faceva sempre accompagnare a casa da Gunter per paura che uno dei ragazzi che circolavano dalle parti del palazzo nel quale abitava potesse in qualche modo provare a farle qualcosa. Più volte Gunter le aveva detto di trovarsi un nuovo posto dove vivere ma Sam non ne aveva ne il tempo e nemmeno i soldi da anticipare per poter trovare un monolocale in un posto più tranquillo.
-ecco...-
-ti accompagniamo io e Neon a casa se ti preoccupa fare la strada da sola- le propose Emma capendo in parte il suo turbamento e dopo quelle parole Sam annuì accettando quindi di andare a festeggiare con i due anche se probabilmente non ci sarebbe stato niente da festeggiare. -andiamo prima che tuo fratello dia di matto- le due ragazze uscirono dallo spogliatoio nel momento esatto in cui Gunter stava per bussare e vedendo la sorella al fianco di Emma si tranquillizzò leggermente.
-mi farai prendere un colpo un giorno di questi scomparendo in questo modo Sam- sbuffò il maggiore.
-scusa ma io...mi sento inutile-
-solo perché non sei ancora arrivata sul podio? Sam stai gareggiando con gente che non è minimamente paragonabile alle persone contro cui gareggiavi prima ed è normale che tu abbia bisogno di più tempo. Anch'io ho avuto un po' di problemi all'inizio e quando li avevo superati ci si è messo il ginocchio- Gunter scosse la testa -non deprimerti perché non vinci, prima o poi arriverà anche il tuo turno- e Gunter strinse a se la sorella lasciandole anche un bacio leggero sui capelli per tranquillizzarla.
-Gunter questa sera io e Neon ci prendiamo tua sorella così la facciamo distrarre un po'-
-dove volete andare?- Gunter assottigliò gli occhi poco convinto delle parole di Emma che rise.
-da nessuna parte pericolosa e ti prometto che la riaccompagneremo noi a casa. Ha bisogno di non pensare al pattinaggio per una sera e anch'io oggi visto la brutta caduta nel libero-
-continuo a non essere tranquillo ma va bene- sussurrò Gunter -se avete bisogno di qualcosa sapete che potete chiamarmi a qualunque ora-
-sicuro di sentire il telefono?- domandò con un sorrisetto stampato in faccia Emma che era certa che se quella sera Iniko avesse vinto un altro oro quei due si sarebbero dati da fare considerando anche che la piccola Nahida, da quanto le aveva detto Iniko, quella sera sarebbe rimasta a dormire dai nonni.
-Emma- ringhiò Gunter capendo perfettamente a cosa stesse pensando l'altra -il telefono lo sento- concluse il discorso mentre Sam guardava i due tornando leggermente triste. Si sentiva esclusa da tutta conversazione e non ne poteva più di non sapere nulla della vita privata del fratello. Emma le aveva detto che con il tempo Gunter le avrebbe parlato ma per Sam due mesi di silenzio stampa erano troppi e odiava da morire tutta quella situazione per non parlare del fatto che ogni qual volta che il fratello ignorava le sue domande lei si sentiva sempre più giù e la cosa faceva si che ne risentisse anche il suo pattinare. Gunter però quello sembrava non capirlo e continuava a restare nel suo mutismo selettivo.
-andiamo a vedere cosa combina Neon?- domandò allora la mora sorridendo verso Sam che annuì leggermente -dai metti su il tuo più bel sorriso per tifare per quel cretino- e Emma trascinò Sam verso gli spalti mentre Gunter mandava un messaggio di buona fortuna ad Iniko sperando in una medaglia del marito.
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Stelle sul ghiaccio
RomanceGunter ha solo venti anni quando i suoi genitori, prima di una gara, lo informano che non lo vogliono in casa perchè gay. Gunter metterà una pietra sopra il suo passato fino a quando non rincontrerà la sua sorellina che ha iniziato a pattinare per...