Capitolo 20

478 43 1
                                    

-oggi non hai allenamento all'una?- domandò curioso Gunter a Iniko mentre mangiava con calma la sua porzione di lasagna cucinata da Bianka segnandosi mentalmente di ringraziare la suocera per tutto quel cibo pronto che aveva preparato per loro.

-no, l'ho fatto questa mattina alle nove- rispose sinceramente Iniko portandosi anche lui un pezzo di lasagne in bocca -dove sei scappato alle quattro di mattina tu?-

-sto allenando una persona e gli unici orari disponibili erano alle cinque di mattina e alle dieci di sera- rispose sinceramente Gunter sbadigliando.

-papà facciamo nanna?- Gunter sorrise in direzione di Nahida che proprio come lui aveva appena finito di sbadigliare e si era completamente sporcata con tutto il sugo delle lasagne.

-certo principessa- le rispose il rosso mentre Iniko puliva il viso a quella che era la loro bambina -finisci prima le lasagne della nonna e poi andiamo a nanna-

-chi stai allenando?- domandò curioso Iniko guardandolo negli occhi verdi felice che l'altro fosse tornato a parlare con lui normalmente: era segno che aveva capito il perché aveva voluto cambiare allenatore. -non avevi detto che avresti allenato solo me e nessun altro? Hai sempre rifiutato di avere altri pattinatori-

-mia sorella- rispose sinceramente Gunter e Iniko sgranò gli occhi osservando sconvolto il marito. Gunter gli aveva parlato della sua sorellina ma da quanto sapeva i due non si parlavano e vedevano da dodici anni. -l'ho incontrata ieri dopo tanto tempo e stava per finire tra le grinfie di Madame Juliette- continuò poi il rosso.

-io non mi sono accorto di nessuna ragazza che ti assomigliava eppure ci ho parlato con Madame Juliette ieri-

-è cresciuta molto e se solo quella stronza non avesse detto il suo cognome non l'avrei riconosciuta nemmeno io- Gunter si passò una mano sul viso -ha detto che vuole gareggiare questo sabato per dimostrare che può competere a livello nazionale ed è così maledettamente testarda- sbuffò il rosso -se non mi mettevo a farle da allenatore almeno per questa gara sarebbe andata da Madame Juliette-

-quindi conoscerò finalmente qualcuno della tua famiglia- sorrise Iniko che da una parte era contento che suo marito avesse ritrovato la sorella.

-no, non proprio almeno. Lei...ho paura possa essere come i miei genitori quindi non voglio dirle di essere sposato con un uomo-

-va bene ma me la presenterai comunque vero? Puoi anche dire che sono il ragazzo che hai allenato prima di lei- domandò Iniko che conosceva perfettamente le paure del marito e, anche se non era d'accordo con il non dire la verità alla sorellina, avrebbe accettato qualunque decisione di Gunter.

-te la presenterò- concesse Gunter stringendo la mano del marito -devo anche dire a Minkah, Emma e Neon di stare attenti a non farsi sfuggire niente-

-tua sorella quanti anni ha adesso?- domandò curioso Iniko che a sentir nominare Emma si era ricordato che anche la mora aveva una gara, o meglio due, quel fine settimana.

-ventidue- rispose Gunter -caz...cavolo- si corresse velocemente lanciando un'occhiata veloce alla figlia che stava tranquillamente finendo la sua lasagna -mi sono perso più di metà della vita di mia sorella-

-gareggerà contro Emma- disse invece Iniko pensandoci attentamente -secondo te ha possibilità?-

-Sam? È brava, molto brava e non lo dico solo perché è mia sorella ma perché me lo ha dimostrato in questi due giorni in pista. Con la giusta tecnica potrebbe anche vincere tutto- Gunter si morse il labbro inferiore -però adesso abbiamo davvero poco tempo per affinare tutto e non credo riuscirà a salire sul podio-

-perché fai quella faccia adesso?-

-perché le ho detto che se non arriva sul podio la ricaccio a casa anche se so perfettamente che non può raggiungerlo quel podio, non adesso e non con così poca preparazione-

-perché vuoi farla tornare a casa? Se è davvero brava come dici restando qui potrebbe migliorare moltissimo-

-non voglio avere niente a che fare con i miei genitori ed è un miracolo che Sam non abbia detto loro che mi ha incontrato e che la sto allenando io. Se arriva sul podio qualcuno migliore di Madame Juliette potrebbe notarla e allenarla altrimenti se ne deve tornare a casa perché nessuno guarda sotto al podio e io non posso allenarla per sempre-

-spero per lei che superi le tue aspettative e raggiunga il podio. Non ti voglio vedere nervoso per via dei tuoi genitori amore mio ma so anche che saresti triste se tua sorella se ne andasse da Philadelphia perché significherebbe non rivederla più-

-a volte mi sorprendo ancora di quanto bene tu mi conosca Iniko- sussurrò Gunter sporgendosi per baciare il marito sulle labbra -sono davvero stato fortunato a trovarti-

-siamo stati fortunati a trovarci- concordò con lui Iniko lasciandogli un altro bacio sulle labbra per poi alzarsi e prendere di peso Nahida che aveva finito la sua lasagna e si era messa a guardarli ridacchiando nel vederli baciarsi -principessina cosa vuoi fare?-

-dormire con papà- urlò la bionda tutta felice e Gunter sorrise concordando con sua figlia visto che aveva davvero tanto sonno anche lui.

-non mi chiedi di andare alla pista di pattinaggio oggi?- domandò sorpreso Iniko alla figlia che scosse la testa.

-lunedì con la medaglia che vincerai- disse convinta la bambina e Gunter scoppiò a ridere alzandosi a sua volta e raggiungendo i due. Fin da quando Nahida aveva imparato a pattinare, cosa che era riuscita a fare prima di imparare a camminare stranamente, non faceva altro che chiedere di andare a pattinare con i genitori ogni qual volta che Iniko vinceva una medaglia per mostrare a tutti quanto fosse forte il suo papà. E molte erano anche le volte in cui Nahida voleva uscire a pattinare e basta solo per il gusto di farlo.

-va bene principessa. Di che colore la vuoi la medaglia?-

-gialla-

-va bene- sussurrò Iniko lasciandole un bacio sulla guancia -papà cercherò di vincere l'oro-

-guarda che adesso glielo devi vincere veramente l'oro- ridacchiò Gunter prendendo Nahida dalla braccia di Iniko e incamminandosi insieme alla bambina in quella che era la camera da letto sua e di Iniko -svegliami per le cinque che devo andare ad aiutare Min- aggiunse poi in direzione del marito che annuì.


Stelle sul ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora