Capitolo 29

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-sembri molto pensierosa questa sera- Sam alzò leggermente lo sguardo per incrociare gli occhi neri di Iniko che l'aveva raggiunta nella terrazza del piccolo ristorante che avevano prenotato interamente per quella cena.

-un mix di pensieri che non mi fanno godere la serata a pieno ma non devi preoccuparti- sorrise leggermente Sam al biondo iniziando a giocare con uno dei braccialetti che indossava -posso farti una domanda?- chiese poi voltandosi a guardare l'orizzonte.

-chiedi tutto quello che vuoi-

-quanto tempo ci hai messo prima di arrivare al podio con mio fratello come allenatore? Io...io credo di non essere portata. Tutti dicono che Gunter è bravissimo ma io non ho risultati.

-la prima gara che ho fatto con lui come allenatore sono arrivato terzo ma era una situazione diversa dalla tua Sam- rispose sinceramente Iniko -io gareggiavo a questo livello da tanti anni prima che tuo fratello decidesse di diventare il mio allenatore e avevo un bel po' ti esperienza. Tu sei qui da quasi tre mesi e prima non avevi grossi avversari per non parlare del fatto che in questo momento sei tormentata da qualcosa che non ti fa pattinare bene-

-quindi credi che ce la farò a vincere una medaglia? Voglio rendere fiero mio fratello-

-credo che lo sia già mini Strauss- le sorrise Iniko -sei qui, pattini proprio come faceva lui e hai molto potenziale-

-voglio vincere una maledetta medaglia per lui- e Iniko quasi scoppiò a ridere rivedendosi in lei quando anni prima voleva a tutti costi vincere quell'oro per potersi dichiarare a Gunter.

-arriverà anche il tuo momento non disperare. Comunque sono venuto qui a chiamarti perché i bambini vogliono giocare-

-cosa?- domandò confusa Samantha seguendo però Iniko all'interno del ristorante e notando come tutti gli atleti si erano seduti a un tavolo, fin troppo piccolo per farli stare tutti, e come i coach si fossero messi a parlottare tra di loro da tutt'altra parte.

-eccovi. Forza che dobbiamo divertirci- urlò Neon per poi fare cenno a Sam di sedersi al suo fianco incurate che quel posto era tra lui ed Emma. Sam ci si sedette anche perché era l'unico libero visto che Iniko aveva occupato l'altro perfettamente difronte a lei -Gunter giochi anche tu? Infondo per quello che dice Iniko sei un bambino anche tu- ridacchiò Neon vendendo come il rosso si era messo in disparte vicino a loro.

-devo guidare quindi no- usò come scusa Gunter che non aveva nessuna intenzione di giocare a quel gioco con la sorella che poteva fargli domande scomode alle quali non voleva rispondere.

-che cosa dobbiamo fare?- domandò confusa Sam.

-non ho mai- le disse ancora Neon riempiendole il bicchiere che aveva difronte con un po' di birra per poi fare cenno a Dena di iniziare.

-non mi sono mai sposata- disse la ragazza ridacchiando.

-ho già capito che mi scolerò una bottiglia di birra da solo- borbottò Iniko mentre beveva il suo bicchiere visto che era l'unico sposato a quel tavolo.

-tocca a meeeee- urlò Tamara che sembrava già andata nonostante il gioco non fosse del tutto cominciato -non sono mai stata allenata da un membro della mia famiglia e si Iniko devi bere anche tu- continuò guardando con un sorrisetto strafottente il biondo che la incenerì con lo sguardo prima di bere insieme anche a Sam.

-vi odio- borbottò Iniko guardando alla sua destra visto che c'era Ferdinand che era il prossimo.

-non ho mai baciato qualcuno del mio stesso sesso- disse contento il moro per poi guardare Iniko -non ti abbiamo preso di mira te lo giuro-

-ehi ma così non vale- protestò Dena -fai bere metà di questo tavolo-

-in che senso?- domandò confuso Hugo mentre vedeva quasi tutte le ragazze a quel tavolo bere così come aveva fatto Iniko.

-nel senso che noi ragazze ci siamo baciate tra di noi così tante volte che nemmeno immaginate- ridacchiò Tamara -i nostri obbligo e verità sono più spinti dei vostri ragazzi-

-non ho mai nascosto ai miei genitori le mie relazioni- disse Iniko ridacchiando mentre vedeva quasi tutti guardarlo male.

-non sei serio- borbottò Hugo mentre beveva così come tutti i presenti a quel tavolo.

-i miei lo sapevano addirittura prima di me che mi piaceva qualcuno quindi non ho mai nascosto loro se stavo uscendo con qualcuno- sorrise Iniko mentre Sam lo osservava un po' invidiosa. Lei si era quasi sempre dovuta nascondere e non le era mai piaciuto farlo.

-non ho mai baciato una persona con i capelli rossi- disse Lucas pensandoci un po'. Iniko sbuffò prendendo il bicchiere e preparandosi a bere da solo e si sorprese nel vedere anche Emma bere. Non si ricordava di aver visto la mora uscire con una ragazza dai capelli rossi.

"almeno lo ammette" pensò Sam osservando con la coda dell'occhio Emma.

-non ho mai avuto figli- disse Emma sbadigliando leggermente -scusa Iniko- aggiunse poi ricordandosi che l'unico che avrebbe bevuto era proprio il biondo che la guardò malissimo.

-non ho mai avuto relazioni più lunghe di un anno- disse invece Sam che non sapeva cos'altro dire e sorrise divertita mentre metà tavolo beveva con Iniko che la stava incenerendo con lo sguardo, era stufo di bere sempre.

-okay cosa posso dire- borbottò Neon pensandoci attentamente visto che non voleva far bere ancora Iniko -ma certo! Non sono stato a letto con più di dieci persone- e vide Iniko sorridergli mentre Emma lo stava incenerendo con lo sguardo. Sam si morse il labbro inferiore e cercando di non farsi vedere da Gunter finì velocemente il suo bicchiere.

-SAM?- sbottò proprio Gunter guardandola sconvolto.

-cosa c'è?- chiese la rossa alzando gli occhi al cielo -non sono più una bambina-

-sei davvero andata a letto con più di dieci ragazzi?- sbottò ancora il maggiore guardandola malissimo mentre Sam sbuffava per quella sfuriata.

-sono andata a letto con sei ragazzi- ringhiò poi anche se dopo averlo fatto si maledisse mentalmente.

-e allora perché hai bevuto! Sei non sono dieci o più- continuò Gunter mentre Emma sgranava gli occhi guardando sorpresa la rossa al suo fianco.

-perché le altre sette erano ragazze- si decise a dire Sam guardando leggermente terrorizzata il fratello e il suo terrore aumentò ancora di più quando lo vide sgranare gli occhi sconvolto.

-ragazze? Ti piacciono le ragazze?- disse Gunter con tono sconvolto.

-vaffanculo!- urlò Sam interpretando male la sua espressione e alzandosi di colpo dal tavolo per poi uscire dal ristorante il più velocemente possibile.


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