17 • Il bagno delle ragazze •

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Le gocce di pioggia continuano a battere ripetutamente contro i vetri delle finestre. Sta diluviando, proprio come aveva detto Moore.

Mi infilo sotto le coperte per poi abbracciare Pegaso sdraiato accanto a me, chiudo gli occhi per cercare di dormire ma un forte tuono mi fa sobbalzare, tiro il piumone affinché mi copra fin sotto il naso. In questo momento potrei sembrare una bambina ma è più forte di me, è da quando ho nove anni che ho paura dei temporali. Un fulmine illumina la stanza, a seguire un altro tuono fa tremare le finestre, il flusso d'acqua aumenta sempre di più.

Sento il cuore battere velocemente contro la cassa toracica mentre mi ranicchio su me stessa chiudendo di nuovo gli occhi che iniziano ad essere lucidi. Sento la porta aprirsi e poi rinchiudersi subito, dei passi si dirigono verso di me, non c'è bisogno che mi giri per riconoscere a quale dei miei fratelli appartengano. Il materasso si abbassa sotto il suo peso, sento un braccio circondarmi il torace per poi tirarmi a sé, un altro tuono squarcia il silenzio che c'è in casa e lui inizia ad accarezzarmi i capelli《Mi dispiace per quello che ho detto oggi.》inizia a bassa voce, sono tremendamente arrabbiata con lui ma decido di girarmi ugualmente, incrocio i miei occhi verdi con i suoi del medesimo colore《Mi dispiace molto.》continua e posso vedere i suoi occhi iniziare a luccicare 《Lo so che ti manca.》dice per poi ammutolirsi, si passa una mano sul viso per poi deglutire.

Dischiude le labbra per parlare ma le richiude subito, i suoi occhi sono pieni di lacrime, a questa vista i miei occhi non possono fare altro che inumidirsi e la gola mi si stringe in un nodo.
《Manca tanto anche a me.》dice con voce spezzata mentre una lacrima sfugge al suo controllo, tendo una mano verso di lui per asciugarla ma subito un'altra lacrima sostituisce il posto di quella precedente, mi mordo un labbro per poi gettargli le braccia al collo e stringerlo a me, Christopher scoppia in un pianto disperato, sento la sua schiena alzarsi ed abbassarsi ripetutamente per via dei singhiozzi.

Ormai il rumore della pioggia è passato sullo sfondo, l'unica cosa che le mie orecchie riescono a sentire è il pianto disperato di mio fratello. Gli accarezzo la schiena e gli passo una mano tra i capelli cercando di tranquillizzarlo, una lacrima sfugge al mio controllo ma velocemente l'asciugo, non voglio che mi veda piangere.《Va tutto bene.》inizio stringendolo a me, mi mordo violentemente un labbro《Mi dispiace.》continua tra i singhiozzi 《Non ci pensare, non sono arrabbiata con te.》rispondo perché infondo è vero, non ero veramente arrabbiata con lui ma con chi ha lasciato morire il mio gemello.

La maglia del pigiama è bagnata dalle sue lacrime ma non importa. Quando inizia a tranquillizzarsi mi stacco dall'abbraccio il giusto per poterlo vedere negli occhi, ora arrossati per via delle lacrime. Sospiro rivolgendogli poi un dolce sorriso, non c'è bisogno di parole, gli lascio un bacio sulla fronte per poi abbracciarlo e stringerlo a me. Lentamente chiude gli occhi e, quando sono sicura che si sia addormentato, decido di provare a dormire anche io.

La mattina seguente ci svegliamo ancora abbracciati.

Sophì's pov

Mi passo una mano tra i capelli mentre sbadiglio, mi alzo dal letto vedendo che l'altra parte è vuota. Mentre mi dirigo in cucina sento il rumore dell'acqua scorrere provenire dal bagno, si starà facendo una doccia, decido di andare in cucina per preparare la colazione per entrambi.

Inizio a cercare una padella nei vari scaffali e poi prendo gli ingredienti che occorrono per preparare i pancake. Dopo aver preparato l'impasto lascio riscaldare la padella per qualche minuto mentre apparecchio la tavola, prendo un mestolo ed inizio a cuocere l'impasto. Alzo lo sguardo sulla finestra poco distante dai fornelli, le strade sono ancora bagnate dopo il diluvio di ieri ma ora in cielo c'è il Sole, sembra promettere una bella giornata, magari oggi pomeriggio potrei andare a fare un giro con le altre.

Un Cuore in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora