7 • Il Casinò •

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Ares' pov

Parcheggio la macchina nel giardino di casa per poi scendere, mi sistemo i capelli mentre con la mano libera apro la porta.

Sbuffo togliendomi il giacchetto e buttandolo sulla poltrona, sento un profumo provenire dalla cucina perciò deduco che Jack o Dean stiano cucinando.

Vado in cucina trovando Jack ai fornelli, sta tirando la teglia con le patate fuori dal forno《Ciao Ares.》dice senza neanche guardarmi《Ciao Jack.》dico tirando fuori la sedia da sotto il tavolo per poi mettermi seduto《È tutto a posto ? Perché sei tornato così tardi ?》mi chiede preoccupato《C'è stata una sparatoria》inizio e lui mi guarda preoccupato come se non fossimo abituati a tutto questo《È tutto ok e poi》dico, mi blocco mentre mi passo una mano sul viso《Cosa ?》mi sprona lui poggiandosi al ripiano della cucina mentre incrocia le braccia al petto《Ho dovuto riportare la ragazzina a casa.》inizio《Stava gironzolando da sola per Mott Haven. 》continuo.

Lui mi guardo corrugando la fronte 《Che ci faceva lì da sola ?》mi chiede con tono preoccupato, tanto che corrugo la fronte,《Aveva sbagliato strada per arrivare a casa, abita lì vicino. Perché sei gentile con lei ?》chiedo poi curioso, è l'unico che le rivolge sempre un sorriso, è l'unico che si è voluto complimentare dopo che mi ha battuto alla gara《Non lo so, è curiosa. La prima volta che mi ha visto mi ha guardato come se le ricordassi qualcuno e lo fa ancora.》risponde alzando le spalle《Che c'è ? Sei geloso per caso ?》mi chiede poi facendo uno dei suoi sorrisetto insopportabili.

Alzo gli occhi al cielo《Piantala Jakc. Sai benissimo che non mi interessa quella ragazzina.》dico alzandomi《Va a prepararti, stasera abbiamo una gara, ricordi ?》gli chiedo cambiando discorso e prendendo il suo posto ai fornelli, lui annuisce lasciandomi addosso le presine per prendere la teglia che è in forno senza scottarmi.

Artemide's pov

Bevo il mio succo di frutta mentre Chris mi sta parlando, vorrei strozzarlo solamente perché mi sta parlando di prima mattina ma freno i miei impulsi quando capto la parola gara.

Sbadiglio per poi fargli cenno di andare avanti, se devo essere sincera è da dieci minuti che sta parlando e io non gli ho prestato attenzione neanche per un secondo.

《Quel Davis non ha accettato che tu abbia vinto.》inizia e io annuisco mentre cerco di capire chi sia Davis《Vuole organizzare un'altra gara. Sabato alle due.》continua, sgrano gli occhi per l'orario.

Di solito, per quelli più giovani, Jhonatan cerca sempre di non andare oltre l'una di notte.

Sbuffo annuendo e capendo finalmente chi è questo ragazzo, il maschilista montato che pensava di vincere solamente perché sono una femmina.

Arriviamo a scuola e, visto che non ho avuto la mia mezz'ora di pace a casa, avrò la mia mezz'ora di pace qui a scuola durante la quale nessuno mi dovrà parlare per darmi tempo di elaborare. Vado verso il mio armadietto, ci infilo i libri che mi servono per le prossime ore lasciando fuori solamente quello della prima ora, lo richiudo appoggiandomici contro.

Vedo passare Ares con i suoi amici, sento qualcuno mettermi un braccio intorno alle spalle《Cos'hai fatto ieri per tornare così tardi a casa ?》mi chiede Mik, incrocio il mio sguardo con quello del moro scoprendo che già mi stava osservando《Ho perso la cognizione del tempo e ho perso l'autobus perciò me la sono dovuta fare a piedi.》rispondo fulminando Ares con lo sguardo che sta ridendo perché in realtà mi ha accompagnata lui.

Mi metto seduta vicino le due rosse, mentre alla mia destra ci sono Jack e gli altri due, Ginny sta evidenziando gli appunti della lezione precedente mentre Megan sta guardando il cellulare con aria triste, mi sporgo leggermente per vedere cosa sta guardando, le tolgo il telefono dalle mani quando vedo che sta osservando la foto di una ragazza e un ragazzo che si stanno abbracciando sorridenti.

Un Cuore in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora