Non ho dormito per tutta la notte, dormire sembrava impossibile, un po' come tutte le altre notti, ma questa notte era diverso. Ero girata di spalle e fissavo la porta fin quando non ho sentito una presa salda sui fianchi, il mio cuore ha perso un battito e tutto d'un tratto ho iniziato o a sentire caldo, sentivo il respiro tiepido del moro sul collo.
Ho girato la testa per dirgli di togliermi le mani di dosso ma quando ho visto i lineamenti del suo viso rilassati, i capelli scompigliati e le labbra socchiuse mi sono rigirata. Ho aperto il cassetto del comodino per prendere le pasticche, me le sono rigirate più volte tra le mani ma alla fine ho deciso di lasciar stare. Ho chiuso gli occhi solamente alle quattro del mattino.
Mi rigiro più volte nel letto fin quando decido di aprire gli occhi, vengo accecata dalla forte luce del Sole, allungo un braccio verso il comodino per afferrare il telefono mentre con una mano continuo a stropricciarmi gli occhi, accendo il display notando che mi sono svegliata prima della sveglia. Sbadiglio passandomi una mano tra i capelli e solo ora mi accorgo che Pegaso non è sul letto ma sul pavimento, corrugo la fronte e poi tutti i ricordi di ieri notte mi tornano in mente, faccio scattare lo sguardo verso l'alto e lo ritrovo con le braccia incrociate e con la schiena poggiata al muro, i capelli non sono più spettinati, i lineamenti rilassati hanno lasciato spazio ad un'espressione interrogativa e nella mano sinistra tiene qualcosa che da qui non riesco a vedere bene.
《Dovresti andartene Miller.》dico sottovoce, lui mi guarda ma non risponde, si rigira ciò che ha nella mano sotto gli occhi e riesco a capire di cosa si tratta, mi mordo un labbro allarmata 《Che cosa sono queste ragazzina ?》mi chiede avvicinandosi al letto mentre io sposto velocemente le coperte e mi alzo, gli strappo le pasticche dalle mani maledicendomi, ero convinta di averle rimesse nel cassetto ma a quanto pare mi sbagliavo.《Che cosa ci fai con quelle ?》mi chiede mentre mi osserva 《Niente che ti riguardi Miller, ora puoi anche andartene.》dico aprendo la finestra e aspettando che se ne vada.
Lui da un'ultima occhiata alle pasticche e poi si avvicina, scavalca il davanzale e si mette in piedi sul ramo dell'albero, si gira verso di me per guardarmi, mantengo il contatto visivo per poi chiudere velocemente la finestra e andarmene in bagno per prepararmi. Oggi non andiamo in università così appena finisco di prepararmi torno in camera mia ed apro la finestra per far dissolvere il profumo del moro e poi inizio a rifare il letto, Nik non se ne sarà accorto ma se Christopher dovesse entrare qui e sentire un " profumo familiare " lo saprebbe riconoscere subito e capirebbe che non si tratta affatto del profumo di Apollo.
Sento la porta aprirsi, non mi giro capisco di chi si tratta dal rumore dei suoi passi《Mimì.》mi richiama Michael 《Mh ?》chiedo infilando le coperte sotto il materasso per poi girarmi verso di lui《Stasera hai una gara》inizia e io aspetto pazientemente per ascoltare la parte che sa mi darà fastidio《Contro Miller.》continua. Prendo un bel respiro alzando gli occhi al cielo, corrugo la fronte quando il pensiero che Miller possa dire qualcosa ai miei fratelli si infiltra nella mia mente. È ormai chiaro che non ci sopportiamo e così, ora, ha un motivo per ricattarmi o darmi fastidio dicendolo agli altri.
Scendo in cucina con Pegaso, trovo già tutti seduti intorno al tavolo, alzo una mano in segno di saluto per poi dare da mangiare alla palla di pelo e mettermi seduta anche io, inizio a bere il mio succo mentre mi stringo le ginocchia al petto, vedo i tre sorridere con la coda dell'occhio《Buone notizie ?》chiedo e il sorriso di Nicholas si amplia《Venerdì andiamo in campeggio.》mi comunica, smetto di bere e le mie labbra si dischiudono in un enorme sorriso, sto per parlare quando sento il telefono vibrare, lo prendo e mi accorgo che ho un messaggio da parte di Megan《Chi è ?》mi chiede Mik, sorrido《Megan.》rispondo vedendolo diventare leggermente rosso.
STAI LEGGENDO
Un Cuore in due
Literatura FemininaArtemide Brown ha 19 anni, si trasferisce nella casa dei suoi tre fratelli maggiori, per non restare a vivere da sola con il padre, in un quartiere del Bronx per continuare l'università. È silenziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio. Partecipa...