Mik's pov
Chiudo lo zaino e me lo metto in spalla, afferro il telefono sul comodino e poi esco dalla stanza chiudendo la porta.
Vedo Artemide fare la stessa cosa, mi sorride per poi dirigersi verso le scale, Nik e Chris stanno risalendo dal piano di sotto, il primo le augura il buon giorno e lei ricambia mentre il secondo tira dritto senza neanche salutarla e lei si sistema la bretella dello zaino sulla spalla per poi scendere le scale.
Sospiro lasciando uno sguardo veloce a Nik che fa spallucce, sappiamo entrambi che Chris si vuole scusare ma è ancora arrabbiato, nessuno di noi si perdonerebbe mai se succedesse qualcosa alla nostra sorellina ma proviamo sempre a mantenere la calma mentre Christopher reagisce d'impulso e finiscono per litigare. Non parla neanche con me.
Seguo mia sorella al piano di sotto, lancia lo zaino sul divano per poi dirigersi in cucina, apre uno sportello prendendo un paio di fette biscottate e la marmellata al limone, si gira verso di me《Vuoi ?》mi chiede ed io annuisco ringraziandola per poi mettermi seduto. Mi porge la colazione per poi appoggiarsi al bancone della cucina mentre mangia, la vedo sollevare lo sguardo verso il bersaglio rotondo attaccato al muro, assume un'aria pensierosa per poi scuotere la testa, giro la testa quando sento dei passi entrare in cucina《Mimì, hai preso tutto ?》chiede Nicholas riferendosi alle pasticche e alla macchinetta per misurare il diabete, vedo Christopher dietro di lui che ha lo sguardo puntato sulla finestra mentre addrizza le orecchie interessato, mi passo un mano tra i capelli per poi sospirare, lei si pulisce le mani ed annuisce《Si, ho messo tutto nello zaino.》risponde, Nik annuisce per poi andare a mettere il collare a Pegaso che verrà con noi, è sempre venuto con noi in campeggio, non abbiamo mai voluto lasciarlo solo a casa e poi capisce subito quando Artemide non si sente bene.
Mi pulisco anche io le mani e poi butto il tovagliolo nel secchio sotto il lavandino, quando lo richiudo noto un telefono illuminarsi, osservo il numero e poi vedo che c'è scritto "Megan", è di Mimì, la mattina toglie sempre la suoneria, odia tutti i rumori《Telefono.》dico passandoglielo, lei osserva il nome scritto sul display e poi risponde uscendo dalla cucina. Mentre la vedo allontanarsi il mio pensiero ricade sull'amica ma vengo richiamato da mio fratello così lascio perdere e mi dirigo da Nik.
Apro la portiera facendo salire Pegaso e Mimì per poi chiuderla e fare il giro della macchina, salgo anche io e Chris mette a moto. Mentre accarezzo la palla di pelo vicino a me faccio gironzolare lo sguardo per la macchina, Nik guarda la strada mentre la sua gamba destra continua a muoversi freneticamente, Chris è concentrato sulla strada e tamburella ripetutamente i polpastrelli della dita sul volante mentre Mimì ha la testa appoggiata al finestrino e osserva il paesaggio che scorre al di fuori, lo ha sempre fatto, da quando era piccola. Il tragitto è piuttosto silenzioso, si può dire che sia addirittura straziante.
Appena la macchina si ferma tra il vasto prato verde Artemide sfreccia fuori da essa seguita da Pegaso, apre il portabagagli prendendo il suo zaino, che mette in spalla, il mio e quello di Nik, vedo Christopher avvicinarsi a lei, la quale chiude il portabagagli per poi passare lo zaino a me e a mio fratello. Premo le labbra per non ridere, Christopher è rimasto imbambolato davanti l'auto, guardo mia sorella allontanarsi mentre lui indurisce la mandibola e riapre il portabagagli prendendo anche il suo zaino, chiude lo sportello e poi iniziamo a seguire Mimì. Ci aspettano dieci minuti di camminata per raggiungere il solito posto in cui veniamo a campeggiare e credo che siano più strazianti dei minuti passati in macchina. Artemide cammina spedita accanto a Pegaso mentre io, Nik e Chris siamo dietro di loro, ogni tanto lancio uno sguardo al corvino che stringe la spallina del suo zaino.
Non si parlano da due giorni, nei quali Artemide non è neanche venuta in università, l'ultima volta che avevano litigato pesantemente non si erano parlati per quasi un mese, spero che non sia di nuovo così. Finalmente arriviamo nel posto, gettiamo gli zaini a terra e iniziamo a montare la tenda, alzo la testa quando sento delle voci familiari.
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Un Cuore in due
ChickLitArtemide Brown ha 19 anni, si trasferisce nella casa dei suoi tre fratelli maggiori, per non restare a vivere da sola con il padre, in un quartiere del Bronx per continuare l'università. È silenziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio. Partecipa...