Cammino per l'aeroporto insieme a mio fratello Nicholas, l'aereo decollerà tra circa mezz'ora e noi siamo più che disorientati: non abbiamo mai preso un aereo, e quindi, è la prima volta che siamo in un aeroporto.
Mi guardo attorno cercando di trovare il mio volo e poi vedo una figura molto familiare che sta parlando con un uomo, tiro la manica della giacca di mio fratello richiamando la sua attenzione, abbassa lo sguardo su di me corrugando la fronte così io gli faccio segno verso il moro che ormai si è accorto della nostra presenza. Lui annuisce inspirando profondamente per poi rilasciare l'aria, mi passa la valigia che, fino ad ora, ha portato lui, si sistema i capelli con una mano e poi mi guarda《Beh, buon viaggio sorellina. Chiamaci quando arrivi.》inizia mettendomi una mano sulla spalla, io annuisco sorridendo sapendo che non ha finito《E stai attenta mi raccomando, se dovesse succedere qualcosa non esitare a chiamarci. Faremo di tutto per raggiungerti.》mi dice serio, questa volta sorrido dolcemente osservandolo. Mi fa strano pensare che starò di nuovo lontana da loro, anche se si tratta di pochi giorni o un paio di settimane, mi avvicino alzandomi in punta di piedi e gli avvolgo le braccia intorno al collo abbraciandolo, sentendo fastidio alla ferita ma la ignoro, lui non ci mette molto a ricambiare, inalo il suo profumo mentre lui mi accarezza dolcemente i capelli e lascia un bacio su di essi《Mi mancherai fratellone. Fate attenzione anche voi.》dico staccandomi, lui annuisce e io mi dirigo verso i due.
Mi presento all'uomo mentre riservo solamente un'occhiata veloce a Miller, dopo aver posato le valigie l'uomo ci fa prendere posto, sbuffo silenziosamente quando mi ritrovo il moro di fianco, io dalla parte del finestrino e lui dalla parte esterna. Guardo fuori dal finestrino mentre l'aereo inizia a muoversi, muovo nervosamente la gamba destra, non ho mai preso un aereo e prenderlo da sola per la prima volta non mi rilassa affatto. Sento il suo sguardo addosso così decido di girarmi, incrocio il mio sguardo nel suo《Perché mi fissi Miller ?》chiedo acida, non ho intenzione di crollare per prima, lui però non mi risponde《È la prima volta che prendi l'aereo ?》mi chiede, deglutisco spostando lo sguardo davanti a me per poi annuire, dopo qualche istante di silenzio torna a parlare《Ti fa tanto male la ferita ?》mi chiede, io sospiro per poi scuotere la testa in segno di negazione, non è vero, in realtà mi fa molto male ma non ho intenzione di dirglielo.
Siamo nemici, come ha detto lui, perciò le mie cose non lo riguardano. Lo sento sospirare e poi si infila le cuffiette poggiando la testa al sedile e chiudendo gli occhi, così decido di imitarlo, prevedo un lungo viaggio. Apro gli occhi di scatto con i batti del cuore irregolari, faccio respiri profondi mentre con una mano mi porto i capelli indietro《Mik- Artemide.》mi richiama il moro《Stai bene ?》chiede sporgendosi leggermente verso di me《Mi dispiace di averti svegliato.》dico alzandomi e facendogli segno con la testa di farmi passare, vado in bagno con il battito cardiaco ancora irregolare, mi richiudo la porta alle spalle e poggio le mani al bordo del lavandino, abbasso la testa e cerco di calmarmi, spero di non aver urlato o parlato nel sonno. Resto chiusa qui dentro per più di dieci minuti, mi sistemo la maglia e poi torno al mio posto, mi metto seduta guardando il sedile difronte a me《St-》《Ho fatto qualcosa ?》chiedo, lui mi guarda interrogativo《Ho detto qualcosa ?》domando tamburellando le dita sulla mia gamba lui scuote la testa《Bene.》dico solamente per poi infilarmi nuovamente le cuffie.
Mi sistemo i capelli mentre prendo la mia valigia, dopo la mia c'è quelle del moro, sto per allungare il braccio ma poi mi sistemo la maglia ed inizio a camminare verso l'uomo che ci sta accompagnando. Prendiamo un taxi che ci porta in una piccola casetta, corrugo la fronte guardando Miller; non ci avevano detto che saremmo dovuti stare insieme, prendo un bel respiro e apro lo sportello uscendo dall'auto, trascino la valigia fino alla porta, l'uomo ci da le chiavi《Bene, tra poco vi verranno inviate tutte le informazioni che abbiamo sul caso, ci vediamo domani mattina.》dice per poi risalire sul taxi.
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Un Cuore in due
ChickLitArtemide Brown ha 19 anni, si trasferisce nella casa dei suoi tre fratelli maggiori, per non restare a vivere da sola con il padre, in un quartiere del Bronx per continuare l'università. È silenziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio. Partecipa...