Sophì's pov
Mi stiracchio per poi aprire gli occhi, mi giro su un fianco e noto che l'altra metà del letto è vuota. Mi alzo mentre raccolgo i capelli in una coda bassa, mi passo una mano sul viso e mi dirigo verso le scale, sento l'acqua scorrere dal bagno, scendo le scale arrivando in cucina. Apro gli sportelli della credenza in cerca di qualcosa da mangiare, prendo del pane e lo tosto, nel frattempo preparo il caffè per lui e un bicchiere di latte per me.
Metto tutto sul tavolino quando lo sento arrivare, sorrido《Buongiorno.》dico avvicinandomi a lui per poi lasciargli un bacio sulle labbra, si mette seduto ed inizia a mangiare. Mi metto seduta difronte a lui per poi addentare la mia colazione, per poco un pezzo di pane non mi finisce di traverso, corrugo la fronte vedendo un segno rosso sul suo collo, cerco di ricordarmi quando gliel'ho potuto fare ma non l'ho mai fatto, ieri sera sono andata a letto presto e quel succhiotto a tutta l'aria di essere fresco《Che hai al collo ?》chiedo dopo aver bevuto un sorso di latte ed aver riposato il bicchiere in vetro sul tavolo, beve tranquillamente il suo caffè《Niente.》risponde atono, sorrido ironica《È un succhiotto Sam.》dico incrociando i suoi occhi, alza gli occhi al cielo per poi spostare la sedia rumorosamente ed alzarsi《Chi te l'ha fatto ?》domando alzandomi e adnandogli vicino《Nessuno.》risponde e fa per andarsene ma lo afferro per un polso, cosa che lo fa arrabbiare, mi spinge violentemente contro il muro per poi darmi uno schiaffo. Deglutisco quando sento gli occhi pizzicare《Non mi devi toccare, piccola stronza.》dice per poi afferrare il mio viso con una mano e girarlo in modo da poterlo guardare negli occhi, cerco di togliermi la sua mano di dosso ma è troppo forte ed inizia a farmi male《Mi stai facendo male.》sussurro con gli occhi pieni di lacrime ma lui non ha intenzione di mollare la presa fin quando non suonano al campanello, ghigna per poi spingermi e farmi sbattere la schiena contro il muro.
Faccio una smorfia di dolore quando va ad aprire la porta e cerco di toccarmi la schiena per alleviare il dolore. Sento una lacrima solcarmi una guancia, l'asciugo velocemente per poi tornare al piano di sopra per vestirmi. Forse me lo sono meritata, forse era solo un segno rosso e io sono troppo paranoica.
Artemide's pov
Mi rigiro nel letto cercando di non sentire la sveglia, d'un tratto smette di suonare, mi rimetto comoda sul cuscino per poi aprire gli occhi, mi giro di scatto incrociando due occhi marroni, arrossisco ripensando alla scorsa notte, lui sorride《Buongiorno Mikró.》dice con voce ancora assonnata, sento una strana sensazione allo stomaco《Giorno.》borbotto mentre mi passo le mani sul viso, scatto in piedi quando mi rendo conto che stasera ho la gara. Ho la gara contro David. Si sorregge con i gomiti mentre mi guarda confuso, sto per parlare quando sento il telefono vibrare, sembra averlo sentito anche lui perché allunga una mano e lo afferra, dico ma un po' di privacy ? Lo vedo sorridere mentre io corrugo la fronte, gira il telefono verso di me《Davvero lo hai salvato così ?》mi domanda mentre io assottiglio gli occhi per leggere, mi metto le mani sui fianchi e sorrido soddisfatta《Sì.》rispondo fiera per poi avvicinarmi e togliergli il telefono dalle mani, leggo velocemente il messaggio di Dean. Dice che stasera andremo a casa di Sam, ha tenuto d'occhio le telecamera per tutta la notte e poco fa lui ha alzato di nuovo le mani contro la mora. Vorrei chiamarla, mandarle un messaggio ma potrebbe sembrare sospetto, non ho intenzione di rovinare il piano. All'una di notte. Ma solamente mezz'ora dopo ho la gara. Scuoto la testa, troverò un modo.
Abbasso lo sguardo su di lui che mi sta già osservando, un sorriso compare sulle sue labbra e posso vedere la sua fossetta sulla guancia sinistra, sorrido anch'io di riflesso e poi mi abbasso per dargli un bacio, quando sento un tuono mi stacco come se fossi stata scottata. Sposto lo sguardo sulla finestra, il cielo è ricoperto da nuvoloni ed è questione di poco prima che scoppi un temporale, sento le sue dita intrecciarsi con le mie, riporto la mia attenzione su di lui《Sarà meglio che tu vada prima che inizi a piovere.》dico e lui annuisce, si mette seduto per poi afferrare la maglietta ed infilarsela, mi lascia un bacio sulla fronte per poi dirigersi verso la finestra《Ares.》lo richiamo, è accavallo alla finestra, gira il volto verso di me《Grazie.》dico un po' imbarazzata《Prego Mikró.》dice facendomi l'occhiolino per poi darsi la spinta ed arrampicarsi all'albero. Quando non riesco più a vedere la sua macchina chiudo la finestra, sento delle voci provenire dal corridoio, sospiro, devo parlare con Christopher. Stasera può accadere di tutto, non ho intenzione di rimandare. Sbuffo per poi aprire l'armadio e cercare qualcosa da mettermi. Prendo un paio di pantaloncini di cotone e poi una maglietta larga, esco dalla camera andando in bagno, apro il getto dell'acqua e mentre aspetto che diventi calda mi spoglio.
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Un Cuore in due
Chick-LitArtemide Brown ha 19 anni, si trasferisce nella casa dei suoi tre fratelli maggiori, per non restare a vivere da sola con il padre, in un quartiere del Bronx per continuare l'università. È silenziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio. Partecipa...