36 • Ad un passo da te •

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Ares' pov

È stesa a terra, il sangue continua ad uscire dalle ferite, intorno a noi si è formata una folla di persone, i fratelli la guardano spaventati con gli occhi lucidi. Abbasso lo sguardo sul suo corpo, vedo la sua mano abbandonata a terra, allungo la mia afferrandola per poi intrecciare le nostre dita, inizia ad essere fredda. Il mio cuore perde un battito. L'ha chimato, non ha risposto. L'ha scosso, non reagiva. Era morto. La mia mente continua a ripetersi queste tre frasi, più la guardo e più sento il cuore rallentare, è stesa immobile a terra, respira a fatica, ha il viso pallido e le mani fredde.

Dicono che le perdite fanno parte della vita ma io ho già perso tanto e non voglio perdere anche lei.

Sento il rumore di un motore, qualcuno sbatte lo sportello e poi sento qualcuno che corre verso di noi《Fatemi passare. Togliti. Levati dal cazzo.》riconosco subito la sua voce, quando vedo due scarpe vicino il suo corpo alzo gli occhi lucidi incontrando i suoi azzurri nervosi, si passa una mano fra i capelli per poi inginocchiarsi, si china poggiando un orecchio sul suo petto per poi raddrizzarsi e posare le mani dove prima era il suo orecchio《Che stai facendo ?》chiede Christopher guardandolo in modo truce《Non è il momento amico.》risponde lui《Ti ho chiesto che cazzo stai facendo a mia sorella.》dice stringendo la maglia del moro《Lascialo. È l'unico che può fare qualcosa se vuoi che non muoia.》dico guardando il volto pallido della corvina, sento uno dei fratelli richiamarlo, lascia la maglia di Dean per poi fare qualche passo indietro.

Il moro inizia a farle il massaggio cardiaco e mi fa segno di farle la respirazione bocca a bocca, le afferro delicatamente il viso per poi fare come ordinato《Andiamo Stellina, non puoi morire così.》dice continuando a spingere contro il suo torace《Non ti ho ancora rotto abbastanza le palle.》aggiunge. Avrei dovuto convincerla fin dall'inizio a lasciar perdere, non avrei dovuto darle quelle lezioni ma se avesse partecipato lo stesso a quest'ora sarebbe già morta. Avrei dovuto mettermela in spalla quando ha iniziato a piovere, sarei restato ad ascoltarla mentre mi insultava ma almeno avrei saputo che si trovava al sicuro. Ho perso già una persona importante, non voglio perdere anche lei. Non me lo perdonerei mai. Vedo Dean staccarsi da lei lentamente per poi controllare il suo battito cardiaco, sta per riprendere il massaggio cardiaco ma lei apre gli occhi improvvisamente ed inizia a tossire. Sorrido, assottiglia gli occhi《Mikró.》la richiamo, la vedo cercarmi con le sue pozze verdi, mi chino verso di lei, sento una lacrima rigarmi una guancia《A-Ares.》dice con voce debole, metto le mani ai lati del suo viso per poi far combaciare le nostre labbra, scioglie le nostre dita portando, lentamente, la mano sulla mia guancia, mi asciuga la lacrima《Ci sono-》inizia impanicata ma io scuoto la testa, so cosa vuole dire《Si ma non mi importa.》dico, dischiude le labbra per dire qualcosa ma i suoi fratelli l'assaltano《Mimì, dio Mimì, stai bene ?》le chiede Nicholas accarezzandole i capelli e lei gli sorride, Michael e Christopher si inginocchiano, il primo posa la fronte contro la sua per poi lasciarle un bacio mentre il secondo l'abbraccia come meglio può《Credevo di aver perso anche te.》sussurra e sono sicuro di intravedere una lacrima. Dean fa togliere tutti intorno a lei la quale sospira stringendo gli occhi《Come stai ?》le chiedo, la vedo alzare l'angolo delle labbra《Come una che ha fatto un bel volo dalla moto.》risponde, scuoto la testa sorridendo.

Era ad un passo dalla morte ma continua ad usare l'ironia.

Artemide's pov

Lo vedo sorridere alla mia risposta. Provo a mettermi seduta mentre faccio delle smorfie di dolore, subito sento due mani che mi aiutano, non erano le sue, le avrei riconosciute《Ce la fai ad alzarti ?》mi chiede Dean, alzo lo sguardo su di lui per poi annuire, mette le mani sotto le braccia per poi alzarmi. Sento dolore dappertutto, abbasso lo sguardo e vedo le gambe e le braccia graffiate e sanguinanti, faccio per fare un passo in avanti ma le gambe mi fanno troppo male, Ares si avvicina e mi cinge la vita con un braccio in modo tale da sorregermi《Grazie.》giro la testa sentendo la voce di Christopher, lo vedo avvicinarsi per poi tendere una mano verso il moro il quale la stringe facendo un cenno con la testa. Certo, mi ha aiutata lui, come ogni volta che mi ritrovo sanguinante.

Un Cuore in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora