Ares' pov
Mi lascio cadere a peso morto sul divano mentre sbuffo, ho dato appuntamento alla Brown per domani pomeriggio, non se la cava poi così male ma in questo momento non potrà mai affrontare una gara.《Prima ha chiamato il grande capo.》mi dice Dean riferendosi a mio padre, annuisco《Lo so, ho chiamato mia madre. Domani sarò a pranzo da loro.》dico sbuffando, lo vedo fare una smorfia che mi fa sorridere, odia mio padre quanto me, proprio come se fosse il suo. Dean si butta, poco aggrazziatamente, sul divano finendomi anche addosso, lo sposto mentre Jack si mette seduto come una persona normale《Domani discoteca ?》chiede, ci giriamo verso di lui corrugando la fronte《Beh le ragazze sono lì, è il compleanno di Megan, perciò Ginny-》inizia ma viene interrotto da Dean《Ah sei proprio cotto amico.》dice prendendolo in giro, vedo le guance del biondo colorarsi di rosso《Lascialo in pace. Tu che mi dici di Sophì ?》gli chiedo, capisco dalla sua espressione che mi sta per rispondere male ma qualcuno suona al campanello, mi fulmina alzandosi.
Mimo a Jack che domani andremo in discoteca, è cotto di Ginny e voglio che faccia un passo avanti, so cosa gli passa per la testa ma deve lasciare da parte i brutti pensieri per una volta. Non tutte le occasioni si presentano due volte.
Lui sorride, lo avvicino scompigliandogli i capelli ma veniamo interrotti dalla voce del moro《Perché sei sempre sanguinante ?》incrocio lo sguardo con gli occhi verdi del biondo, ci alziamo entrambi dal divano andando vicino a Dean che è poggiato alla porta, gli metto una mano sulla spalla facendolo spostare per vedere con chi sta parlando, sento il cuore perdere un battito quando la vedo in quelle condizioni. Ha una mano poggiata alla colonna della porta e l'altra sul fianco《C'è qualcosa che non mi avete detto ?》chiede passando lo sguardo da Jack, a Dean, ed infine, a me. Mi sposto facendola entrare mentre Jack le va aprendere qualcosa per pulirsi.
Ha il naso sanguinante, un livido sullo zigomo, le labbra sporche di sangue, le nocche delle mani arrossate ed i vestiti sporchi di terra e di polvere. Si pulisce i pantaloni con i palmi delle mani per poi mettersi seduta sul divano, sbuffa passandosi una mano fra i capelli, il biondo torna passandole dell'ovatta e il disinfettante, lo afferra ringraziandolo ma senza rivolgergli il solito sorriso che riserva solamente a lui. Si pulisce le labbra dal sangue per poi andare in bagno a sciacquare il naso, quando torna si siede nuovamente sul divano incrociando le braccia sotto il seno mentre ci fissa in attesa di una risposta alla domanda che ha fatto pochi minuti fa《Cos'è successo ?》chiede Jack attirando la sua attenzione《Ho incontrato Robert e un altro stronzo.》risponde abbandonando la schiena contro la spalliera del divano, stringo la mascella e sospiro rumorosamente, avevo detto di lasciarla in pace《Chi è l'altra ragazza ?》inizia《E perché mio fratello ti odia ?》domanda puntando i suoi occhi verdi nei miei, deglutisco sentendo il cuore perdere un battito.
Mi passo una mano fra i capelli iniziando a camminare per la stanza, come fa a sapere di lei ? Sento una mano sulla mia spalla, giro la testa incontrando gli occhi azzurri di Dean, aumenta leggermente la presa per poi darmi una pacca ed andarsene in cucina seguito da Jack.
Sento i suoi occhi addosso mentre mi avvicino a lei, mi siedo sul divano a pochi centimetri da lei, poggio i gomiti sulle ginocchia per poi prendermi il viso fra le mani《Come sai》inizio riferendomi a quella notte durante lo stage《Anch'io non ho un buon rapporto con mio padre è per questo che me ne sono andato di casa.》dico, la vedo girarsi verso di me con il busto mentre mi osserva《Voleva che mi immischiassi in un fidanzamento combinato ma mi sono rifiutato e poi, mi ero appena lasciato con una ragazza che amavo da morire.》dico sentendo la gola bruciare per poi continuare a parlare.
Mio padre era stato molto chiaro, fin quando sarei rimasto sotto il suo tetto avrei dovuto rispettare le sue decisioni e quindi me ne sono andato ma continua a perseguitarmi. Faccio girare la testa verso di lei quando sento la sua mano calda posarsi sulla mia stringendola dolcemente, osservo le nostre mani per qualche secondo per poi girare il palmo verso l'alto e far intrecciare le nostre dita《Si chiamava Annie. Aveva un anno in più a me, l'amavo davvero tanto ma poi si è immischiata in brutti giri, di mezzo c'era Robert, e non ce l'ha fatta.》dico sentendo una lacrima bagnarmi una guancia, lei l'asciuga velocemente 《Tuo fratello mi odia perché abbiamo scoperto che ci tradiva. Andava con entrambi.》dico tirando su con il naso, il giorno in cui l'ho scoperto ho sentito il mondo crollarmi addosso《Mi odia perché crede che è per colpa mia se lei è morta.》le spiego abbassando lo sguardo sulle nostre mani intrecciate, le accarezzo delicatamente le nocche arrossate《Ma non è colp- Ti stai incolpando della sua morte.》inizia per poi realizzare, mi mordo l'interno guancia deglutendo, annuisco《Perché ?》mi chiede posando la mano libera sul mio viso in modo tale da potermi guardare negli occhi《Perché non sono riuscito a salvarla, non sono riuscita a proteggerla.》rispondo lasciandomi sfuggire un'altra lacrima.
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Un Cuore in due
ChickLitArtemide Brown ha 19 anni, si trasferisce nella casa dei suoi tre fratelli maggiori, per non restare a vivere da sola con il padre, in un quartiere del Bronx per continuare l'università. È silenziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio. Partecipa...