Prendo posto sull'aereo, guardo fuori dal finestrino, si iniziano a vedere i primi raggi di sole. Mi mordo un labbro mentre faccio girovagare lo sguardo per tutto il mezzo, Ares è a pochi sedili dal mio, è capitato vicino ad una donna con un bambino piccolo. Nessuno dei due ha rivolto la parola all'altro questa mattina, entrambi sappiamo che abbiamo sbagliato. Sbadiglio quando finalmente l'aereo atterra, entriamo nell'aeroporto ed iniziamo a guardarci intorno, incrocio lo sguardo con quello di Jack che alza una mano per salutarmi mentre io mi limito a fargli un sorriso veloce, vedo un testa corvina simile alla mia e subito mi dirigo verso di essa con un sorriso sincero stampato in viso.
Quando ci sono pochi passi tra noi lascio la valigia e corro verso di lui che sorride e mi circonda il busto con le braccia, sento un leggero fastidio alla ferita ma lo ignoro《Ben tornata sorellina.》dice mettendomi a terra《Eih, e a noi non saluti ?》chiede una voce familiare, Mik, sorrido per poi gettargli le braccia al collo, faccio la stessa cosa con Nik. Sembra che non ci vediamo da mesi quando è passata circa una settimana. Mechael va a recuperare la mia valigia facendo un cenno con il capo, a mo' di saluto, ai tre che si trovano a qualche metro da noi. Incrocio lo sguardo del moro ripensando alla sera precedente ma poi concentro l'attenzione sui miei fratell《Su forza, in macchina c'è qualcuno che ti sta aspettando.》mi dice Nicholas, non me lo faccio ripetere due volte, mi dirigo subito verso l'uscita. Quando mi avvicino alla macchina Pegaso inizia a scodinzolare e ad abbaiare, apro lo sportello facendolo scendere ed nizio ad accarezzarlo.
Sospiro quando finalmente entro nella mia camera, lascio la valigia vicino all'armadio per poi lasciarmi cadere sul letto. Finalmente a casa. Senza neanche accorgermene mi addormento.
Mi sveglio a causa della vibrazione del telefono, lo afferro mugugnando, mi stropiccio gli occhi e poi leggo il mittente dei messaggi:
Miller
"Ho parlato con Dean, ti controllerà oggi pomeriggio."
"Fatti trovare vicino casa, ti vengo a prendere io."
Rispondo velocemente per poi riposare il telefono sul comodino. Mi passo una mano sul viso sbuffando, sento qualcuno bussare alla porta così mi metto seduta《Mh ?》chiedo ancora assonnata, vedo la testa di Michael sbucare《Sono passato prima ma stavi dormendo, è pronto il pranzo.》dice ed io annuisco tenendo lo sguardo fisso sul muro di fronte a me, con la coda dell'occhio lo vedo guardarmi per poi richiudere la porta e scendere in cucina.
Mi alzo stiracchiandomi e poi lo raggiungo, sorrido quando vedo che ha cucinato Nik, gli scompiglio i capelli mentre vado al mio posto, lo vedo fulminarmi ma poi sorridere. Iniziamo a mangiare e mi fanno mille domande riguardanti il caso e così gli racconto tutto, quando dico di aver visto il corpo senza vita della donna Mik fa una smorfia, non sarebbe mai riuscito a guardarla. Finito di mangiare sparecchio e lavo i piatti mentre Chirs li asciuga, vado in camera mia per mettermi qualcosa di più comodo e poi torno al piano di sotto mettendomi sul divano.
Inizio a girare tra i canali in TV ma non trovo niente di interessante, con la coda dell'occhio vedo Christopher uscire di casa ed andare in giardino, spengo la televisione e mi affaccio alla finestra, poggio il palmo della mano su una guancia mentre lo osservo, lo vedo avvicinare il viso alle mani ma non riesco a distinguere ciò che ha tra esse fin quando non vedo una nuvola di fumo. Corrugo la fronte, è passata solamente una settimana e le cose sono cambiate. Christopher non fuma, lo ha fatto solamente qualche volta; nelle prime settimane in cui Apollo è morto, lo fa solamente quando è nervoso.
Decido di raggiungerlo. Richiudo la porta alle mie spalle, per quanto sia possibile visto che è rotta, e mi avvicino a lui《Hai ripreso a fumare.》doveva essere una domanda ma mi esce più come un'affermazione, lui si gira verso di me sorpreso, non mi ha sentita arrivare. Allontana la sigaretta dalle labbra per poi far uscire il fumo, annuisce《Cosa c'è che ti turba ?》chiedo mettendomi seduta sull'erba, lui abbassa lo sguardo su di me per poi copiarmi, continua a fumare mentre guarda dritto davanti a sé《Non dovresti stare per troppo tempo qui fuori.》dice guardando la strada《Lo so.》dico solamente, non è un bel quartiere, infatti, più si sta in casa e meglio è《Allora ?》domando e lui corruga la fronte《Ti ho fatto una domanda Christopher. Cos'è che ti turba ?》richiedo, lui sbuffa《Josh. 》dice solamente, preme la sigaretta contro il suolo facendola spegnere, io mi porto le gambe al petto facendogli capire che un semplice nome non mi basta. A tutti da fastidio Josh.
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Un Cuore in due
ChickLitArtemide Brown ha 19 anni, si trasferisce nella casa dei suoi tre fratelli maggiori, per non restare a vivere da sola con il padre, in un quartiere del Bronx per continuare l'università. È silenziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio. Partecipa...