La mattina seguente non andiamo all'università perciò disattivo tutte le sveglie e cerco di dormire, sono le cinque del mattino e siamo tornati da tre ore ma non riesco a dormire, vorrei prendere le pasticche ma trattengo l'impulso di aprire il cassetto del comodino per afferrarle.
Sbuffo incrociando le braccia dietro la testa mentre guardo il soffitto, dovrei dormire altrimenti stasera non riuscirò a vincere ma i miei occhi non hanno intenzione di rimanere chiusi. La mia testa viene inondata da pensieri e uno di questi è quanti soldi Josh deve a quell'uomo, non capisco perché continua ad indebitarsi quando sa che non può restituire neanche un centesimo. Non ho intenzione di dire nulla ai miei fratelli, so che si arrabbierebbero, soprattutto Chris, perché quell'uomo è venuto a cercare me, sarei potuta essere anche in pericolo quella sera.
Inizio ad accarezzare Pegaso accanto a me per poi cercare, di nuovo, di addormentarmi. Poche ore più tardi mi sveglio per via di Pegaso che ha deciso di impadronirsi del mio letto mandandomi all'angolino, provo a richiudere gli occhi ma, stando in una posizione scomoda, finisco per alzarmi. Lo vedo continuare a dormire beatamente mentre io mi stropiccio gli occhi, mi stiracchio per poi prendere il telefono e vedere che ore sono; sono quasi le dodici. Prendo i primi vestiti che mi capitano davanti e poi vado in bagno per farmi una doccia.
Gli altri dormono ancora così scendo al piano di sotto per preparare il pranzo, apro il frigorifero e prendo le prime cose che mi capitano sotto mano. Mi appoggio con i gomiti sulla credenza della cucina per poi passarmi le mani sul viso, ieri ho fatto molto tardi e le poche ore che ho dormito non mi sono bastate. Sbadiglio per poi ricompormi quando sento dei passi provenire dalle scale, mi passo una mano tra i capelli vedendo mio fratello Nicholas entrare in cucina《Buongiorno Mimì.》 dice sorridendomi con la voce ancora assonnata, gli sorrido e poi inizia ad apparecchiare la tavola mentre io finisco di cucinare.
Quando tutto è pronto anche gli altri due scendono e si mettono seduti insieme a noi, mangio velocemente in modo tale da sbrigarmi, devo incontrarmi con Megan, devo studiare e stasera dovrò andare alla gara. Finito di mangiare mi alzo per andare in camera mia mentre Mik lava i piatti e Chris sparecchia, quest'ultimo mi richiama. Mi giro verso di lui e vedo che prende qualcosa dalla tasca posteriore dei jeans, è andato a dormire vestito, mi passa tutti i soldi soldi che abbiamo vinto, lo guardo corrugando la fronte《Mi sono dimenticato di metterli a posto, visto che stai andando di sopra potresti farlo tu ?》mi chiede ed io annuisco prendendoli.
Salgo le scale per poi dirigermi in bagno, mi avvicino al mobiletto in legno e mi metto in punta di piedi per poi aprire il cassetto più alto ed infilarci i soldi dentro. Lo richiudo e poi vado in camera mia, prendo la pasticca e poi inizio a studiare, tra poco avrò l'esame e se continuo a perdere tutte queste ore di sonno studiare sarà inutile visto che potrei collassare davanti ai professori. Leggo ad alta voce, sottolineo, mi faccio qualche riassunto e poi ripeto.
Continuo così per ben due ore, quando si sono fatte le tre del pomeriggio decido di chiudere tutto e di raggiungere Megan, mi allaccio le scarpe e poi scendo al piano di sotto, mi infilo il giacchetto e saluto i miei fratelli. Appena chiudo la porta vengo investita dal vento freddo, mi abbottono bene il cappotto e poi mi inizio ad incamminare verso il bar dell'ultima volta. Spigno la grande porta in vetro venendo accolta dal calore dei riscaldamenti, gironzolo con lo sguardo fin quando noto una testa rossa china sul proprio cellulare, mi dirigo verso di lei mentre mi tolgo il cappotto.
《Ciao.》dico mettendomi seduta e facendola spaventare, non mi aveva sentita,《Ciao, mi hai messo paura.》dice sorridendo mentre si porta una mano sul petto, poggia il telefono sul tavolo il quale lentamente si spegne da solo《Come stai ?》chiedo, non l'ho vista all'università e non le ho scritto, preferivo chiederglielo di persona, non mi piace scrivere o telefonare alle persone《Meglio, grazie.》dice e poi si gratta la base della nuca in imbarazzo, inclino leggermente la testa mentre la studio, ha le unghie mangiucchiate, i capelli raccolti in una coda bassa fatta di fretta, non è neanche truccata, infatti, sotto i suoi occhi ci sono delle occhiaie abbastanza evidenti, si sarà sentita davvero come uno straccio《Ti ringrazio per avermi accompagnata a casa e tutto il resto, mio fratello mi ha detto tutto. Mi ha anche fatto la ramanzina.》dice sorridendo mentre pronuncia l'ultima frase, sorrido anch'io pensando ai miei fratelli e alle loro ramanzine.
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Un Cuore in due
Romanzi rosa / ChickLitArtemide Brown ha 19 anni, si trasferisce nella casa dei suoi tre fratelli maggiori, per non restare a vivere da sola con il padre, in un quartiere del Bronx per continuare l'università. È silenziosa e attenta ad ogni minimo dettaglio. Partecipa...