CAPITOLO 16

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CACCIA AL FANTASMA

Alcuni dicono che i sogni sono la porta per vedere i nostri più profondi e inconsci desideri, come se vedessimo un mondo dove tutto è possibile.
Dove possiamo amare, sfidare la sorte, sopravvivere a tutto.
E sembra così reale perché la nostra mente ci dà esattamente ciò che non abbiamo il coraggio di prendere ad occhi aperti.
È come stare in un universo in cui le cose sono diverse ma a volte migliori, proprio come avremmo voluto che fossero.
Forse è per questo che al risveglio ci sentiamo male, nel posto sbagliato.
Steve stava sognando per l'ennesima volta una realtà che non conosceva ma a cui si sentiva connesso, come se fosse la vita che avrebbe dovuto avere se solo le cose fossero andate diversamente.
Se solo l'avesse salvata.
Rogers camminava nell'Avengers Tower, aveva fatto avanti e indietro per mezz'ora, si era persino cambiato tre volte. Indossava un maglione blu aderente che metteva in risalto gli occhi celesti e dei jeans ben stirati. La sua meta era uno dei laboratori più grandi della struttura, nonché il preferito di Rhea Pierce.
Stava per non entrare tanto era indeciso, almeno finché non sentì una voce<<Oh ma dai, Stark!>>

Entrò d'istinto credendo che l'amico fosse lì ma vide solo una donna, con indosso una tuta grigia molto attillata, aveva una scollatura quadrata e le braccia nude.
Era scalza, ma a terra c'erano un paio di tacchi neri.

<<Che stai facendo?>>

Ella si voltò, aveva i capelli castani raccolti in un groviglio e una matita infilata dentro. Steve pensò che fosse straordinario il modo in cui fosse bella anche quando era tanto caotica.
E nessuno era più caotico di Rhea Pierce.

<<Pensavo di sprecare la mia vita, ti unisci a me?>>mormorò, sedendosi alla scrivania.

Egli si avvicinò, quel posto era immerso nei fogli, c'erano cartine e mappe ovunque.

<<Dovresti prenderti una pausa dal lavoro>>le fece notare.

Ella sorrise appena<<La sto facendo, ho stappato una bottiglia di vino invecchiata cento anni. Ehy, avete quasi la stessa età!>>

<<Cinque punti a Grifondoro>>disse un'altra voce.

Steve guardò il computer acceso, Tony era proprio lì, in un altro laboratorio mentre toccava diversi ologrammi blu<<Ciao, Tony>>

<<Ciao, Ghiacciolo!>>

Si avvicinò allo schermo<<Ma dove sei?>>

<<Otto piani sopra di voi, è la minima distanza necessaria per evitare che Rhea mi uccida>>

<<Non voglio ucciderti>>sbuffò lei versandosi da bere.<<Almeno non tutti i giorni>>

Rogers sapeva bene quanto fosse meglio non mettere i due geni in una stanza insieme, il loro sarcasmo unito mandava tutti gli Avengers al manicomio.

<<Cosa combinate esattamente?>>

<<Tony e io abbiamo fatto una scommessa. E io non perdo mai, Captain Stella>>

Stark rise<<Lo vedremo, Dory>>

Il miliardario la chiamava così, come la compagna di Nemo, che continuava a dimenticare le cose.
Rhea detestava quel soprannome ma in fondo, molto segretamente, la divertiva.

<<Smettila di chiamarmi Dory!>>

<<Quale scommessa?>>li interruppe Steve.

𝐒𝐈𝐍𝐍𝐄𝐑 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora