ORIGINI
Origine e inizio sembrano sinonimi, lo direbbe qualsiasi dizionario.
Ma di fatto non lo sono.
L'inizio di qualcosa è naturale, avviene dopo la fine qualcos'altro ed è destinata a ripetersi. Ci sono milioni di inizi, di prime volte.
Ma quando parliamo di origine, parliamo di una singola volta, irripetibile, che ha lasciato il segno, è sinonimo di creazione, di soprannaturale. Tutti abbiamo un origine, non ha che fare con la nostra nascita ma con qualcosa di più antico, ancestrale. Il primo di una famiglia, il primo che ha fatto qualcosa.
Rhea non si definiva una pioniera, anche se il mondo l'avrebbe definita come tale un tempo, quando era solo un ingegnere, un genio della scienza meccanica aerospaziale.
Quel tempo era ormai passato, aveva soddisfatto le aspettative dei Pierce ma anche loro avevano fatto grandi cose. Dunque non era la prima.
Ciò l'aveva sempre irritata. Anche i suoi poteri, per quanto straordinari, non erano unici. Ci aveva pensato quasi tutto il viaggio, mentre guardava di sottecchi Wanda.
Pensò alla Regina Madre, alla sua proposta di conoscere le proprie origini e non riusciva a decidersi. Anche perché era stata testimone che sapere la verità non è sempre un bene.
Un esempio era accaduto qualche ora prima, quando Natasha aveva riconosciuto Yelena.
Rhea aveva sdrammatizzato dicendo che il mondo è piccolo, ma non aveva funzionato. Le due erano andate sotto coperta a urlarsi contro, anche se aveva iniziato la bionda.
Le due russe erano cresciute insieme in una casa segreta, in Ohio, prima di essere portate nel programma della Vedove Nere.
Erano quasi arrivati, la giungla africana faceva da sfondo a quella mattinata. Rhea non voleva intromettersi tra di loro, anche se aveva capito tutto quello che si erano gridate in russo ma Clint le aveva calmate, in qualche modo.<<Perché non l'hai semplicemente detto?>>
Rhea alzò il viso, trovando al suo fianco Steve. Era chinato su di lei, non la guardava direttamente ma fissava gli schermi. Su uno c'era uno speciale telegiornale della BBC, televisione inglese.
<<Detto cosa?>>
Posò gli occhi blu su di lei, le fece un ammonimento<<Rhea>>
Il telegiornale scelto parlava delle notizie dell'ultima ora, sui file riservata diffusi. Il titolo in bianco, sulla striscia rossa diceva "Rhea Pierce è davvero una Peccatrice?".
Ella sapeva che era un titolo giornalistico ridicolo, certo che era una Peccatrice ma il mondo non ne era sicuro. Questo, per quanto fosse sveglia, non lo capiva.
Il Generale Ross, mostrato in tv, stava sfuggendo da dei giornalisti furenti, che chiedevano la verità su Barnes e gli Avengers. Dicendo che i veri criminali non erano loro, per essersi difesi ma piuttosto chi li aveva aggrediti.<<Va bene, ho pensato alle informazioni di Vienna e Berlino, a come diffonderle ma non è stato pianificato. Mi è venuto in mente quando stavo raggiungendo l'archivio. L'ho solo fatto.>>
<<Hai reso pubblica la nostra innocenza, non è una cosa che hai solo fatto, Trifoglietto>>mormorò Sam seduto più in là.
<<Be', parliamo dell'opinione pubblica che ci vede ancora come eroi. Non direi lo stesso delle istituzioni>>ricordò loro Wanda.
Scott alzò le spalle<<Essere un criminale per il governo non è una sorpresa per me>>
<<Abbiamo un piano?>>domandò Natasha, mettendo un braccio sulla poltrona dell'amica.
Rhea sospirò<<I file che ho pubblicato non ci assolvono da tutte le accuse. Resistenza alle forze dell'ordine, aver distrutto un'aeroporto, mezza città straniera e una struttura militare segreta>>
<<Dimentichi l'evasione dalla prigione più sorvegliata del mondo>>aggiunse Yelena.
Annuì divertita<<Giusto, non dimentichiamolo. Lo aggiungerò al mio curriculum>>

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𝐒𝐈𝐍𝐍𝐄𝐑 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬
FanfictionSinner- Peccatore/Peccatrice Scegliere tra bene e male è come scegliere tra giudicare il peccatore o il suo peccato, c'è una sfumatura a separarli. Rhea Pierce ama le sfumature, proprio quanto ama un buon vino. Figlia del potente Alexander Pierce...