Chapter four

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Mi parve di sentire qualcosa toccarmi mentre dormivo, schiusi gli occhi, e vidi in lontananza una figura andare via, per poi sparire fra la foresta. Mugolai un po' inquieta e decisi di tornare, avevo dormito una ventina di minuti.

Sospirai rientrando nella sala, volevo tuffarmi a letto e basta.

Era mattina. Ieri sera si poteva descrivere solo in noia e spreco di tempo. Mi feci un bagno preparatomi da avery, dovevo togliere la lacca dai capelli. Mi sistemai mettendomi dei pantaloni, una maglietta, feci una coda alta e preparai la borsa, sarei scesa in città oggi a fare compere e staccarmi da casa, era pesante.

Passai una magnifica giornata, decisi di andare al supermercato per prendere un po' da mangiare, volevo aiutare le cameriere a fare la pasta con le zucchine ma alla mia maniera.

Percorsi i vari scaffali prendendo ciò che mi serviva e mi diressi alla cassa aspettando il mio turno, ma mentre ero distratta dal leggere la confezione di una salsa per noia, sentì qualcosa che mi fece gelare il sangue. "Questa è una rapina!" urlò una voce e alzai lo sguardo e vidi tre uomini con delle pistole, spalancai gli occhi e la salsa mi scivolò cadendomi a terra.

I loro occhi si puntarono su di me, vidi la signora con suo figlio davanti a me per terra abbracciati guardando in basso, ma rabbrividì quando vidi il più alto avvicinarsi a me e distinto presi un pezzo di vetro da terra puntandoglielo contro.

Gli altri rubarono i soldi, e questo si stava avvicinando parandomisi davanti, a pochi cm, ero spiaccicata contro la cassa.

"Non avrei mai pensato di vedere la principessa ad un supermercato" disse, e la sua voce mi parve famigliare.
Stetti zitta, avevo la bocca aperta ma nessuna parola sembrò uscire da essa.

"S-state commentando un reato.." borbottai provando ad essere coraggiosa e mi scoppiò a ridere in faccia. Aveva una bella risata roca.

Ma cosa vado a pensare?!
Mi schiaffeggiai mentalmente.

Indossava una maschera al dir poco inquietante, sospirai ormai disperata e all'improvviso sentì una botta contro la mano e feci cadere il pezzo di vetro, ma che bastardo, e che stupida che sono permettendomi di distrarmi in un momento così.

"Capo, abbiamo preso tutto" disse una voce, un suo compagno con due sacchi pieni di soldi, vidi il commesso a terra tremante, come tutti del resto.

"Vai, ti raggiungo fra poco" disse lui, non smettendo di guardarmi, non si era girato nemmeno per guardarlo.

"R-raggiungi i tuoi amici piuttosto di stare qui e terrorizzare tutti maleducato" dissi e vidi le sue mani chiudersi a pugno e tutti mi guardarono sconvolti "Hai la bocca troppo larga per i miei gusti" disse roco e serio, il suo cambio di tono mi fece rabbrividire.

"V-vattene allora, anzi no, sai cosa? Rimani, così la poliz-" e non finì che la sua mano avvolse il mio collo interamente e sussultai "Un piccolo messaggio per tuo padre da riferire, se non si sbriga, avrò altro da rovinare, e sa bene che mi ci vorrà poco per prenderla" disse serio e freddo, aumentando leggermente la presa e gli pestai il piede e lui mi ripagò dandomi una pacca alla coscia e sussultai sconvolta e indignata.

"Ci vedremo presto, principessa" rise lui e mi lascio prendere fiato, guardandolo uscire e corsi via dal negozio chiamando l'autista prima del dovuto.

Che cosa era appena successo? Che cosa voleva da mio padre?

Assassin's princessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora