Maya's pov
Mi risvegliai ore dopo, da sola a letto.
Corrucciai lo sguardo e mi stiracchiai, guardai l'orario ed erano le 16, ho dormito molto, ma dov'era Azron?
Mi alzai mettendo dei pantaloncini e le ciabatte, andai in cucina avendo un po' fame.
Notai si fosse fatto un panino a giudicare da ciò che aveva lasciato sul piano e me ne feci uno anche io non avendo molta voglia di cucinare.
Mentre mi stavo preparando la tavola per mangiare notai una figura muoversi da fuori, eccolo, era fuori in terrazza a fumare e parlare al telefono con qualcuno, non mi sorprendeva.
Mi sedetti e lo guardai parlare mentre mangiavo, e ogni tanto dando un'occhiata alle mie gambe che tremavano e mi facevano arrossire al pensiero di ciò che avevamo fatto prima.
Il mio cuore era suo, potevo essere arrabbiata quanto volevo, ma non riuscivo a stargli lontana.
Sospirai pensierosa, avrei dovuto superare e chiudere questo capitolo?
Non lo so, da una parte non era giusto nei miei confronti, ma non volevo stare litigata con lui e discutere tutto il tempo.Perché doveva essere tutto così complicato?!
Sarei stata paziente, non c'era molto da fare.
Era ovvio che lui non mi avrebbe mai permesso di andare via, e non riuscivo ad andarmene.
Sperai solo che mi avrebbe raccontato tutto presto.Mentre stavo finendo il panino lo vidi entrare e mi guardò sorpreso vedendomi sveglia.
"Come ti senti?" chiese avvicinandosi e guardai il panino come se fosse la cosa più interessante di sempre non riuscendo a guardarlo.
"Bene" mormorai imbarazzata, lui venne dietro di me e mi abbracciò baciandomi il capo un paio di volte.
"Bene" disse sedendosi accanto a me.
"Maya" iniziò a dire e prese un respiro profondo."Ho parlato con Soyer. Dopodomani devo tornare a Parigi, devo risolvere una questione importante. Finché non tornerò rimarrai con lui e Avery, non abitano molto lontano da qui" disse e mi diede il tempo di realizzare ciò che mi stava dicendo.
Ma cosa?!
"Quale questione? E perché non posso venire?" mi allarmai e mise le sue mani sulle mie calmandomi.
"Sai già la risposta. È difficile, ma non devi preoccuparti di niente. Se tutto va secondo i piani dovrei tornare quattro giorni dopo, se no dopo qualche giorno ancora, ma tornerò presto" disse ed ebbi un brutto presentimento alle sue parole.
"N-no, non voglio che tu vada..." sussurrai spaventata, soprattutto ora che avevo questa brutta sensazione.
"Maya, non devi preoccuparti davvero. Tornerò presto da te, andrà tutto bene, non devi-"
"No, no ho un brutto presentimento. Te ne starai qui non mi interessa che cosa tu debba fare" dissi e feci per alzarmi, ma prese la sedia tirandola e avvicinandomi di più a lui.
"Non avere paura" mi disse accarezzandomi le cosce e negai con il viso.
"Con te e quando fai così è impossibile, non andare" dissi e mi diede quello sguardo.
"Allora portarmi con te, non ti darò fastidio" lo pregai e mi prese il viso sospirando "Non è possibile tesoro, starai qui, perché so che sarai al sicuro e che starai bene"
"Ma io non so come starai tu e se sarai al sicuro" sussurrai e sentì i miei occhi lacrimare, stavo sentendo solo paura, ansia, non riuscivo a spiegarmelo.
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Assassin's princess
RomansaMaya Serafina Bolwayd è una ragazza di 18 anni e principessa di Parigi, una ragazza dal buon cuore, amata da tutti per la sua anima pura e dolce. Ma ciò che nessuno sa, è che in quel grande castello si celano degli oscuri segreti, senza amici e pre...