Chapter eighteen

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Merda.

Mi ha bagnato tutto, trova ancora il coraggio di fare delle stronzate e farmi infuriare nonostante tutto.
Vederla arrossire mi ha compiaciuto ad essere sincero, mi venne voglia di giocare un po', vedere come si mordeva le labbra dal nervoso era una tortura, solo io ho il permesso di morderle.

Stavo veramente cominciando a pensare che fosse la figlia del diavolo, sapeva come manipolarmi e farmi impazzire senza fare nulla di speciale, mi faceva dannare e peccare più di quanto non lo stessi già facendo per conto mio.

E come se non bastasse, cedetti, la baciai gustandomela per bene e sentire i suoi versi, dio sa quando io mi stia contenendo e soffrendo.

Avevo un bisogno matto di baciarla, non riuscivo più a stare in pace se le mie labbra non incontravano le sue dolci e irresistibili.

Mi staccai da lei ritornando sobrio e sospirai, che cazzo, mi avrebbe fatto la predica e io non l'avrei ascoltata pensando a quanto mi fossi rammollito.

"Non dire una parola" ringhiai disperato ma felice, mettendomi le mani fra i capelli, ero pazzo, totalmente pazzo.

Si, pazzo di lei! Urlò la mia coscienza, come dargli tolto.

Tre ore, solo tre dannate ore e le sarei stato lontano, non sarebbe finita bene per noi due chiusi qui dentro senza via d'uscita.

La vidi girarsi e non pensai mi avrebbe ascoltato, fui sorpreso.
Si girò stando in silenzio e dandomi le spalle pensierosa, era rossa come un pomodoro.

Chiesi un asciugamano e provai ad asciugarmi i capelli, tolsi la maglietta e dissi all'hostess di fare qualcosa per asciugarla.
E fu così, che rimasi mezzo nudo, "davanti" ai suoi occhi.

Volevo stuzzicarla ancora, ma avrei aspettato si girasse, volevo vedere la sua innocente reazione al mio petto nudo.

Non sapevo spiegare a me stessa perché io non avessi fatto niente quando mi ha baciata

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Non sapevo spiegare a me stessa perché io non avessi fatto niente quando mi ha baciata.
Sarà perché ero scioccata, ma il fatto che non feci niente per staccarmi, davvero volevo che mi baciasse?

Non potevo permetterlo, è il mio rapitore per l'amore di dio, e solo egli sa che cos'altro sia quel psicopatico!

Per quanto volessi urlargli e dirgli parole, non era solo colpa sua, l'avevo "permesso" se così si poteva dire, anche io.
Mi girai e fui immersa da così tanti pensieri, mi venne mal di testa.

Mi toccai le labbra ed un po' doloranti per i morsi che mi ha dato! Che cavolo.

Poi non riuscivo a capire, perché mi baciava?

Era molto strano, mi trattava male, poi bene, dopo mi bacia e mi dice di stare zitta, era un totale casino, penso che anche per lui sia così, volevo delle spiegazioni, ma avevo un po' paura a fargli domande, mi imbarazzava un po' la questione, e poi dubito mi avrebbe dato delle risposte era abituato ad ignorarmi.

Poi quando sentì che diede la maglietta all'uomo che lavorava qui come hostess, spalancai gli occhi, era senza maglietta?!

Non mi sarei girata, mai.
Non ho mai visto nessun uomo senza maglietta, e di certe non sarebbe stato oggi il girno.

Nel mentre, pensai a tutte le possibili via di fuga che avrei potuto cogliere dopo essere scesi dall'aereo.

Incrociamo le dita.

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