Chapter thirty nine

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Quando aprì gli occhi mi trovavo sul letto, più precisamente fra le braccia di Azron, ci eravamo addormentati.

Mi girai verso di lui e affondai il viso sul suo collo stringendolo delicatamente a me senza svegliarlo, accarezzandolo e sentendo il suo profumo che mi faceva andare in estasi.

Amavo Azron.

Per quanto poteva essere folle, era così, mi sono innamorata.

Da una parte ho la mia famiglia, le mie amiche, casa mia e altro, ma dall'altra invece c'è lui, che è il mio mondo, il mio unico pensiero, ciò che volevo di più al mondo e che non avrei mai voluto perdere per nessun motivo.

Era difficile, ma l'idea di non rivedere Azron mi spaventava di più che non rivedere i miei genitori, ma ero fiduciosa che sarei ritornata da loro, con lui, e sarei stata insieme con le persone che amo, senza la distanza.

Lui si svegliò dopo un po', abbiamo dormito fino l'ora di pranzo, dopo avermi dato un bacio in fronte mi disse dove erano le valigie e se potevo cominciare a riempirle, mentre sarebbe andato a prendere da mangiare e altro per il viaggio.

Ore 18:30

"Vieni" disse prendendomi la mano mentre nell'altra aveva la valigia, e io avevo uno zaino alle spalle con del cibo e varie cose in caso di necessità.

Non ci stavo ancora credendo però, stavo davvero scappando con lui, pensare al fatto che tempo fa ero scappata da lui e che ora invece sto scappando insieme a lui è folle, siamo folli.

Mi sembrava di star vivendo sul serio, anche se in modo molto stressante e pericoloso, ma ero anche emozionata d'altro canto.

Certo, non mi sono dimenticata il fatto che non mi stesse dicendo nulla, ma forse presto lo avrebbe fatto...

"Cosa facciamo adesso?" chiesi "Ci porterò in aereoporto, è a un'ora da qui, ho la macchina" disse e mugolai nervosa, una volta usciti dall'hotel mi portò in un parcheggio dove vidi questa macchina, una gip nera.

"Pronta principessa?" chiese aprendomi la porta e salì cercando di non arrossire, sia per il suo trattamento che per il suo sorrisino che aveva sempre effetto su di me.

Il tempo passò velocemente, forse per l'emozione, mi disse di provare a riposare che sarebbe stato un lungo viaggio in aereo, ma non volevo dormire.

Appena arrivati prendemmo le nostre cose e ci dirigemmo all'interno dell'aeroporto mano per mano, aveva creato dei documenti falsi, non so molto essendo che mi diceva poco, voleva dirmi il meno possibile come sempre.

Lo lasciai fare e passammo tutto senza problemi per fortuna, finchè finalmente non ci imbarcammo in aereo, era pieno, chissà quale era la destinazione.

Ci accomodammo e mi fece sedere accanto al finestrino e lui in mezzo fra me e un'altro uomo, volevo stuzzicarlo ma decisi di contenermi sorridendo internamente.

Quando sentì le voci dei comandanti Azron mi tappò le orecchie impedendomi di sentire dove saremmo andati e lo guardai male, che senso ha?!

"Sai come sono, le cose te le dirò dopo una volta scesi e da soli, prova a dormire per ora" disse accarezzandomi la coscia e sbuffai tenendo la sua mano, ormai erano diventate le 22:30, sperai di poter dormire per tutta la durata del viaggio e non annoiarmi.

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