Chapter twelve

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Spalancai gli occhi trattenendo il fiato, di nuovo!?
Mi si bloccò il respiro e mi sentì in fiamme il viso, avevo le mani sul suo petto come per spingerlo, ma non ci riuscivo, qualcosa mi fermava, mi divorò le labbra stringendomi a lui e ansimai, me le stava mordendo!?

Gemetti dal male e provai a girare il viso, a reagire, ma me lo tenne fermo, non si voleva staccare da me.

Mi pizzicarono gli occhi dal bruciore e lo morsi anch'io così che si togliesse, ma lo sentì sorridere, si stava divertendo questo pazzo!
Mi diede gli ultimi baci capendo che era ora di farmi respirare, lo uccido, si staccò e respirai spingendolo via e mi girai dandogli le spalle scioccata, toccandomi le labbra.

Mi afferrò il braccio e fummo di nuovo faccia a faccia, mi accarezzò il labbro inferiore ammirandomi e strinsi gli occhi dal bruciore e mi guardò soddisfatto, "Non parli più ora?" chiese e lo fulminai mordendogli il dito e lo tirò via ridendo "Sei fortunata che mi piacciono i morsi" disse facendomi l'occhiolino.

"Tu non puoi b-baciarmi! Cosa non hai capito?!" urlai rossa fino le punte dei capelli e lui mi guardò malizioso "E tu cosa non hai capito che faccio quel che voglio?" disse e guardò l'orologio, era quasi ora di cena.

"Mangerai qui, arriverò fra quaranta minuti" disse e gli tirai le mie ciabatte sulla schiena, avevo una pessima mira.
"Ah e comunque mi hai fatto ricordare che le tue cose sono arrivate, sono già sistemate nell'armadio" disse e fui sconvolta dalla velocità, assurdo.

"Non tornarci in camera!" urlai e sbuffai ad alta voce quando non mi aveva nemmeno dato attenzione e se andò.

Mi buttai sul letto esasperata, ma che stava succedendo..

Ebbi un momento di nostalgia e tristezza, mi vennero le lacrime e ripensai ai miei genitori, ad Avery, alla mia semplice vita, e guarda dove sono ora, chissà dove, rapita da un pazzo molestatore!!

Mi domandai cosa stessero facendo i miei genitori, come erano messi nel cercarmi e salvarmi.

Lasciai che le lacrime mi rigassero le guance volendo sfogarmi un po' in qualche modo.

Ma perché avevo una strana sensazione allo stomaco quando era con me?
Sopratutto quando mi baciava! Sentivo uno zoo.
Forse perché sono i miei primi baci?
E CHE BACI!
Sbuffai decidendo di farmi una doccia rilassante, non ebbi più fame.

Piangere sotto la doccia mi ha fatto bene devo dire.

Dopo aver asciugato i capelli uscì, ovviamente con l'asciugamano intorno al mio corpo, mi avvicinai all'armadio e caspita, era colmo di vestiti stupendi.

Sorrisi, almeno questo.
Presi un pigiama di Victoria Secret e l'intimo, dopo essermi vestita, misi il vassoio fuori dalla porta e me ne andai a dormire, e mi accertai di prendere tutto il posto del letto,

te lo scordi di dormire con me!

Dopo mangiato, ritornai in camera, e non ho fatto altro che pensare alle sue labbra

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Dopo mangiato, ritornai in camera, e non ho fatto altro che pensare alle sue labbra.

Ero ossessionato da lei.

Sapevo di essere uno stronzo per baciarla così, senza motivo e il suo consenso, ma non riuscivo a farne a meno, sono così dolci e carnose, tutto di lei mi faceva diventare più pazzo di quanto lo fossi già.

Ma lo sapevo, ne ero certo, che sentiva anche lei qualcosa per il bacio e per la mia presenza.

Nessuna mi aveva mai catturato come lei, forse lo era, una strega.

Sospirai quando vidi il vassoio fuori dalla porta, che testarda.
Ordinai alla cameriera di prenderlo ed entrai, ed eccola, in una posizione a stella a dir poco divertente, cercava di occupare tutto lo spazio inutilmente, era minuscola e il letto era abbastanza grande.

Mi diressi in bagno facendo la doccia anch'io, e fui sorpreso del sonno di questa ragazzina, aveva davvero un sonno pesante quando ci si metteva, ho fatto abbastanza rumore senza volerlo e non reagiva, sembrava morta al primo sguardo.

Mi avvicinai e la presi dai suoi fianchi morbidi e delicati, la sollevai leggermente spingendola più in là contro il muro, il letto era attaccato ad esso lateralmente essendo nell'angolo.

La vidi chiudersi a riccio come era solita fare quando veniva toccata, era fin troppo adorabile, poi con quelle belle labbra rosse dai morsi che le ho dato,
cazzo, devo smetterla.

Non scopo da un po' in effetti, da quando ho messo gli occhi su di lei, il fatto che continuava a tentarmi e provocarmi senza fare assolutamente niente, era molto fastidioso quanto interessante.

Stamattina mentre si era addormentata in ufficio, era venuta Mylen, la troia di turno, era fissata con me per qualche motivo, si, la usavo per il mio piacere personale, ma non per altro, per carità.

Eravamo soliti a scopare quasi tutti i giorni, ma da quando era entrata in gioco la principessina, non volevo avere nulla a che fare con lei, o con altre.

Le accarezzai il viso e avevo un bisogno assurdo di baciarla e stringerla a me, ma non volevo che si sentisse a disagio, però l'avrei baciai, quello si, non l'avrebbe saputo.

Mi chinai e le baciai la fronte sistemandole le coperte, quel pigiamino le stava molto bene devo dire.

Per la seconda volta in tutta la mia vita, riuscì a dormire molto bene, tutto merito a questo angioletto, oggi mi ero risvegliato davvero in piene forze e ben riposato, il suo profumo di lavanda e miele non svaniva anche se usava il mio shampoo, mi tranquillizzava da morire, mi avvicinai un po' a lei, crollando velocemente, con lei nei miei pensieri, come sempre ormai.

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