Chapter twenty two

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Al mio risveglio ero molto stordita, stanca soprattuto.
Mi stiracchiai e vidi che il letto era mezzo vuoto, la porta del bagno aperta, non c'era traccia di lui.

Mi alzai per sciacquarmi il viso e mi vestì mettendo una maglietta e degli shorts e feci una mezza coda ai capelli, quando finì uscì e notai ora un bigliettino sopra il comodino.
'Sono uscito presto per fare una cosa, arriverò dopo pranzo' c'era scritto.

Sospirai sollevata, non volevo vederlo dopo le parole che mi aveva detto. Mi misi a letto e accesi la tv guardando varie cose, ma poi la mia mente andò a ieri sera, non mi ricordavo molto del ballo.
Come ci ero tornata a casa? E come avevo trascorso il tempo?
Dio non ricordavo nulla se non poco.
Ricordai di aver bevuto, oddio, spero non sia successo chissà cosa, dovevo chiederglielo assolutamente.

Sospirai e continuai a guardare la tv, aspettando che diventarono le 13:00 per far sì che il pranzo arrivasse avendo fame, il fatto che c'era la tv migliorava le cose, avrei avuto qualcosa da fare per trascorrere il tempo e non annoiarmi.

Mentre sgranocchiavo delle nocciole a caso trovate qui in giro, sentì bussare alla porta, e poco dopo entrò una donna e posò subito il vassoio con il cibo sul tavolino per poi andarsene senza guardarmi o altro.

Mugolai affamata e lo presi, cominciai a mangiare ed era tutto molto buono.

Proprio quando finì di mangiare sentì la porta aprirsi e alzai lo sguardo, eccolo, indossava una felpa smanicata con il cappuccio e dei pantaloncini, sembrava leggermente sudato, e i suoi muscoli erano in bella mostra, così come i suoi tatuaggi.

Arrossì quando notai che rise per come lo guardai e mi levai il pensiero di dosso imbarazzata.
"Come ti senti?" chiese mentre posò un borsone a terra "Bene, ho delle domande da farti però su ieri" sussurrai mettendomi comoda sul letto e ghignò "Immaginavo" disse mentre frugava nell'armadio, sarebbe andato a lavarsi molto probabilmente.

"M-mi ricordo poco di ieri sera, cosa è successo?" chiesi e notai i suoi muscoli irrigidirsi, "Ovvio che non ti ricordi, ti ho detto di non bere e mi hai disobbedito come sempre" disse alzandosi e avvicinandosi a me e rabbrividì dal suo tono "N-non sono piccola, ho l'età per farlo e faccio ciò che voglio, ma ora rispondi, cosa è successo?" chiesi cercando di avere quel tono da ordine, ma lui ghignò e basta "Mhmm, in realtà lo sei, comunque stavi male e avevi cominciato a blaterare cose, ho deciso di tornare a casa, eri ubriaca marcia" roteò gli occhi.

Lo guardai sottecchi ispezionandolo "S-sicuro di non aver fatto niente mentre ero in quelle condizioni?" sussurrai e lui si avvicinò imitandomi e i nostri nasi si sfiorarono e ingoiai un groppo in gola "Io si, ma forse tu.." sussurrò, senza finire la frase e andò in bagno, ero confusa ora.

Dieci minuti dopo uscì vestito, e in quel momento sentimmo bussare la porta.
Si avvicinò aprendola e provai a sbirciare ma non capivo chi fosse essendo che la sua figura copriva tutta la visuale.
Mi alzai e misi la faccia tra il suo braccio e fianco, c'era una donna, forse sui vent'anni, capelli ramati e occhi verdi, aveva un'area dura però "Non abbiamo tempo da perdere, sta aspettando che-" e si bloccò quando mi vide.

Azron abbassò la testa guardandomi e mi diede uno sguardo da 'vai via' e mi morsi l'interno guancia ubbidendo e ripresero a parlare, solo che più a bassa voce.

Cosa dovevano fare per non avere tempo? Chi aspettava?

Dopo due minuti lui chiuse la porta e si girò verso di me, sembrava irritato dalla loro conversazione "Sei una ficcanaso" disse prendendo il telefono e aprì la bocca scioccata "Ma come ti-" "Shh" mi zitti e lo fulminai "Che cosa dovreste fare che non avete tempo? Qualcosa di illegale mh?" chiesi stuzzicandolo e mi guardò con sguardo serio e lo vidi avvicinarsi e il mio sorrisino sparì.

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