Chapter one

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"Signorina, quale vestito indosserà al ballo di stasera?" chiese Avery, la mia serva, direi anche una amica fra tutte, è l'unica purtroppo che non mi considera la figlia di papà, solo perché sono una principessa, non vuol dire che sono una snob viziata.

Sospirai, l'idea del ballo per qualche motivo mi trasmetteva ansia, me lo sentivo, sarebbe successo qualcosa, e di brutto anche.

"Non lo so ancora Avery, scegli tu per me, è uguale" le dissi con un sorriso tirato, e la vidi sorridere e corse nella mia cabina armadio, lei aveva buon gusto e amava scegliermi i vestiti, glieli facevo pure provare, ma mi sentivo in colpa per quanto i miei genitori la trattassero male, considerandola solo un inutile serva, provai a farla sentire meglio accontentandola.

Dieci minuti dopo, la vidi strillare e correre verso di me, ma dedussi fosse uno strillo di gioia ed emozione, ed ebbi ragione. Sbucò dalla porta con un bel vestito, era color blu notte, di seta, attillato dal seno alla vita e largo in poi con uno spacco alla gamba destra, con le spalline cadenti che circondavano le braccia, e nell'altra mano aveva invece dei tacchi di diamanti, belli altrettanto. "Ben fatto, come sempre" ridacchiai e mi alzai, ormai mancavano tre ore, il ballo cominciava alle 20:00.

"Grazie, so di avere stile" rise e sorrisi "Ma ora ti preparo un bel bagno caldo, puoi ingannare gli altri, ma lo so che sei turbata" disse facendomi l'occhiolino, e il mio viso si rilassò, lasciando spazio a un'area preoccupata e ansiosa.

DUE ORE E MEZZA DOPO

"Sei stupenda, una vera bomba" disse Avery, guardandomi dallo specchio con un sorriso stampato in faccia. Dovevo ammettere che mi sentivo bella effettivamente, mi piaceva tutto.

Misi degli accessori in diamanti per riprendere i tacchi, poco trucco essendo che non mi piaceva, mi preferivo senza, e come acconciatura, mi fece una mezza coda, con i capelli mossi, a onde, e non può mancare la mia adorata coroncina.
"Grazie mille per l'aiuto, non so come farei senza di te" le sorrisi abbracciandola e ricambiò, "Hai mezz'ora, se vuoi scendi, ho visto la sala da ballo, è veramente bella, io devo aiutare in cucina e sistemarmi in solo mezz'ora, speriamo di farcela" disse nervosa e ci salutammo, mi guardai un'ultima volta, facendo un sospiro per calmarmi, per poi uscire e scendere le scale.

Sperai veramente che la mia fosse solo una brutta sensazione e basta.

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