Capitolo 20

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... Erano pochi i disciplinati che una volta disarmati gli avversari correvano a fare rapporto ai loro comandanti. Le barbarie della marmaglia, tuttavia, continuavano altrove, sotto le rovine dell'antico Tempio e la porta di Erode, dove alcuni scampati cercavano di fuggire dallo sterminio.

Cassandra montò su Neve percorrendo i vicoli in subbuglio. I fuggiaschi inciampavano sotto gli zoccoli dei cavalli incalzati dal panico, al punto che non si poteva continuare a proseguire a cavallo. Si soffermò a osservare quel groviglio umano, che se non fosse stato per la battaglia sembrava stesse gesticolando senza una ragione. La consapevolezza che in quella città, da decenni, si consumavano i più atroci delitti e per il destino averla condotta fino a lì, uno scopo divino doveva pur esserci.

Questa volta non la scorse, bensì sentì percettibile la presenza del male. Da ogni vicolo i demoni dell'inferno uscivano come lupi, in cerca di prede da trascinare nelle più oscure tra le intenzioni. Ne sentiva i respiri profondi. Un freddo sudore le intorpidì i muscoli e quasi la paralizzò. Sarebbe bastato sollevare la spada per riportare l'ordine e far scomparire le tenebre ma non volle usarla dopo il disastro che aveva provocato. Mai più su Terra Santa! Neppure se glielo avessero chiesto ... gli Angeli!

Il suo volto si illuminò e chiamando a raccolta le sue forze si sforzò di muoversi da quella paralisi sospesa nel tempo. Sollevò il volto. I suoi occhi, attraverso l'elmo, sbirciarono il cielo offuscato dai fumi. Solo poche volte, in vita sua, si era rivolta alla schiera celeste e la sua fede era stata sempre premiata.

Chinò il capo e chiuse gli occhi, stringendo il pomo della sella. Le urla dei disgraziati le dilaniavano i timpani. Sentì il fiato sul collo degli angeli neri e la sua voce, in un mormorio, divenne acuta alle sue orecchie, infrangendo la barriera del frastuono: "Angeli" pregò con fervore "schierate le milizie a difesa dei derelitti nella terra che fu di Nostro Signore!" Sollevò gli occhi: due perle nocciola incorniciate dall'elmo. "Rendete gli audaci timorosi di Dio e intercedete, affinché Egli sia misericordioso!" Scandì l'ultima parola con impeto e richiuse gli occhi. Strinse le labbra al cedimento e dopo un attimo, che per lei sembrò un'eternità, non sentì più le forze del male attorno a sé e aprì gli occhi di scatto. La spada, nel fodero della sella, emanò un bagliore che illuminò i suoi occhi. Un silenzio improvviso regnò sul tempo che si fermò, lasciando sospese le azioni di quell'istante.

Dall'alto occhi invisibili scrutavano quella figura sul destriero bianco, con le spalle curve in preghiera. A un tratto, un lampo accecante si insinuò tra i fori delle abitazioni, delle moschee, dei viali stretti e una scia di luce si inoltrò tra esse, circondando e sfiorando tutto ciò che di umano vi era dentro. Così come giunse, il lampo cessò e come lei aveva supplicato, tutti rimasero incolumi. Dio era stato misericordioso!

Certi di aver subito una forte impressione lontana, però, da qualsiasi spiegazione, i soldati si guardarono attorno frastornati. Migliaia di essi deposero le armi aiutando persino le donne e i vecchi ad alzarsi da terra, limitandosi solamente a incitarli nel camminare. Dio aveva toccato il lato armonioso della loro essenza. Perché l'uomo non è cattivo ma è spinto nella sua stoltezza dai disegni maligni, rimanendo prigioniero della sua debolezza. Non furono messe le catene ai prigionieri ma non furono neppure dislocati in alloggi decenti. Le prigioni erano i luoghi più fetidi dove la razionalità umana si scioglieva tra le pietre umide della follia, segno che comunque la storia del mondo, con la sua cattiveria, andava avanti.

Cassandra sollevò gli occhi su un cielo schiarito e sgombero dalle nubi degli incendi e sorrise di gratitudine.

La notte sopraggiunse. Le voci si susseguivano sotto le mura a ritmo serrato. La marchesa si tolse l'elmo e vagò con lo sguardo per le vie strette e illuminate dai fuochi. Da lontano riconobbe la voce del nobile comandante impartire ordini ai suoi soldati e avviò il cavallo verso quella voce. Il silenzio improvviso dei vicoli scomparve per lasciare spazio al ronzio della soldataglia.

CASSANDRA - La Leggenda del Custode - Vol.1  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora