Galoppando lungo le estremità dell'oasi, il cavallo di Jean lanciò un alto nitrito e si impennò sulla zampe posteriori.
Per tutto il pomeriggio aveva percorso gli spostamenti di Darwin e fu per caso, che nei pressi del mercato, vide un'anziana donna uscire di casa, urlando l'assassinio della figlia. Incuriosito aveva seguito la folla ammassatasi davanti l'abitazione e facendosi largo era entrato nella casa della donna.
Il cadavere era steso faccia in giù e quando qualcuno lo aveva ribaltato fu travolto dalla sensazione di aver già visto quel viso.
«Chi era?» aveva domandato a un uomo accanto a lui.
«Una prostituta» era stata la risposta data con arrogante disprezzo.
Fu allora che la mente di Jean aveva sgombrato la memoria dalle nubi di ubriachezza, che lo avevano travolto quella mattina destandosi in quell'oasi. Era la donna che si trovava in compagnia di Kenneth!
Smontò da cavallo e sbirciò il terreno sabbioso nel punto in cui aveva scorto i due. C'erano parecchie impronte confuse di piedi adulti, che avanzavano e tallonavano e altre impronte, più piccole, che indietreggiavano di punta e non di tacco.
I tasselli si stavano componendo nella mente di Jean. Kenneth aveva scoperto Darwin spiare Brewster ... Tutto combaciava. C'erano segni di lotta sul terreno. Seguì con lo sguardo le piccole impronte. Allargò gli occhi non appena le vide ben calcate ai piedi del pozzo. Si ricordò allora quanto la corda che reggeva il secchio fosse risultata troppo pesante per essere issata.
Si precipitò sul bordo e sporse la testa oltre l'oscurità. Neppure i raggi del tramonto riuscivano a illuminarne il foro. Afferrò la corda con entrambe le mani. In quel momento, udì l'avvicinarsi di alcuni cavalli. Mise mano all'elsa. Se era Kenneth che tornava per assicurarsi che Darwin fosse morto, giurò a se stesso che lo avrebbe ucciso. Si voltò e fu felice, invece, di vedere i suoi compagni. La principessa, dunque, era tornata.
«Si può sapere che cosa stai facendo?» domandò Valerio, smontando da cavallo.
«Datemi una mano a sollevare questa corda!» li incitò lui enfatico.
Adryan gli si accostò e afferrò anch'egli la presa. Subito dopo, i tre issarono con fatica cinque, sei ... otto volte, fino a quando Jean lasciò che i due amici proseguissero da soli, mentre lui guardava dentro il buco. Una sagoma scura stava per affiorare in superficie e quando giunse, i tre cavalieri afferrarono il grande secchio e lo posero sopra il pozzo.
«Chi è?» chiese Valerio, mentre Jean afferrava il ragazzo riverso sullo stomaco e lo sollevava adagio per riporlo a terra.
«E' Darwin, lo scudiero normanno.»
«E' ancora vivo?» domandò l'amico, scostandosi per permettere al riverbero di illuminare i numerosi lividi che ricoprivano il corpo del ragazzo insieme agli abiti lacerati.
Adryan prese i cavalli. «Sarà meglio portarlo dalla principessa.»
«Mi ucciderà!» borbottò Jean.
Valerio gli lanciò un'occhiata stanca. «Appena siamo tornati si è imbattuta in un cadavere e non aveva l'aria contenta. Ha detto che vuole parlarti.»
***
Jorg arrestò il cavallo davanti agli alloggi degli ufficiali inglesi. Era un edificio a due piani, piuttosto elegante, con cupole arabescate e finestre a larghe arcate, che affacciavano sulla parte alta della città di fianco alle rovine di quello che un tempo doveva essere stato il palazzo di Erode.
Smontò da cavallo e si pose davanti alla gradinata principale, dove due soldati facevano da guardia.
«Ehi, fiammingo!»
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CASSANDRA - La Leggenda del Custode - Vol.1
FantasíaSopra i cieli della Crocifissione, l'esercito del male si scontra con l'Armata Celeste dell'Arcangelo Michele e, mentre i Custodi del Tempo piangono i peccati del mondo, la spada del Regale Guardiano sfugge alle mani angeliche, proiettandosi sul mon...