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Kaji's pov:

Una settimana vola velocemente come uno stormo di gabbiani sull'oceano.

Quando arriva finalmente domenica io ed Haruki ci dirigiamo verso l'aeroporto con una valigia e ad accompagnarci un po' di tristezza.

Dopo il check-in e tutti gli altri controlli ci sediamo per aspettare il mio volo.

Haruki è un po' triste, tenta di non darlo a vedere ma ormai lo conosco troppo bene.

X:" attenzione, l'aereo per Londra è in partenza. Avvicinarsi all'aereo."

Ci alziamo entrambi uscendo dall'aereoporto, quando siamo davanti all'enorme mezzo bianco ci salutiamo.

Kaji:" piccolo, ci vediamo tra una settimana, forse poco più."

Haru:" scrivimi... Ti amo."

Dopo un tenero bacio a stampo salgo sull'aereo mentre Haruki si allontana per tornare a casa.

Il decollo avviene mezz'ora dopo. Durante il viaggio leggo, ascolto musica o guardo film.

Quando arrivo a Londra ricordo la presenza del fuso orario, esso però non mi impedisce di sistemare le mie cose per poi dormire tre ore.

Mi sveglio per colpa del campanello che continua a suonare ripetutamente spaccandomi i timpani.

Impreco contro chiunque si trovi aldilà della porta mentre mi avvicino per aprire.

Quando finalmente il continuo ed acuto suono termina il mio ospite sorprende ogni mia aspettativa.

Si tratta di Ugetsu in persona, è vestito con un maglioncino leggero, dei pantaloni marroncini, una giacca scura e una sciarpa beige.

Kaji:" che ci fai qua?"

Gli dico secco. Forse esageratamente.

La sua maschera di sicurezza e altezzosità cede mostrando il ragazzo per cui mi sono innamorato in giovane età: un violinista timido e silenzioso dal grande talento e poca autostima.

Abbassa la testa in un pianto disperato cercando tuttavia di mantenere un po' del suo narcisismo.

Kaji:" entra..."

Dico sorpreso.

Ci sediamo e gli offro un bicchiere d'acqua. In breve tempo si calma cercando di tornare quello di sempre.

Ugetsu:" sono contento tu sia venuto... Volevo parlarti."

Kaji:" sono contento del corso ma spero non sia una scusa per riallacciare i rapporti."

Ugetsu:" un po' si in realtà. Certo, non come credi. So che sei fidanzato."

Si alza di scatto prendendomi per il colletto della maglia.

Ugetsu:" ti rendi conto di quello che ho provato negli ultimi mesi?! Eri pronto a dirmi addio come se non fossi stato nulla per i tuoi ultimi anni."

Gli occhi gli tornano lucidi ma non mi lascio sopraffare.

Kaji:" rappresenti un capitolo chiuso della mia vita."

Cerca di controbattere, i suoi occhi gonfi e liquidi emanano rabbia e disprezzo. Tutto ciò che esce dalla sua bocca e un mugolo strozzato.

Appoggia la testa sul mio petto, solo ora lo sento tremare.

Ugetsu:" ti odio, stronzo!"

Kaji:" idiota."

Gli rispondo con tono dolce.

Lo faccio risedere sul divano e parliamo.

Torna a casa solo al tramonto, è la prima volta che facciamo una chiacchierata senza finire in un letto nudi.

Lo accompagno alla porta ma prima di chiudere dice un'ultima frase.

Ugetsu:" domattina, davanti alla caffetteria 'odore di Roma'. Non tardare."

Lo guardo severo e arrabbiato, possibile non sia cambiato affatto in questi mesi?!

Kaji:" sai perfettamente che sono fidanzato."

Lui mi guarda scocciato per poi affermare.

Ugetsu:" parlavo del corso idiota. Fatti vedere domattina e non tardare."

Dice per poi salire nell'ascensore.

Decido di uscire per una passeggiata e mangiare qualcosa per strada.

La sera come mi aveva chiesto Haruki gli mando un messaggio della buona notte.

[Chat]

Buonanotte piccolo, domani
inizio il corso... Mi manchi ♥️

[Fine chat]

Quando torno a casa opto per andare a dormire presto. Domattina dovrà essere un grande giorno.

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Capitolo molto inutile ma che apre una nuova parte della storia✌️

Vorrei solo spiegare una cosa: tutti i "miei" personaggi non sono classificabili in buoni o cattivi. Sono solo persone fragili che fanno scelte giuste o sbagliate.

Spero la storia vi stia piacendo♥️💋

Music and cigarettes (Akiharu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora