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Kaji's pov:

Torno a casa a piedi, anche se distante dall'ospedale decido di non spendere nemmeno un centesimo.

Penso.

Cosa potrebbe essere successo? Che Haruki sia un drogato è impossibile. Mentre mi immergo sempre più affondo nella ragnatela dei miei dubbi arriva una chiamata.

Si tratta di Uenoyama.

Kaji:" dimmi."

Uecchi:" MA SI PUÒ SAPERE DOV'È FINITO HARUKI?!! LO STIAMO ASPETTANDO DA MEZZ'ORA IO E MAFUUYU."

Kaji:" è in ospedale."

Cala un silenzio tombale. Tombale come la mia risposta cruda e secca.

Uecchi:" cosa... Cosa è successo?"

Kaji:" sono stato chiamato da Londra perché sembra sia stato drogato e gli abbiano fatto chissà cosa. È nel reparto psichiatria legato al letto. Ha cercato di suicidarsi."

Uecchi:" Akihiko, io non pensavo potesse trattarsi di questo... Scusami per come ho urlato prima. Hai bisogno di qualcosa? Io sono disponibile a darti una mano con tutto."

Kaji:" grazie del pensiero ma non importa. Per ora parlerò con degli specialisti e poi vedremo. Non mi ha riconosciuto nemmeno quando sono andato da lui e credo che non riconoscerebbe nessuno della band."

Dopo altre scuse mi saluta con tristezza. Mi viene un lampo di genio guardando la panchina viola nei giardinetti dove giocano i bambini: Yuko.

Lei ha studiato psicologia ed è passata alla maggior parte degli esami col massimo dei voti. Anche se non è ancora laureata potrebbe darmi una mano, volendo.

Cambio strada con uno scatto deciso. Questa è la soluzione migliore.

Arrivo davanti alla porta di casa sua dove busso ripetutamente, mi apre con i capelli scompigliati ed una felpa con zip appena messa.

Kaji:" disturbo?"

Mi squadra per qualche secondo spostandosi per farmi entrare.

Yuko:" chi non muore si rivede."

Sbotta seccata. La nostra ultima discussione le deve aver lasciato l'amaro in bocca.

Mi siedo sul suo divano mentre lei resta appoggiata con la schiena al muro, sorseggia una tazza bianca di caffè.

Yuko:" che ci fai qui? Credevo fossi a coronare la tua nuova vita onesta senza sgualdrine di prima classe come me."

Abbasso la testa. Si, deve essere decisamente incazzata con me.

Kaji:" dopo tutto ciò che ti ho vomitato addosso non dovrei più ripresentarmi, tuttavia non sarei qui se non si trattasse di qualcosa di davvero importante."

Mi ammutolisco per qualche secondo aspettando una sua qualsiasi reazione ricevendo invece il più completo silenzio. Continuo a parlare.

Kaji:" il mio ragazzo è stato ricoverato in psichiatria all'ospedale ma non riesce a comunicare con nessuno. Oltretutto sembra essere stato drogato ma non posso capire cosa gli è stato fatto senza l'aiuto di qualcuno del mestiere."

Lei se ne va in cucina dandomi le spalle.

Kaji:" pagherò qualsiasi somma per il tuo aiuto."

Ancora niente risposta. La guardo afflitto tentando ancora.

Kaji:" ti scongiuro. Farò qualsiasi cosa pur di vederlo tornare come prima."

Lei non si muove di mezzo passo, con ormai il morale a terra decido di andarmene. Quando sono davanti alla porta sento una rumore di vetri rotti provenire verso la cucina.

A seguirlo è Yuko, si avvicina con passo veloce a me stringendo tra i pugni due lembi della mia maglietta

Yuko:" se fosse per te non ti aiuterei."

Parla con tono di vendetta. Deve aver sofferto molto.

Yuko:" tuttavia per pura coincidenza ho conosciuto Haruki e non posso permettere che un sorriso come il suo si spenga per sempre."

Mettendo da parte il dubbio di dove lo abbia conosciuto la ringrazio sorridendo. Lei ricambia il gesto.

Yuko:" e sta tranquillo, non l'ho conosciuto sotto le coperte."

Entrambi ridiamo, nonostante la stanchezza ed il dolore nel petto finalmente mi sento un pochino più leggero.

Questo è il primo grande passo verso la verità, per quanto orribile e dolorosa finirà per essere.

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È tornata la mia Yuko (la mia waifu che non esiste nemmeno negli anime ಥ⁠‿⁠ಥ).

Music and cigarettes (Akiharu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora