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Kaji's pov:

Finalmente in Giappone, anche se stanco e con un mal di testa atroce mi dirigo in ospedale con un treno.

Quando arrivo davanti all'imponente costruzione mi fermo a pensare. 'Se fossi stato qui forse non avrebbe fatto alcun incidente o qualsiasi cosa sia successa' continuo a ripetermi.

Con la consapevolezza di avere piena colpa dell'accaduto entro nell'ospedale.

Chiedo alla reception del piano terra se sanno qualcosa; si tratta del reparto neurologia. Non sanno niente.

Vado al piano superiore; il reparto psichiatria.

Kaji:" buongiorno."

Dico alla receptionist, ormai con le lacrime che tentano di scendere dagli occhi mi faccio forza per non abbassare lo sguardo.

X:" salve, come posso esserle utile?"

Kaji:" sto cercando il mio fidanzato."

Chiedo con qualche speranza ed un mezzo sorriso, riconosco in questa ragazza la voce che mi ha parlato al telefono.

X:" è il ragazzo che ho chiamato ieri?"

Kaji:" sono io. Posso sapere dove avete ricoverato Haruki?"

X:" certamente. Però la avverto, se non se la sente le sconsiglio di entrare nella sua stanza. Abbiamo dovuto isolarlo per l'aggressività e il rumore che fa notte e giorno."

Sgrano gli occhi. Non capisco cosa gli possa essere successo.

Kaji:" voglio entrare, avete capito cosa gli è accaduto?"

X:" è stato ritrovato a casa svenuto sul pavimento della cucina da una persona a noi sconosciuta. Sono state trovate tracce di alcune droghe pesanti nel suo stomaco risalenti alla mattina stessa. È arrivato qua la sera prima della nostra conversazione al telefono."

Il cuore mi perde un battito. Droga? È stato drogato? Il pensiero che queste sostanze possano appartenergli non mi sfiora nemmeno il cervello.

Ci dirigiamo verso la fine del corridoio. Stanza 415.

Con una chiave la donna vestita di bianco apre la porta in totale silenzio.

Receptionist:" Haruki, sono io. Vuoi che chiami il dottore?"

Haruki:" C-CHI SEI??! VOGLIO ANDARMENE. LASCIATEMI, NON VOGLIO MORIRE."

Sento il cuore spezzarsi per queste parole d'odio e spavento, il mio piccolo tiene gli occhi sgranati e braccia e gambe legate al letto. Piange per la frustrazione.

Kaji:" PERCHÉ È LEGATO!"

Urlo alla donna.

Receptionist:" le chiamo il dottor Ichizo. Le spiegherà tutto, è stato lui a seguire questo caso."

Si allontana lasciandomi solo con il mio ragazzo che continua a dimenarsi nel letto. Piange e prega di essere liberato. Mi avvicino con ormai le lacrime che scendono veloci le guance.

Kaji:" Haruki, piccolo... Mi riconosci."

Mi guarda disperato e con la bocca spalancata come se avesse un incubo davanti a sé e cercasse di reprimerlo.

Haru:" liberami ti prego. AIUTOOO!"

Mi allontano di qualche passo, non riesco a guardarlo senza urlare dal dolore con lui.

Vedo entrare velocemente in stanza un uomo in camice bianco sulla quarantina. In mano tiene una siringa.

La infila nel braccio di Haruki con maestria sparandoci all'interno il contenuto.

Finalmente si avvicina a me presentandosi con una stretta di mano.

X:" buongiorno, sono il dottor Ichizo. È ormai due notti che non vado a letto per seguire il particolare caso del suo fidanzato."

Kaji:" salve, Akihiko Kaji. Potrei sapere perché il mio ragazzo è stato legato al letto?"

Ichizo:" deve aver preso le droghe sbagliate con combinazioni particolarmente pericolose che lo hanno reso così. Ha tentato il suicidio ed abbiamo pensato che sarebbe stato più sicuro in questo modo, sia per lui che per noi si intende."

Dopo aver accuratamente selezionato ogni informazione ed aver fatto mente locale mi fisso su un argomento preciso: le droghe.

Kaji:" sta insinuando che il mio ragazzo sia un drogato?"

Ichizo:" non sono io a crederlo ma i test che abbiamo fatto nelle ultime ore sono stati chiari."

L'irritazione cerca di prendere il sopravvento ma la sopprimo. Devo capire, non sbraitare.

Kaji:" ha già qualche idea dell'accaduto? La polizia è stata informata?"

Ichizo:" per il momento no, preferiamo farci aiutare da uno psicologo e poi in caso chiamare le forze dell'ordine."

Annuisco completamente d'accordo.

Kaji:" potrei restare solo con Haruki? Pagherò ogni cifra possa farlo stare bene."

Ichizo:" certamente, dopo parleremo degli eventuali costi."

Se ne va chiudendo la porta. Io mi avvicino al letto di Haruki che ha ancora le palpebre calate. Occhiaie pesanti e sudore si presentato sul suo viso, viso che ricordavo dolce e solare.

Una lacrima mi riga il volto nel vedere il suo corpo contorcersi come per scappare.

Kaji:" qualsiasi cosa accada io sarò qui per te. E il colpevole la pagherà cara tre volte quanto te, Haruki."

Gli prometto sulla soglia della porta prima di uscire definitivamente.

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Attenzione

Per tutto il mese di agosto sarò in vacanza quindi gli aggiornamenti saranno molto meno frequenti per alcuni miei problemi di connessione.

Vi chiedo di non abbandonare la storia in questo periodo e mi raccomando, non mollate mai!

(Non solo la mia storia, intendo nella vita in generale✌️)

Mi hanno detto che scrivo le Smut "tre parole per frase"🙄😀💔

Voi cosa ne pensate?





Music and cigarettes (Akiharu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora