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Kaji's pov:

Vengo svegliato durante la notte da un corpo caldo aggrappato a me.

Apro gli occhi ed essendo completamente buio decido semplicemente di rimettermi a dormire, stavolta però abbracciando Haruki.

Toccando le sue braccia mi rendo conto di quanto sia dimagrito in così pochi giorni.

Una morsa al cuore fa sì che io stringa ancora di più a me il mio fidanzato, come se avessi paura che qualcuno potesse portarmelo via.

Il suo respiro caldo sul mio petto mi permettere di riprendere sonno.

Quando mi sveglio, non sentendolo tra le coperte accoccolato a me, un impulso mi porta ad alzarmi e correre in cucina.

Lo vedo ai fornelli, sentendo la mia presenza si gira con un sorriso stanco ma felice.

Cammino velocemente verso di lui per poi lanciarmi tra le sue braccia. Mi rendo conto di star piangendo solo quando lui mi bacia per fermare la discesa delle lacrime.

Haru:" grazie, ora sono di nuovo in me."

Kaji:" H-Haruki... Quanto mi sei mancato! Avevo paura restassi sconvolto per sempre per colpa di uno stronzo qualsiasi!"

Lo abbraccio con forza ma lui mi allontana piano, la sua faccia seria blocca le mie domande.

Haru:" questo è il punto... Non si tratta di uno stronzo qualsiasi..."

Lo guardo confuso alzando un sopracciglio.

Lui va in camera dicendo di non seguirlo. Io lo aspetto con una tazza d'acqua sul divano.

Quando torna tiene un bigliettino tra le dita.

Haru:" Akihiko, ti racconterò tutto ciò che mi è stato fatto per finire in ospedale."

Esclama, non sembra spaventato o debole. Non più.

Il suo sguardo è così serio e tenace che mi sarebbe sembrato arrapante in una situazione diversa.

Si siede accanto a me prendendo le mie mani tra le sue, come per prepararmi.

• • •

Dopo aver ascoltato tutto in silenzio lo stringo forte a me.

Kaji:" sei stato così coraggioso piccolo. Sono fiero di te, questi stronzi la pagheranno."

Haru:" grazie, però non è il momento di abbassare la guardia. A capo di tutto c'era James e sicuramente il suo piano di vendetta non finirà così. Questo me l'ha dato per te... Non l'ho ancora aperto."

Lo prendo tra le mani leggendone il contenuto.

"Figliolo, sono ormai otto anni che non ti fai vivo nemmeno in carcere. Come sta tua madre? Oh, scusa dimenticavo che è morta. Vediamoci il 31 ottobre nella piazza abbandonata a quattro quartieri dal vostro appartamento. Vieni solo che facciamo due chiacchiere."

Sia io che Haruki restiamo in silenzio per i due minuti successivi, tutti e due dubbiosi di cosa sia meglio fare o dire.

Apriamo la bocca contemporaneamente per poi zittirci una seconda volta.

Haru:" comincia tu."

Kaji:" dovremmo dirlo alla polizia? Il fatto è che andarci solo lo vedo rischioso."

Haru:" tu non puoi andarci! Ti potrebbe anche uccidere quello psicopatico... Ne parleremo domani stesso con le forze dell'ordine."

Sorrido alla sua affermazione e mi avvicino per baciarlo. Lui indietreggia un attimo portandosi una mano alla bocca. Si alza velocemente correndo verso il bagno.

Lo seguo fino a vederlo accovacciato al gabinetto mentre vomita. Mi avvicino a lui tenendogli le spalle ed alcuni ciuffi ribelli, i suoi capelli stanno già ricrescendo.

Quando finisce con della carta si pulisce la bocca per poi appoggiare la testa al mio petto. Gli accarezzo la guancia stringendolo in un abbraccio.

Haru:" s-scusami... È che non mi sento particolarmente in forma. Cercherò di mostrarmi più forte domani."

Kaji:" piccolo, non devi dimostrare niente dopo tutto quello che ti hanno fatto."

Detto questo lo aiuto ad alzarsi e dopo essersi lavato i denti lo riporto in soggiorno. Stavolta sono io ad avvicinarmi ai fornelli.

Cerco qualcosa da mangiare finché non trovo dei biscotti. Meglio di niente...

Kaji:" devi mangiare."

Haru:" non ho fame..."

Dice sdraiato con il cuscino in faccia.

Mi faccio un piccolo spazio per sedermi accanto a lui per poi baciarlo con dolcezza. Nonostante un piccolo tremore iniziale decide di fidarsi di me.

Kaji:" amore, sei veramente dimagrito nell'ultimo periodo. Ti prego... Fai questo sforzo per me."

Haru:" ok..."

Prende un primo biscotto e con lentezza micidiale lo porta alla bocca iniziando a masticarlo pezzo dopo pezzo. Al terzo biscotto finalmente sembra essergli tornato l'appetito e infatti finisce l'intero pacchetto rifiutandone però un secondo.



Music and cigarettes (Akiharu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora