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Haru's pov:

Riapro gli occhi convinto di scoprire finalmente cosa c'è dopo la morte; capisco subito di essere ancora tra i vivi quando l'uomo davanti a me senza avermi colpito indietreggia di un passo dandomi le spalle.

Colgo l'occasione per cercare di colpirlo ma il rumore di un grilletto blocca il mio tentativo.

X:" fossi in te non lo farei amico. Vuoi scoprire se ci metti più te ad ucciderlo con quel coltello o io a farti un buco in testa?"

James:" sei veramente patetico. Akihiko è proprio diventato cieco. Il suo ragazzo preferisce morire piuttosto di lottare per la vita; che pensiero egoista il tuo."

Dice tirando un calcio ad una cassa ormai a pezzi.

James:" vuoi morire?- chiede con sguardo psicopatico e furioso- è questo che vuoi?"

Continua a domandare, quasi più a sé stesso che a me, prendendo di mano la pistola a quello che deve essere un suo uomo. Me la punta dritta in mezzo agli occhi.

X:" capo, non erano questi gli accordi."

Gli ricorda l'altro uomo con la pistola ancora attaccata alla mia schiena. Sembra rinsavire scuotendo la testa e mettendosi impettito con la schiena dritta.

James:" hai ragione, devo mantenere la calma."

Si avvicina a me alzandomi il mento con la canna della pistola. Io mi ritraggo sputandogli in faccia.

Haru:" vecchio schifoso. Preferisco la morte che un solo minuto con te."

Il suo compagno con il ginocchio quasi mi spacca la spina dorsale per poi farmi inginocchiare tirandomi indietro i capelli.

Uno dietro l'altro si susseguono dei dolorosi pugni in faccia; cinque per la precisione.

Sento il sangue darmi alla testa, quasi perdo i sensi. Con tutte le mie forze mi trattengo dall'addormentarmi.

Mi alzo e anche se barcollando mi avvicino a James con un pugno teso in aria, sembra riuscire ad evitarlo fin dal principio e quindi continuo a sferrare colpi per mantenere un minimo di distanza.

Purtroppo non resisto quanto desiderato; vegno preso per un braccio e spinto con la faccia a terra.

James:" ora mi sono annoiato; quindi ti uccido."

Esordisce con una calma allarmante, sento qualcosa di freddo toccarmi la tempia.

Posso essere almeno fiero di aver lottato fino alla fine.

Kaji's pov:

Dopo essere rinchiuso in camera da Haruki ed averlo sentito uscire continuo a colpire la porta fino a farmi sanguinare le nocche delle mani.

Dopo poco più di dieci minuti disperati sento un rumore all'ingresso.

Una voce più simile ad un sussurro chiede di entrare.

Kaji:" CHI SEI?"

Chiedo con un tono arrabbiato e una goccia di speranza.

X:" A-Akihiko? Sono Yatake..."

Confuso gli ordino di aprirmi e dopo aver trovato la chiave finalmente posso essere di nuovo libero.

Senza ringraziarlo vado alla porta ma vengo bloccato per il braccio.

Kaji:" che? Devo andare."

Rispondo secco.

Take:" devo dirti una cosa..."

Roteando gli occhi e con sguardo seccato lo incito a parlare.

Take:" ecco... Uenoyama mi ha parlato di ciò che è successo ad Haruki e beh... Devo dirti qualcosa."

Kaji:" muoviti, non ho tutta la notte."

Take:" è tutta colpa mia."

Esclama portandosi le mani in faccia.

Take:" quell'uomo... Mi si è presentato come tuo padre e mi ha chiesto alcune cose... Gli ho detto tutto; la vostra relazione, la band, questo posto e il resto. Non sapevo potesse essere una persona del genere. Io... MI DISPIACE."

Lo prendo per il colletto della camicia sbattendolo al muro.

Kaji:" COSA CAZZO HAI FATTO?! SE ORA HARUKI DOVESSE MORIRE SAREBBE TUTTA COLPA TUA."

Con le lacrime agli occhi non cerca nemmeno di liberarsi.

Prendo un respiro profondo buttandolo a terra.

Kaji:" non ho tempo da perdere con te. Se vuoi renderti utile chiama la polizia e portali dove è scritto in questo biglietto."

Mi allontano finalmente.

Take:" dove vai? È pericoloso!'

Kaji:" lui sta rischiando la sua vita per me, nel caso sia ancora vivo è giusto che io ricambi i suoi sforzi."

Rispondo senza girarmi.

Music and cigarettes (Akiharu)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora