«Chi hai ucciso questa volta?»
Fu la prima cosa che Steve mi chiese non appena mi vide quando aprì lo sportello della macchina.
Fuori nevicava e un'aria gelida invase l'interno del veicolo mentre uno spazzaneve passava con il suo mezzo per pulire le strade.«Hai un aspetto pietoso» continuò a dire il lupo ma non distolsi lo sguardo dalla strada, che trovai più interessante rispetto a tre lupi mannari e imprecai tra me e me per quel 'gesto caritatevole'.
Non ti ho chiesto un parere.
«Prendete le collane e indossatele» risposi brusco rimettendo la prima e partendo a razzo verso casa di Garret, tanto che la macchina slittò sulla strada ghiacciata.Steve non aveva tutti i torti. Il mio aspetto era davvero pietoso e quella mattina, a peggiorare il tutto, vi era anche il mio umore, non adatto a socializzare, a maggior ragione con lupi ma, dal ritorno alla villa nella notte precedente, nulla andò nel verso giusto.
Tornammo verso le tre di notte e, nessuno escluso, riportò delle ferite dallo scontro.
Kyle, quello più grave, tornò con svariate costole rotte nella zona sinistra e dolori vari in tutto il corpo.Stephan presentò qualche livido sulle braccia e uno enorme sul viso, attorno all'occhio sinistro e per tutta la notte, si lamentò di avere un forte mal di testa. Così come Denver.
Christopher venne colpito al petto e al collo e in quelle zone mostrava dei tagli che sembravano non essere troppo profondi ma non gli chiesi se, quelle ferite, gli facessero male o meno. Non m'interessava granché.
A Simon non smise di colare sangue dal naso, rotto dalla forte botta che diede sull'asfalto quando lo buttarono a terra.
Tyson e Garret, invece, oltre ad alcuni dolori dovuti dall'acceso scontro, non presentarono alcuna frattura.
Andai a farmi una doccia, al ritorno dal caseificio, per lavare via lo sporco, l'odore terroso del fango e della pioggia e metallico del sangue che, in alcune zone, era ancora fresco e restai sotto il getto d'acqua per un paio d'ore, dove dovetti stringere i denti quando l'acqua calda bagnò le ferite aperte, provocandomi bruciore.
Tornato in camera, non riuscii a dormire per via dei dolori muscolari che non mi permisero di distendermi sul letto e dei pensieri, della rabbia che provavo per l'incontro non andato come aspettavo che andasse e passai la notte fuori al piccolo terrazzino, a guardare il cielo schiarisci.
Non appena divenne giorno, Garret richiamò tutti noi nella sua stanza per ricordarci che, fra poche ore, sarebbero arrivati Steve e due del suo branco e che avremmo dovuto preparare le pietre di calcedonio, impregnarle del nostro sangue per cercare di camuffare il loro.
Poi, ignorando come potessi sentirmi in quel momento, si rifiutarono di far salire dei lupi sulle loro macchine e invitarono me a fare 'un'opera caritatevole' per 'gli amici di Hazel'.
Imprecai durante tutto il tragitto e non smisi neanche quando salirono, in quanto l'unico problema che avevo in quel momento, era sentire la loro puzza da cane sui miei sedili.
'Hai un aspetto pietoso'.
La sua affermazione era dovuto dall'enorme ematoma violaceo che vi era sotto il mio occhio destro, accompagnato da un taglio sul sopracciglio e uno sul labbro, nella zona sinistra dove ve ne era un altro sullo zigomo, gonfio per lo scontro.Ringraziai gli dei che fosse inverno e che la felpa coprisse il resto dei lividi e tagli che avevo, altrimenti avrei avuto gli occhi di Steve, puntati su di me, a lungo.
Con l'insieme di cose accadute, quella mattina ero più nervoso del solito e l'odore di Hazel, in quel caseificio, sembrava non togliersi di dosso nonostante avessi fatto una lunga doccia.
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Nightfall light [In pausa]
VampirTERZO LIBRO DELLA SERIE 'NIGHTFALL'. Sequel di Nightfall black.