Capitolo XII-C.C.A.

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«C'è un motivo per cui quelle creature volevano attaccare Hazel. Non so come ma, in qualche modo, il suo sangue è stato utilizzato per creare ibridi modificati in grado di eliminare il creatore stesso. Riconoscono Hazel come primordiale pericoloso»

«No aspetta, come cazzo hanno fatto a creare quelle creature con il sangue di Hazel? Sei sicuro che fosse il suo?» disse Brayden alzandosi in piedi.

«È possibile Brayden» optò Garret «Ricorderai perfettamente il giorno in cui abbiamo salvato Hazel alla stazione. Ecco, alcuni dei membri del clan di Javier sono riusciti a scappare via prima che potessimo prenderli e, probabilmente, hanno portato con loro delle sacche di sangue. La maggior parte del sangue rimasto è stato preso e sigillato da me ma, a quanto pare, non era tutto...considerando che stavano per prosciugare totalmente Le Blanc»

«Quanto sangue serve per creare quelle creature? Ne erano una decina. Se hanno preso poche sacche, significa che il sangue, prima o poi, scarseggerà, quindi basta eliminare le creature ed è tutto risolto» dichiarò Stephan che, fino a quel momento, fu taciturno, preferendo ascoltare.

Newt fece una smorfia di dissenso «Non proprio. In realtà, ogni creatura ne conteneva circa 1 ml. Non sappiamo quante sacche hanno in possesso, quindi, la situazione è abbastanza allarmante. Ogni sacca può contenere circa 500 ml, per non parlare del plasma che può arrivare, addirittura, a 600 ml»

«Porca puttana!» battè un pugno sul tavolo Brayden.

La conversazione con Newt si concluse pochi minuti dopo e Brayden, insieme agli altri vampiri, uscirono dall'ufficio imprecando per la notizia e furenti, in quanto non riuscivano a trovare pace e dare una risposta a quanto accaduto a Daniel.

Odiavano il fatto di non sapere tutto, di non sapere la verità.
Quel tutto che cercavano, però, sembrava essere più lontano di quanto pensassero e l'ultima ed impensabile notizia demoralizzò ulteriormente la situazione.

Mentre io, uscii dall'ufficio trattenendo quante più lacrime possibile.
La mia mente era incasinata. Mille domande, tante preoccupazioni e la sola ed unica voglia di piangere.

Mi ritrovai, senza accorgenermene, dinanzi alla camera di Brayden.
«Brayden, posso ent-»
La porta si aprì rapidamente e, venendo trascinata all'interno, lasciai che il mio corpo venisse gettato sul letto nell'arco di pochi secondi.

Le braccia possenti di Brayden circondarono la mia vita e strinse la presa per far aderire perfettamente il suo petto contro la mia schiena.

«Pensavo fosse tutto finito» mormorò Brayden «Vorrei dormire la notte, in pace, senza alcun pensiero o problema da risolvere, senza pensare a quel clan di merda che ci minaccia, a quelle fottute creature che ci stavano per ammazzare, al viso di Daniel morto. Si vocifera che John Michealson sia ancora vivo e scopro che il sangue della mia ragazza viene usato per creare ibridi che vogliono ucciderla»

Non era suo solito fare discorsi del genere e, per un attimo, cercai di inquadrare il suo stato d'animo che si rivelò chiaro. Aveva lo sguardo spento mentre guardava in un punto indefinito della stanza.
«Chiunque sia a guidare il destino, deve odiarmi profondamente»
«Mi aggiungo anch'io alla lista»

Imprecò nuovamente quando si alzò dal letto.
«Dove vai?»
«Qui alla finestra a fumare» prese una sigaretta dalla tasca dei pantaloni e iniziò a fumare poggiando il capo al muro «Resta con me stanotte»

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Università Midnight
07:58

A dieci anni sognavo una vita completamente diversa rispetto a quella che stavo vivendo.
Sognavo di diventare veterinaria e aprire un piccolo ospedale dove, curare e visitare pazienti a quattro zampe, fosse la sola ed unica priorità.

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